mercoledì 28 marzo 2018

L'intervista ad un ex alunno dell'Istituto Archimede


An italian self-made man


Come si diventa un uomo di successo? Serve poco, molta grinta, tanta determinazione e.. un po’ di fortuna. Omar Diouri, ne è il perfetto esempio. Ma partiamo con ordine: ad appena quattordici anni mette da parte la spensieratezza di quell’età e inizia a lavorare per aiutare la sua famiglia, conciliando scuola, lavoro e un po’ di divertimento. 

Frequenta l’Istituto Archimede seguendo i corsi dell’indirizzo SIA, la mattina si concentra sulle lezioni, per colmare il tempo che non ha a disposizione durante il pomeriggio. Dal momento che lavora fino a tarda sera, qualche volta gli capita di dormire sui banchi per l’eccessiva stanchezza, ce lo afferma sorridendo ma capiamo che ha compreso solo dopo quanto fosse sbagliato. Due anni dopo, mentre frequenta il terzo anno, ottiene di poter lavorare presso un negozio di informatica in cui svolge una specie di apprendistato gratuito, certo non guadagna un centesimo ma acquisisce grandi capacità mettendo a frutto le sue potenzialità. Al quarto anno partecipa ad una vacanza studio a Londra, grazie ad un progetto PON, per ottenere la Certificazione Internazionale di inglese; l'anno successivo ripete l'esperienza a Dublino. Qui fa di ogni minuto un tesoro, parla con chiunque, non si tira indietro a nessun tipo di conversazione con il solo scopo di migliorare la sua competenza nella lingua straniera. Queste esperienze per Omar costituiscono un cambiamento importante della sua vita, egli riesce ad avere una pronuncia e un lessico inglese quasi perfetto, al punto tale da voler  ritornare per trascorrere l’estate in Inghilterra. Dopo aver ottenuto il diploma con successo, pur avendo superato le selezioni al Politecnico di Milano, sceglie di andare alla Kingston University.  Sente che l’Inghilterra è un paese che può dare tante opportunità ad uno come lui, che ha faticato tanto per sentirsi accettato nel paese in cui è nato. Eppure oggi lui sostiene di sentirsi più italiano che inglese, più siciliano che tunisino. Lì inizia a lavorare in un McDonald’s, poco dopo ottiene il posto da Starbucks e lavora per circa sei mesi a tempo pieno. Ormai stufo di fare e servire caffè cerca una nuova occupazione, trova un annuncio con su scritto: ‘Bloomberg, global technical support, internship’, non sa di che si tratta, ma ben conosce la tecnologia. Dopo circa due settimane ottiene un colloquio di lavoro telefonico, poco dopo si presenta in azienda e svolge la sua prima interview ed in seguito altre due. I posti sono solo 145 e insieme a lui competono dieci mila candidati. Svolge due mesi di stage e a conclusione si accorda con il suo manager tramite un compromesso che gli avrebbe permesso di essere assunto per lavorare il sabato, la domenica e il lunedì. Nel frattempo consegue la laurea a pieni voti e viene finalmente assunto alla Bloomerg a tempo pieno. Il messaggio che intende mandarci Omar è proprio quello di non lasciare scorrere nulla, sfruttare ogni occasione che ci si presenta davanti in modo da imparare sempre qualcosa in più. Ci dice di organizzare il nostro tempo per far in modo di conciliare tutto e ottenere il massimo da ogni esperienza. Dal suo esempio abbiamo capito che nulla è impossibile, basta impegno e tanta volontà per ottenere ciò che davvero si desidera. Se hai un sogno, non mollarlo, portalo avanti e vedrai pian piano che non è così difficile raggiungerlo. Abbiamo voluto far conoscere la storia di Omar attraverso il nostro blog perché sappiamo quanto è difficile per noi giovani credere nelle nostre capacità, cercare di non arrendersi davanti alle prime difficoltà e, soprattutto, aver fiducia nella consapevolezza che dopo la salita arriva sempre la soddisfazione di avercela fatta da soli.
                                                                                                                                                         Vicari Josephine e Brafa Lia 5S2