lunedì 23 novembre 2020

Essere gentili non significa essere deboli

La gentilezza: un’arma potente


Immagine tratta dal web
Come dice Roberto Rigoni, la gentilezza è una forma di eleganza, la migliore che si conosce, ma c’è ancora gente che la confonde con la debolezza. Essere gentili non significa essere deboli ma, anzi, tutti dovremmo esserlo, dovremmo essere sempre disponibili e fare del bene. 

Da alunna a insegnante nella stessa scuola

La storia di Marta Linguanti


Foto di Marta Linguanti
Quando si dice che la vita ci riserva delle sorprese inaspettate è proprio vero e a confermarlo è Marta Linguanti, un’ex alunna dell'IIS “Archimede”, che dopo essersi diplomata lo scorso anno scolastico, è ritornata nello stesso Istituto che ha frequentato con un altro ruolo, quello di insegnate: ebbene sì, a soli 19 anni è diventata docente di Laboratorio tecnico grafico.
Nick e Nevil, quando l’amicizia batte il virus

Correva la calda estate del 2010. Due giovani, Nicolas, o come lo chiamavano tutti Nick, e il suo grande amico Nevil erano pronti a trascorrerla insieme, come ogni anno nel migliore dei modi, dato che questa poteva essere l’ultima estate che avrebbero potuto passare insieme. Tutto incorniciato dai colori della loro piccola cittadina, di appena 5000 abitanti, Salty Springs.

Immagine tratta dal web
Nicolas Gray, tipico ragazzo cresciuto a pane e football, 1,85 m di muscoli, capelli rossi, ricercato da tutte le ragazze della scuola, aveva appena compiuto 19 anni ed era pronto a raggiungere il suo più grande obiettivo giovanile, quello che gli avrebbe concesso di diventare ciò che aveva sempre sognato. Ottenuta, grazie al football, la borsa di studio per il college, era pronto a lasciare Salty Springs e a trasferirsi nella grande Ridgeview, dove finalmente avrebbe studiato Medicina.
Nick, come spesso dicevano i suoi genitori, era un talento nelle materie scientifiche; dicevano che era davvero portato e che un giorno sarebbe diventato uno scienziato conosciuto in tutto il mondo.

La Guerra Invisibile


16/03/2020
 
<<Elisabeth! Chiama subito l'ambulanza, nostra figlia è svenuta!>> Gridò mio padre preoccupato a mia madre, con me tra le sue braccia così calde.
<<Cos'è successo?! Cos’ha Emily?!>> Gli rispose mia madre, anche lei preoccupata quanto mio padre.
<<Non c'è tempo per parlare! Su, fai presto. Chiama e non fare domande.>> Disse mio padre mentre faceva cadere le sue dolci lacrime sul mio volto spento, vista la mancanza d'aria che non mi permetteva di essere cosciente in quel traumatico episodio.
Illustrazione dell'artista iraniano Alireza Pakdel
L'ambulanza arrivò subito. Mi portarono al pronto soccorso, dove mi misero in una stanza particolare; essendo incosciente, mi intubarono per aiutarmi a respirare. I miei non facevano altro che pensare a me, chiamando tutti i giorni in ospedale per sapere come stavo. I dottori, un po' stanchi della situazione, ci tenevano a ribadire ogni giorno ai miei di stare tranquilli, di non preoccuparsi per me e, dunque, di non chiamare così frequentemente e insistentemente. Loro non facevano altro che piangere, distrutti e sopraffatti dalla disperazione, sapendo che non potevano fare niente per me. Questa malattia, man mano che passavano i minuti, le ore, i giorni, le settimane, peggiorava sempre di più. Non facevo nient'altro che peggiorare. Ricordo ancora le volte che stavo per “partire”, senza dire tristemente addio a nessuno. Era un giorno d'estate.

giovedì 12 novembre 2020

A scuola con mascherina e disinfettante

Emozioni di due studenti prima del ritorno alla DAD


Immagine tratta del web
L’anno scolastico è appena iniziato e noi ci siamo già ambientati alla grande. Dopo un lungo periodo di quarantena, eccoci di nuovo tra i banchi di scuola con la mascherina e il disinfettante per le mani; questa è una bella notizia che ci fa pensare di essere tornati quasi alla normalità, nonostante le numerose regole anticovid da rispettare quando siamo a scuola e alcune lezioni da frequentare a distanza. 

martedì 3 novembre 2020

Perché indossare la mascherina è così importante?

La risposta in un video


Immagine tratta dal web
“Indossate correttamente la mascherina!”
Quante volte e quante persone continuano a ripeterci questa frase: si tratta di un gesto di vitale importanza per proteggere noi stessi, i nostri cari e tutte le persone che ci stanno intorno.