giovedì 4 maggio 2000

#Umorismo

L’umorismo è la capacità intelligente e sottile di rilevare l’aspetto comico della realtà. Esistono 2 tipi di umorismo:
  • Umorismo demenziale, che è l’umorismo in cui l’oggetto comico è l’autore stesso;
  • Umorismo surreale, è basato su giustapposizioni bizzarre, situazioni assurde e la logica del nonsense ovvero l’espressione che appare senza significato.
L’umorismo bisogna diffonderlo nel mondo affinchè tutti possano vivere una vita con tanta allegria e serenità che manca durante i momenti bui che tutti attraversiamo e soprattutto dovremmo vivere la vita in modo spensierato cioè non creare problemi quando non esistono.
Esistono persone che all’apparenza sembrano fredde, ma se si conoscono meglio si scopre che fanno divertire molto le persone tramite le loro battute e questo rende felici non solo le persone che ridono ma anche chi fa ridere che vede la serenità nei loro occhi. Quindi i momenti di felicità, essendo solo dei momenti di intervallo dei brutti periodi, bisogna goderseli fino alla fine, ed è lì che entra di scena l’umorismo.
Poi esiste la parte negativa dell’umorismo ovvero la gente che non sopporta un minimo di divertimento o un momento di barzellette e danno molto fastidio perché essere sempre col broncio non porterà mai a niente anzi crea maggiori problemi di quanti ce ne siano.
Quindi viva le persone che trasmettono allegria e divertimento per le persone che ne hanno bisogno, non solo per loro ma anche per se stessi, rendendo questo triste mondo più “vivo” di quanto non lo sia.


Walter Tudisco, IVS2
#Veritiero

Veritiero è l'aggettivo  che mi descrive, perché sono una persona che non riesce a dire bugie.
Mi capita spesso che, quando qualcuno dei miei amici fa un scherzo ad un altro, non riesco a stare zitto e va a finire che dico tutto quello che so sullo scherzo organizzato. Molte volte vengo criticato dai miei amici per il mio essere una persona troppa giusta. 
È anche vero però che quando scherzo la maggior parte delle volte dico la verità, come dice il proverbio “babbiando babbiando si rici a verità”; questo mi accade spesso e per nascondere ciò che ho detto faccio finta che ciò che ho detto sia una scherzo. Critico da solo questo aspetto del mio carattere perché non è una cosa bella.
Mi è anche successo di rovinare delle sorprese, una volta ho detto a un bambino che Babbo Natale non esiste: quel giorno il bambino ci restò molto male, mi pentii tantissimo di quanto avevo fatto. Però posso dire che questo aggettivo sia molto bello, perché in questo modo posso dire la cose in faccia senza farmi problemi. 
Dire la verità è anche un modo per sfogarsi e dire tutto ciò che si tiene dentro. 
Secondo me questo aggettivo dovrebbero essere la caratteristica di tutti. Ogni persona dovrebbe sentirsi libera di dire ciò che  si pensa senza pensarci due volte, ovviamente cercando di non ferire nessuno.

Michele Solarino, IVS2
#Famiglia

Famiglia, con questa parola si ci può riferire a molteplici avvenimenti, sentimenti e lezioni di vita.
Il primo contatto che una persona ha è proprio con la propria famiglia. A secondo dei rapporti che si hanno, dall’educazione insegnata, dei valori che si vogliono insegnare dipende il carattere della gente.
Senza dubbio, se un ragazzo cresce in un contesto familiare non adeguato, magari con un padre in carcere e con la madre che se ne frega di lui è normale che il ragazzo crescerà senza valori, senza l’educazione giusta.
Grazie alla famiglia, in particolare alla madre e al padre, si diventa uomini. Io non sono uno di quei tipi che passa molto tempo a casa ma penso che alla mia età non sia così sbagliato.
Io penso che i valori si insegnano anche per strada entrando in contatto con la gente, cercando di capire il buono e il cattivo. Quante amicizie rovinate per cause stupide, quanta fiducia data a gente sbagliata. Ma solo sbagliando si può diventare un vero uomo. Io personalmente non riesco a dare molta fiducia alla gente, in quanto molti riescono ad agire solamente per il proprio interesse.
Ho imparato che gli amici si contano sulle punte delle dita e la profonda fiducia si dà solo alla famiglia, perché in fondo se ti abbandonano loro non ti resta più nessuno.
Molta gente che rovina il rapporto con la propria famiglia cerca di colmare questa mancanza d’affetto cercando la donna perfetta. Io non credo nel vero amore, nella verità assoluta. Credo invece nel volersi bene, nella felicità grazie ad un’altra persona.
Lupo Bianco, IVS2
#Umanizzazione

L’umanizzazione, una parola che in questo preciso momento, vorrei fosse la parola non solo della mia vita ma di tutta l’umanità.
Umanizzare, rendere persona più umana e civile, più conforme a quella che si ritiene debba essere la natura umana.
Tutti gli uomini sono chiamati a umanizzarsi, cioè a diventare ciò che devono diventare, in quanto creature.
Ed è proprio questo il problema dell’umanità, gli uomini non riescono ad umanizzarsi, non riescono a diventare ciò che devono diventare, perché non sanno quello che devono diventare, non si hanno più principi e valori, ideali da seguire, non si riesce a costruire un percorso umano da seguire lungo tutta la vita. All’umanità mancano le basi, una terra ferma dove costruire le fondamenta.
Nella mia umanità vorrei una società civile, cioè rispetto per tutte le diversità che esistono all’interno di essa, e soprattutto vorrei che le armi fossero un miraggio, una parola di cui non si sa il significato.
Vorrei una società educata in cui le leggi venissero rispettate e chi le emette non dovrebbe guardare i suoi sporchi interessi ma l’umanità.
Vorrei una società che ascolta il prossimo e non solo che sente, perché c’è un’enorme differenza tra ascoltare e sentire.
Vorrei una società che capisce il comportamento degli altri e lo giustifica, perché se c’è un determinato comportamento in fondo c’è sempre un problema e non serve a nulla criticare e litigare.
Vorrei una società aperta al dialogo, che abbia il coraggio di guardarsi in faccia e non attraverso questa tecnologia che ci sta scappando di mano.
Infine vorrei una società che ama, perché è solo amando che si sente umanizzato può fare di tutto per umanizzare chi, per molteplici motivi, non lo è pienamente.

Michela Leone, IVS2
#Lasciare

Lasciare: questo verbo mi rappresenta, rappresenta la mia vita con ciò che adesso sono. Non bisogna far confusione con “cambiamento” perché non rappresenta un vero e proprio cambiamento del mio carattere, ma di lasciar venir fuori quella parte del mio carattere nascosto all’interno di me, che ho trattenuto per molto tempo.
Ho capito che a volte lasciare andare se stessi e mostrare il proprio carattere non è sempre un male, anzi ti rende libero, donandoti una grande energia interiore. 
È un’esperienza che va vissuta in prima persona per capire realmente di cosa sto parlando, di come si riesce a risollevarsi e che niente può ributtarti giù. Lasciando esprimere le proprie emozioni, le proprie opinioni e lasciando perdere le critiche che si ricevono dagli altri.
Lasciare è anche una parola forte, per tutti quelli che si negano di esprimere se stessi per paura di essere criticati. Grazie a questa parola è cresciuta in me una visione della vita positiva, mi ha fatto capire che ognuno ha qualcosa di esprimere, un proprio valore importante per tutti da lasciare.
È una parola una sfida con se stessi, cercando di migliorare il proprio essere e i propri limiti.
Ma la cosa più importante è che mi ha insegnato che ognuno di noi ha il diritto di lasciare andare se stesso e fin quando tutto ciò non va a intaccare gli altri e non crea problemi alla vita e alla società. 
Si va a migliorare il modo di vivere con se stessi e con gli altri.

Riccardo Giummara, IVS2
#Sincerità

La sincerità è un elemento imprescindibile per delle relazioni stabili, in quanto senza essa si creerebbero solamente rapporti non solidi.
La sincerità ci aiuta giorno per giorno a conoscere noi stessi, nei pregi, nei difetti e soprattutto nelle nostre debolezze.
È un’esigenza di comunicare senza maschere o finzioni; queste spesso sono strumenti di difesa che ci proteggono da ferite morali.
Essa è indispensabile affinché ci sia un dialogo tra le persone, amici, famiglia, colleghi di lavoro.
La sincerità richiede fiducia e coraggio. Ho scelto questa parola per la mia vita perché è il modo più umile e veritiero che ci sia per mostrare il proprio affetto, per mostrare veramente ciò che siamo; posso dire che è il modo più bello per andare alla scoperta del mondo e di tutto ciò che ci circonda.
La sincerità mi ha aiutato a instaurare un rapporto davvero profondo, duraturo e fedele con le mie amiche. Il primo valore che ricerco in una persona è proprio la sincerità e la fiducia, infatti è impossibile fidarsi di qualcuno se non è sincero.
Essere sinceri non è facile, soprattutto con me stessa: a volte riesco a fingere su qualcosa, per paura di dover ammettere la verità.
Da un bel po’ di tempo vedo soltanto persone false, ipocrite, senza personalità. Ormai non esiste un amico vero, un fidanzato sincero di cui puoi fidarti ciecamente. Questo valore sta sparendo. Io mi chiedo sempre: ma se tutti fossimo sinceri, se tutti riuscissero a dimostrare ciò che sentono davvero, se tutti riuscissero a non “falsificare” niente della propria vita all’altro, non sarebbe un mondo più tranquillo?! Ovviamente non facciamo di tutta l’erba un fascio, perché gli amici sinceri ci sono, le persone vere ci sono. Il problema di non essere sinceri si lega alla società di oggi: perché ormai si ha timore, vergogna di far conoscere al prossimo ciò che realmente siamo, per poi rivelarci solamente degli ipocriti.
Ormai non ci sono neanche rapporti d’amore sinceri, uomini che tradiscono la donna, e viceversa. Non vorrei sminuire questa società, ma ognuno di noi dovrebbe trarre fuori ciò che è veramente, sforzandosi, perché se non siamo noi stessi non abbiamo più il diritto di lamentarci che i rapporti d’amore e d’amicizia non vanno. Io personalmente sceglierò sempre la strada della sincerità nel cammino della mia vita.

Oriana Carbone, IVS2
#Tempo

Il tempo è qualcosa che scorre e che lascia segni su tutto.
Si può intrappolare come una cavalletta dentro una boccia e lasciarla libera quando si vuole, morta o viva che sia.
Il tempo fa morire, fa nascere, fa innamorare, fa odiare, fa crescere, fa invecchiare, fa gioire, fa rattristire, fa vincere, fa perdere.
Il tempo è uno solo, si fa compagnia con lo spazio, sono due variabili opposte e complementari.
Sono collegate, quando si pensa ad un posto si pensa pure ad un momento.
L’uno, il tutto, è formato dalle variabili e dalle costanti; le variabili: lo spazio e il tempo relativamente variabili, le costanti: noi, relativamente costanti.
Variabili dipendenti dalle costanti e costanti dipendenti dalle varibili, tanto difficile da comprendere, quanto si è vicino alla risposta.
Il tempo è qualcosa di inesistente, potrebbe fermarsi, rallentarsi, velocizzarsi, nessuno se ne accorgerebbe perché si tiene un conto costante e inutile.
Il futuro diventa passato, il presente diventa passato, il passato è passato, il passato non esiste più.
Noi non viviamo nel tempo, il tempo muore e noi non moriamo ogni qualvolta che muore il tempo.
Noi e il tempo viviamo in due dimensioni diverse. Se vogliamo noi possiamo diventare il tempo.


Lupo Nero, IVS2
#Tempo

Questo sostantivo può rievocare ad alcuni il tempo che scorre ossia quello cronologico, ad altri ricorda il tempo meteorologico.
Il tempo può ricordare momenti, episodi, eventi vissuti in passato e rievocare in noi la nostalgia.
Il tempo, inoltre, può essere interpretato in modi differenti riferiti al tempo cronologico. Le persone più tranquille usano la parola tempo per intendere l’immensa quantità di tempo che si ha a disposizione; altre persone, soprattutto quelle più frenetiche e frettolose intendono la parola tempo come se non ne avessero mai abbastanza. 
Spesso, quando mi viene di pensare al “tempo”, mi vengono in mente particolari momenti felici del passato e penso che in tutto questo tempo passato, dalla nascita fino ad ora, molte volte ho sprecato del tempo prezioso. 
Questa parola mi ricorda anche la durata di alcune attività che ho svolto svogliatamente in passato, magari per noia o pigrizia, rendendomi malinconico. Infine un altro significato che posso attribuire al tempo è la vita.
 La vita è fatta da tempo, che deve essere usato in modo appropriato, in modo da non avere rimpianti nel futuro visto che molte volte viene sprecato in attività superficiali.

Antonio Agosta, IVS2
#Felicitá

Felicità nella vita è una parola molto importante secondo me. Essere felici significa vivere la propria vita al meglio possibile e la felicità è la cosa migliore che ci può donare Dio. Questa parola mi rappresenta l’immagine di una famiglia unita, che combatte contro qualsiasi ostacolo e non ha paura di nessuno. Quando la felicità c’è si ha il timore che possa scomparire da un momento all’altro. La felicità è anche una condizione che soddisfa totalmente l’uomo. 
È bello anche quando nel fare qualcosa e riusciamo a raggiungere un obbiettivo, siamo soddisfatti di quello che abbiamo portato a termine, e quindi dalla soddisfazione di aver ottenuto quel risultato deriva la felicità. Felicità è avere anche il piacere di conoscere nuove persone. Siamo felici anche perché possiamo provare nuovi stati d’animo e possiamo condividere i nostri attimi di gioia e momenti che poi ricorderemo per tutta la vita.
Riccardo Iemmolo IIIS2
#Volere

Sinonimo di volontà; nella vita è importante che ci sia la volontà: volontà di vivere, volontà di conoscere, volontà di imparare, volontà di continuare, volontà di insistere e resistere.
Volontà di conoscere perché è importante conoscere nuove cose, esplorare nuovi luoghi, per fare nuove esperienze che nella vita possono essere molto utili, soprattutto per il futuro;
Volontà di imparare, di apprendere, di capire. È importante perché è alla base di tutto: si inizia da bambini, imparando a camminare e a parlare; andando a scuola si impara anche a scrivere, a parlare correttamente e a fare calcoli matematici; finita la scuola bisogna iniziare a imparare cose nuove da soli e non aiutati da altre persone come i genitori e gli insegnanti, facendo esperienza, magari commettendo degli errori in ciò che si fa. Ma tutto ciò è normale perché sbagliando si impara, e non si finisce mai di imparare nuove cose durante la propria vita.
Nella vita bisogna voler vivere per andare avanti, per vivere la propria vita al meglio. Perché chi non ha voglia di vivere, non ha voglia di conoscere, di imparare, di continuare, di insistere, di resistere, di lottare.

Alessandro Zapparata IIIS2
#Trasgressione

Ho scelto la parola trasgressione perché negli ultimi tempi, o per stress o per altro, ho voglia di andare oltre tutto e tutti. Ho voglia di andare oltre i limiti sia psicologicamente sia materialmente. Per non essere sempre quel ragazzo chiuso in sè,  adoro andare  in moto, incontro al vento e alla Vita. Ho sempre in mente l’immagine di quando supero una macchina o sfreccio davanti casa mia, ignorando i limiti  della paura e, a volte, anche i limiti di velocità. Andare in moto mi rende libero e spensierato. Ogni tanto superare qualche limite di velocità per me  non vuol dire essere fuori controllo, completamente allo sbando o recare danno a qualcuno. So bene che bisogna essere prudenti e reponsabili specie quando si è centauri ma un po’ di trasgressione può far uscire un ragazzo dai suoi pensieri e renderlo più vivace del solito, misurarsi con i limiti stabiliti e fare nuove esperienze, allontanandosi da ciò che un uomo ritiene usuale o monotono.


Stefano Garrafa IIIS2
#Felicità

La felicità è lo stato d’animo più bello che ci sia, perché ti distrae dai problemi della quotidianità. A volte per essere felici basta ascoltare delle canzoni, ma non una canzone qualsiasi, bensì quelle canzoni nelle quali si parla o è meglio dire si rispecchia la propria personalità.
Ad esempio io sono felice quando ascolto una canzone in particolare; questa canzone mi rende felice perché mi fa ricordare i momenti belli che ho trascorso nella mia vita.
La parola felicità sintetizza la mia vita perché sono una ragazza felice e continuo sempre a sorridere, questo è reso possibile anche grazie ai miei amici, alla mia famiglia e alle persone che mi sono molto care e soprattutto che mi vogliono bene.
Spero tanto che questo sentimento venga sentito anche dalle persone che, purtroppo, vengono sfruttate e soprattutto non hanno ancora scoperto uno stato d’animo molto bello ed importante.
Spadaro Giovanna IIIS2
#Quiete

Quiete significa stato di tranquillità esterna, calma, tranquillità interna ed è proprio questo aspetto che mi fa rispecchiare in questa parola. Nel mio atteggiamento interno sono sempre attivo ma nelle mia interiorità sono una persona quiete o come si dice in siciliano “quieta”.  Solo da poco ho capito il valore della quiete che ci insegna ad aspettare per sfruttare al meglio le occasioni che ci capitano anche se queste occasioni arrivano durante la tempeste perché prima o poi come la “quiete” dopo la tempesta le occasioni e le opportunità arrivano. Quiete. La quiete dopo la tempesta , la quiete che si deve avere nella vita per sapere aspettare il proprio  momento come quando piove (tempeste) e poi il sole (quiete) e la quiete può arrivare anche quando la tempesta sembra non finire mai e proprio quella tempesta infinita ci insegna ad aspettare e renderci quieti.

Damiano Covato IIIS2
#Perfetto

Alcuni dicono che niente è perfetto nella vita, altri invece credono il contrario. Credono che una cosa è perfetta quando è priva di errori e di difetti.
È fatta nei migliori dei modi possibili, tale che nel suo genere non si possa immaginare niente di meglio. Ognuno ha la propria opinione. Io credo che la perfezione esiste sia in una semplice persona che in tutto ciò che ci capita nella vita.
Una musica può essere perfetta o una canzone che può aiutarti nella vita, che ti coccola e ti fa rilassare, calmare.
Un’opera d’arte può essere perfetta, può essere il miglior lavoro che una persona abbia mai realizzato.
Un silenzio perfetto, quel momento o quell’attimo della tua vita che pensi a te e a tutto ciò che ti sta intorno scompare.
Un uomo che è un vero gentiluomo è ritenuto perfetto dalle donne, l’uomo da sposare. Un’immagine può essere perfetta come un tramonto, l’alba o anche una semplice foglia. Una relazione o una vita perfetta che tutti invidiano, che tutti vogliono, che tutti sognano. Dio può essere perfetto, l’unico in confronto a tutte le altre persone. La regola del cielo è la perfezione. La regola dell’uomo è la ricerca di qualcosa di perfetto.
Così come nell’amore la perfezione è soggettiva perché quella che potrebbe apparire imperfetto agli occhi degli altri può essere perfetto agli occhi nostri.

Katia Bongiovanni IIIS2
#Lottare

Lottare. Nella vita bisogna sempre lottare, per la sopravvivenza come fanno le persone del terzo mondo o anche per vincere delle guerre importanti, cioè superare le difficoltà che la vita ci impone. Un altro modo di lottare è per esempio “lottare con se stessi”, come quando si scontrano due sentimenti fort, anzi fortissimi, però opposti come l’amore e l’odio.
 Un altro può essere lottare per andare avanti, in poche parole avere il coraggio di agire, sbloccarsi e non restare fermo con lo stesso pensiero e se proprio serve bisogna anche ricominciare. Si può lottare per avere qualcuno o qualcosa e fare di tutto per raggiungere il proprio obiettivo, fino a correre qualche pericolo per averlo/a! Però poi si ha la soddisfazione di aver raggiunto l’obiettivo che si desiderava (quando va tutto bene però!). 
Ma quando non si raggiunge l’obiettivo, che si fa? 
Ecco, si inizia di nuovo a lottare per andare avanti e ricominciare tutto da capo, cioè fissarsi un nuovo obiettivo .
La parola lottare per me vuol dire tutto questo, perché io lotto sempre nella vita, sempre, tutti i giorni. Perché nulla cadrà mai dal cielo, ma bisogna lottare per ottenere qualcosa.
P.s. Anche quando abbiamo raggiunto il nostro obiettivo dobbiamo continuare lottare, per difenderlo e non farlo scappare!


Paolo Occhipinti IIIS2.
#Ciclismo

È uno sport che mi regala delle emozioni uniche; ogni volta che salgo in bicicletta evado dalla vita reale e tutti i problemi, temporaneamente, scompaiono. 
Si vedono posti nuovi, si sta in compagnia e si rispetta l’ambiente. 
In fondo, la vita è come il ciclismo: ci sono salite e discese, e anche quando ci sono delle difficoltà, bisogna continuare a pedalare, a testa bassa, e non mollare mai, perché prima o poi la vetta arriverà e la gioia per averla raggiunta farà dimenticare ogni sacrificio sopportato.



Mattia Scivoletto IIIS2
#Pregiudizio

Nella vita tutti noi siamo stati abituati ad essere pieni di pregiudizi, quelle convinzioni errate che ci facciamo delle persone, giudicandole in base all’apparenza, a come ci sembrano a primo impatto. Questo accade perché ci facciamo sopraffare dall’ignoranza e dal bigottismo. Penso che invece dovremmo imparare a conoscere le persone prima di giudicarle, perché l’apparenza inganna e magari quella persona che riteniamo “antipatica” o altro, potrebbe invece nascondere una bellissima sorpresa, potrebbe essere addirittura tutto ciò di cui abbiamo bisogno per essere felici. Un po’ come i regali, non ci importa nulla della carta esterna, ma moriamo dalla voglia di sapere cosa c’è dentro, allora non capisco perché ci viene difficile fare lo stesso con la gente.
Ho scelto questa parola perché per esperienza personale ho capito che non bisogna mai essere prevenuti, perché le persone di cui mi ero fatta un’idea sbagliata in passato adesso sono proprio coloro di cui non posso fare a meno, quindi spero di poter essere sempre così, senza pregiudizi e pronta a conoscere le persone fino in fondo prima di giudicarle.


Lia Brafa Misicoro IIIS2

martedì 2 maggio 2000

#Famiglia

Sin dall’inizio la famiglia è la prima cosa che ti accoglie, che ti mostra un sorriso e ti fa capire che è pronta ad averti con sé.
La famiglia è molto importante perché quando nasciamo ci aiuta a crescere e ci insegna i valori fondamentali della vita.
All’interno di essa ci sentiamo felici perché tra una battuta e un sorriso i familiari cercano sempre di tirarci su il morale.
La famiglia è molto importante anche come punto di riferimento, perché quando siamo in difficoltà o abbiamo bisogno di un consiglio loro sono lì pronti per risolvere la situazione o aiutarci.
La mia famiglia ad esempio è molto unita, tutte le domeniche ci riuniamo dai miei nonni materni insieme con i miei cugini e i miei zii per pranzare tutti insieme, questo è anche un momento per scambiarsi idee e stare insieme.


Antonio Lorefice, IIIS2