martedì 31 maggio 2016

Intervista al nuovo vescovo di Palermo alla vigilia della sua nomina episcopale

Don Corrado Lorefice: a Palermo avrò Modica nel cuore

Ѐ ancora presto quando ci presentiamo al portone della Chiesta di San Pietro. Abbiamo così modo di parlare con Michele, un parrocchiano, che ci racconta con grande emozione come è venuto a sapere che don Corrado sarà presto nominato Arcivescovo. Don Corrado è molto amato e stimato dai suoi parrocchiani, che parteciperanno numerosissimi il 5 dicembre alla sua ordinazione episcopale a Palermo.
Arrivato don Corrado da un  impegno imprevisto, ci accoglie con un grande affettuoso abbraccio e scusandosi del ritardo, ci conduce nella sacrestia dove si svolge la nostra intervista.
Don Corrado ci dà l’impressione di un uomo calmo e amichevole, ma nello stesso tempo energico e preciso. Lui, abituato fin da piccolo a vivere la santa messa come un momento di gioia e di incontro con la comunità cristiana, ritenuta da lui una famiglia al pari della sua,  anche da sacerdote ha continuato ad amare molto le comunità che negli anni sono state a lui affidate.

sabato 28 maggio 2016

Un film di Scorsese

Shutter Island: tra i labirinti della mente

Il film, Shutter Island, uscito nel 2010 e prodotto dal regista Martin Scorsese, è ambientato negli anni 50’ nel Massachusetts. Il protagonista Leonardo Di Caprio “Teddy”, si reca insieme al suo agente federale Chuck Aule nell’ospedale psichiatrico Ashecliff nella cosiddetta “Isola della paura” per risolvere il caso della paziente Rachel Solando, fuggita dalla sua camera blindata nel bel mezzo di una tempesta e considerata molto pericolosa per aver affogato i suoi tre figli.
Ma un colpo di scena attende tutti gli spettatori e Teddy alla fine non sarà l’ispettore, ma il paziente pericoloso. La realtà non sempre è come sembra e la verità non sempre è immediatamente comprensibile. Un thriller psicologico da vedere per scoprire la vera identità di “Teddy”.

Lucia Sarta e Francesco Scivoletto I A1

venerdì 27 maggio 2016

Città longeva con quasi 600 ultranoventenni.Pareggio di conti tra quanti vanno via e quanti vi si trasferiscono

La nostra inchiesta all’ufficio anagrafe per l’identikit dei modicani

A Modica la longevità è assolutamente donna. Questo quanto emerso dai dati forniti dall’ufficio anagrafe, dai quali risulta che le donne con età maggiore ai 90 anni sono 415, mentre i maschi sono 179.
I centenari modicani sono 17 alla data del 30 marzo e tra questi le donne sono in netta maggioranza. All’importante traguardo di 104 anni è pari il numero di uomini e donne. Sono nate nel 2015 152 bambine contro 126 nascite maschili.
Per quanto riguarda i morti del 2015 invece, abbiamo un totale di 456 di cui 246 femmine e 210 maschi.

giovedì 26 maggio 2016

Il bivio della ricerca

Scienza e coscienza


Esiste una questione di cui ancora si discute e che non sembra aver messo d’accordo tutti: essa chiama in causa il rapporto tra scienza, tecnologia e morale. A tale problema si sono approcciati innumerevoli scienziati, ma anche filosofi, scrittori, giornalisti e pensatori di ogni tempo. In classe abbiamo dibattuto sulla questione leggendo anche dei documenti tratti da libri, giornali e pubblicazioni, che possano essere d’ausilio nel comprendere l’entità del problema e come approcciarvi.

mercoledì 25 maggio 2016

Racconti di popoli

La festa di San Giorgio a Modica: emozioni e suggestioni

San Giorgio è il santo patrono della città di Modica, è il megalomartire che rappresenta la vittoria contro il male. La leggenda vede la figura di San Giorgio come colui che ha liberato le fanciulle della Cappadocia dal drago ed è così rappresentato nelle statue. La figura di S. Giorgio simboleggia la rinuncia ai beni materiali e a ciò che rappresenta il paganesimo; infatti da pagano si è convertito al cristianesimo accettando tutti i sacrifici che ciò comporta. Ecco quindi che l'uccisione del drago viene a significare la vittoria del bene contro il male e quindi dell'amore sulla morte; morte intesa come peccato e, quindi, il trionfo di Dio che vediamo noi cristiani sotto il segno della Pasqua.

Tra le botti delle tarì in contrada Michelica

Visita al birrificio modicano “Rocca dei Conti”: un confronto con maestri birrai e imprenditori giovani e coraggiosi

martedì 24 maggio 2016

Tra l’effimero e il profondo

Fame di fama. Andy Warhol avvertì: “Ognuno sarà famoso per almeno 15 minuti”. 

Sembra strano, ma nella società di oggi essere famosi è quasi lo scopo principale di ogni persona, persino degli anziani. Non sono solamente i giovani a cercare fama e popolarità, ma anche le persone di età avanzata. Ovviamente essere famosi porta ad avere amici finti, che ti stanno accanto solo per la notorietà, ci si allontana dalla propria famiglia viaggiando in continuazione.

Alla scoperta di cinquecentine, seicentine e settecentine

Lezione in biblioteca immersi nel profumo di libri antichi



sabato 21 maggio 2016

L’identità di un popolo tra orgoglio e imbarazzo

L’unità d’Italia è stata fatta, ma gli Italiani?


Nell’occasione dell’Unità d’Italia Massimo D’Azeglio disse: ”Fatta l’Italia, facciamo anche gli Italiani”.
Ma dopo oltre 150 anni, il popolo italiano è ancora da fare? Questa domanda sorge spontanea nel momento in cui vediamo alcune particolarità del nostro popolo. Gli Italiani non riescono a sfruttare la bellezze di questo paese. Tutto il mondo ci invidia i musei, i monumenti e le nostre tradizioni. Il classico italiano invece pensa solo a come fregare il prossimo e a disinteressarsi di tutto e tutti. 

Un popolo connesso

Italia e Internet: una storia lunga trenta anni e tante sfide ancora da vincere


Internet è davvero uno strumento di democrazia e libertà oppure uno strumento di controllo delle masse? A trent’anni dalla diffusione di Internet in Italia c’è stato un progresso molto veloce che ha migliorato notevolmente le condizioni di vita della popolazione. 
Sono nati nuovi strumenti che grazie ad internet hanno accorciato le distanze dalle persone lontane; un social network, ad esempio, è in grado di condividere più informazioni con più persone.
Questo prezioso strumento ha accorciato i tempi necessari per svolgere un lavoro. I pagamenti possono essere immediati, la posta può essere inviata istantaneamente da una parte all’altra del mondo

Riflessioni anagrafiche

Il fardello dei venti anni

Molti pensano che l’età giovanile, in particolare attorno ai 20 anni, sia l’età più bella della vita. Paul Nizan, scrittore francese in un romanzo del 1931 “Aden Arabia” di cui abbiamo letto delle pagine in classe, scrisse riferendosi ai venti anni “Non permetterò a nessuno di dire che questa è la più bella età della vita”. Io condivido pienamente il pensiero di Paul Nizan, nonostante sia un uomo vissuto in un periodo lontano e diverso dal mio.
Il periodo che va dai 18 ai 25 anni per un ragazzo è molto difficile da superare in quanto proprio in questa età ci sono innumerevoli problemi da affrontare. Ci sono decisioni da fare da cui dipende la tua vita, la tua carriera lavorativa.
Personalmente ottenuto il diploma non so quale sarà il mio futuro, anche a causa delle poche informazioni date. Non so se continuare gli studi, che si tradurrebbe nel farmi mantenere ancora per molti anni dai miei genitori o andare a lavorare magari con uno stipendio molto scarso o addirittura in nero.

La sfida della legalità

Lotta alla mafia: i giovani liberi dal puzzo del compromesso

“La lotta alla mafia, il primo problema da risolvere nella nostra terra bellissima e disgraziata, non doveva essere soltanto una distaccata opera di repressione, ma un movimento culturale e morale che coinvolgesse tutti e specialmente le giovani generazioni, le più adatte a sentire la bellezza del fresco profumo di libertà che fa rifiutare il puzzo del compromesso morale, dell’indifferenza, della contiguità e quindi della complicità.”

Una riflessione

Mafia e istituzioni: un binomio da sciogliere

All’estero quando si fa riferimento all’Italia si pensa subito alla pasta e alla mafia. Mafioso non è solo chi appartiene ad una associazione a delinquere, l’atteggiamento mafioso è quello della persona che non ha rispetto degli altri. Questo atteggiamento è quello che autorizza la furbata alla posta o alla banca di quello che cerca di scavalcare la fila e non rispetta la gente che era li prima di lui.

Ritrovato tra vecchi libri scolastici

I tumulti del 1944 a Modica nel diario di Angelo Nicosia, ex alunno dell’Archimede
Angelo Nicosia, nel 1944 studente diciassettenne dell’istituto Archimede di Modica, ha la lungimiranza di annotare in maniera dettagliata su un brogliaccio fatti storici importanti di cui come studente si trovava ad essere testimone, osservatore e, a tratti, protagonista. La sua perspicacia civica e storica ci permette oggi di avere un ritratto minuzioso dei giorni tumultuosi che si vissero nella città di Modica all’indomani dell’armistizio dell’8 settembre 1943 e in particolare dall’11 dicembre 1944 al 4 febbraio 1945 a causa della chiamata alle armi dei giovani del primo quadrimestre della classe 1924 e dell’ordine di presentazione ai distretti militari dei soldati che, in seguito all’armistizio, non avendo ricevuto più alcun ordine da parte della catena di comando, avevano, di propria iniziativa, deciso il ritorno a casa. Ritorno in alcuni casi durato anni. In questo diario si racconta come siano iniziate le manifestazioni in provincia di Ragusa e a Modica, manifestazioni iniziate anche grazie agli studenti e che hanno portato al rogo di parte del palazzo del Comune, causando la perdita delle liste di leva. Si era perfettamente consapevoli che la Storia ormai in quel momento era in mano alla gente comune e che bisognava agire per il bene della comunità. Nessuno voleva dimenticare il grande tradimento dell’armistizio dell’8 settembre, ma bisognava gestirne, in qualche modo, i contraccolpi.
Pagine di microstoria che, come filo, si intrecciano a tante altre per formare il tessuto dei grandi eventi e renderlo più chiaro e conoscibile agli occhi di studiosi, studenti di oggi e comuni cittadini italiani. Il racconto segue istante per istante gli eventi e diventa anche una testimonianza molto particolare del dibattito politico dell’epoca. 


mercoledì 18 maggio 2016

Una visione lungimirante

Due facce della stessa medaglia: ambiente ed economia
Il clima mondiale sta variando e molte prove scientifiche dimostrano che la temperatura media globale è in continua crescita. I ghiacciai della Groenlandia si stanno sciogliendo a causa dell'aumento della temperatura e tutto ciò si può dimostrare mediante il Quinto rapporto di valutazione del Comitato Intergovernativo per i Cambiamenti Climatici (IPCC).
Il riscaldamento globale è dovuto all'aumento dei gas serra emessi dall'attività umana. Le aziende influiscono sul cambiamento climatico mondiale a causa della loro continua emissione di CFC (cloro fuoro carburi) con gravi conseguenze. Piogge acide, effetto serra, buco dell'ozono sono solo esempi di queste gravi alterazioni.

Un sistema economico a servizio del terrorismo

ISIS Economy
L'Isis è diventata l’organizzazione terroristica più ricca e militarmente più attrezzata a livello globale. Sin dall’inizio è stata finanziata con donazioni dell'estremismo islamico; tuttavia, oggi tale quota appare significativamente diminuita con la crescita dell’organizzazione e con la sua trasformazione in entità statuale. Questo è accaduto grazie al controllo di una porzione di territorio sempre più ampio; ed è da questo che i jihadisti riescono a ricavare le entrate necessarie al finanziamento delle loro attività belliche.
Centinaia di milioni di dollari sono ricavati dalla vendita illegale delle antichità nazionali. E tra i principali acquirenti ci sarebbero gallerie d’arte di Stati Uniti, Gran Bretagna e Svizzera, le quali per nascondere questa derivazione, effettuano le acquisizioni attraverso una serie di acquirenti fittizi.

Una sconfitta per la nazione

La fuga dei cervelli italiani
Ad oggi in Italia circa il 30% in più rispetto al 2012 dei giovani italiani sotto i 40 anni si è trasferito all’estero in cerca di fortuna o di un lavoro che li possa veramente valorizzare. Una volta esisteva un fenomeno simile chiamato emigrazione oggi, invece si parla di “Fuga di cervelli”, poiché si tratta di un'emigrazione particolarmente qualificata, dato che sempre più spesso ad andare via sono proprio colore su cui più il paese ha investito in termini di spesa d'istruzione.
Le principali cause dell’emigrazioni erano la povertà e la necessità di trovare un lavoro per sfamare i numerosi familiari.

martedì 17 maggio 2016

Intervista esclusiva al sindaco di Modica sulle ricchezze e i problemi della città

Abbate: “Ragazzi, scommettetevi in questa città con il fare e non con il non fare”
Un confronto a 360 gradi sulla città, una conferenza stampa in cui come giornalisti sviscerare insieme al primo cittadino problemi e ricchezze della nostra città.  Con questa idea i ragazzi della redazione  del nostro giornale hanno incontrato nei giorni scorsi il sindaco di Modica Ignazio Abbate in municipio. Ad accompagnarci in questa intervista “esclusiva” al primo cittadino i docenti Giuseppina Franzò e Giusy Caruso insieme al dirigente scolastico  prof. Rosolino Balistreri. 
Abbiamo avuto modo di conoscere i progetti in cantiere per la crescita della città: dall’adesione come comune capofila  al Gruppo di azione locale “Gal terra barocca”  ai progetti per il sostegno dell’eccellenza nell’agricoltura attraverso la valorizzazione dei prodotti a chilometro zero, dei prodotti di lunga tradizione come il grano “russello” e la fava cottoia diventata presidio slow-food. Lo sviluppo della città potrà anche confrontarsi con l’importante tradizione della lavorazione della pietra e dell’artigianato, con la presenza di un importante polo avicolo e del consorzio del cioccolato e nuove prospettive si apriranno con la formazione del consorzio turistico cittadino e con l’individuazione di  Modica come  centro unico di committenza per la gestione dei fondi UE.

sabato 7 maggio 2016

Prospettive di sviluppo

L'oro turistico della provincia di Ragusa: un esempio di giacimento contro la crisi post-industriale!
L'economia nel Ragusano oggi è un esempio di sviluppo sostenibile e risulta l'area più ricca della Sicilia. Basti pensare che l'ex provincia di Ragusa viene identificata ai livelli di quelle del nord Italia. La terra Iblea è un area fiorente, ricca e sviluppata! Questo è quanto viene riportato  dai canali internet  sul nostro territorio utilizzando qualsiasi motore di ricerca. Considerato ciò ritengo sia  arrivato il momento che qualcuno punti i piedi e faccia il punto della situazione per lo sviluppo ma soprattutto per il bene del nostro territorio.
Da qualche anno infatti, la situazione in Italia non è delle migliori, forse per un governo che non è riuscito ad amministrare o forse per qualche  motivazione che magari ci sfugge. 


giovedì 5 maggio 2016

Alla fine dell'anno scolastico

All’Archimede arriva il prom: tutti in ballo!


Are you ready?
Ragazzi, tirate fuori la brillantina, scoprite l’abito più elegante e più bello!
A cosa state pensando, a qualcosa di trascendentale?Nulla di ciò.
C’è la proposta, che nasce da alcuni ragazzi e che inizia a far parlare di se, lungo i corridoi del nostro istituto: organizzare il ballo di fine anno, o meglio ancora il PROM (promenade).

Perle di sport

La storia di Leonardo


Dietro ad una grande impresa c’è sempre una grande storia. Questa che vi raccontiamo è la storia di un ragazzo che nonostante il suo singolare modo di essere è riuscito a conquistare le finali nazionali di atletica leggera e a conquistare il consenso e la simpatia della gente che lo conosce.
Come ogni mattina alla scuola media “Santa Marta” suona la campanella dell’inizio delle lezioni ma oggi non si va in classe si parte per Ragusa per disputare i campionati studenteschi di atletica leggera.
Nel pulmino della scuola seduto nei posti posteriori c’è Leonardo, un ragazzo alto, magrissimo e con un sorriso solare.

La nostra voce per fermare le trivellazioni

Il nostro mare non si tocca!
Nei giorni scorsi tutte le scuole superiori di Modica si sono riunite presso il piazzale "Baden Powell" per manifestare contro le trivellazioni nel mare di Sicilia in vista del referendum che si svolgerà giorno 17 aprile. I motivi che hanno indotto gli studenti a manifestare contro le trivellazioni sono molteplici, ad esempio: l'impatto ambientale che si ha sul territorio e per il quale si continua a perpetrare un danno incalcolabile con un peggioramento continuo soprattutto attraverso il "furto" da parte di chi si appropria dei giacimenti restituendo nell’insieme solo “briciole” ai comuni di appartenenza.

mercoledì 4 maggio 2016

La voce della protesta

La buona scuola di Renzi a noi studenti non piace.
Siamo nel 2016, ma poco o nulla è cambiato, politicamente parlando, rispetto agli anni precedenti, anzi! Le ingiustizie cui siamo stati abituati, anziché sconfitte, si sono oltremodo moltiplicate e, una tra tutte, se l’è proprio inventata il premier Renzi, ovvero la cosiddetta “riforma della Scuola”. Oggi  sembra una moda il fatto che ogni nuovo Governo punti l’obiettivo.
Si pensa sempre di fare una riforma anche se poi è chiaro che riforma significa tagli alla scuola, già povera di per sé.
Si pensa sempre di fare una riforma anche se poi è chiaro che riforma significa tagli alla scuola, già povera di per sé. 

Un' iniziativa del Miur e della Regione Sicilia

Concorso giornalistico Sipario scuola 2016: premiati i ragazzi dell’Archimede
Anche l’istituto “Archimede” ha partecipato al concorso  Sipario scuola Sicilia Sardegna 2016, un concorso giornalistico regionale riservato agli studenti  delle scuole superiori patrocinato dall’assessorato ai BB CC della Regione Sicilia e dal Miur per l’alta valenza culturale e sociale.
I ragazzi si confrontano con l’attualità e possono pubblicare i loro articoli sulla rivista on line “Sipario scuola”. Gli studenti del nostro istituto sono stati seguiti e coordinati  nell’iniziativa dal docente Dario Prestana.   

L'angolo ornitologico dell'Archimede

A scuola tra collezioni d’uccelli e di animali impagliati

Vi aspettereste una collezione ornitologica e un angolo zoologico all’ingresso di un istituto commerciale? 
Eppure ogni mattina al nostro ingresso a scuola ci salutano vari tipi di animali impagliati, catturati nel nostro territorio, che risalgono a due secoli fa.

La scuola del Futuro

Sconfiggere il caro-libri, dare agli studenti un badge per la presenza?
CI ha pensato l’Archimede di Modica!

All’inizio dell’anno scolastico 2016/2017, l’istituto tecnico “Archimede Modica” ha proposto   agli studenti delle prime classi in ingresso nella scuola di scegliere tra i libri cartacei e i libri digitali ovvero l’i-pad per attenuare un po’ il cosiddetto problema del “caro-libri”.
Io ho scelto l’i-pad e devo dire che mi trovo benissimo, all’inizio è stato un po’ difficile lasciare i libri cartacei perché ovviamente era un’idea nuova ma bisogna sempre provare, mai mollare prima.

Itinerari

La nostra giornata etnea tra musei, monasteri e librerie
Una giornata alle pendici dell’Etna  ricca ed emozionante.  Noi studenti della classe 5s2 dell’Istituto Tecnico Statale Archimede di Modica, accompagnati dalla prof.ssa Daniela Gerratana, abbiamo effettuato una visita guidata a Catania, visitando il Museo dello Sbarco e il Museo del Cinema la mattina e il Monastero dei Benedettini nel pomeriggio.
La giornata è stata entusiasmante, a differenza dei classici musei siamo stati molto coinvolti e partecipi grazie all’ originalità di tutto ciò che abbiamo potuto vedere.
Al Museo dello Sbarco abbiamo trovato molto interessante la ricostruzione scenografica di una tipica città siciliana degli anni ‘40 e la simulazione di un bombardamento all’interno di un rifugio anti-aereo.

Uno scrigno di storia e di scienze nel nostro istituto

La stanza delle meraviglie: gli strumenti di ricerca scientifica di una volta

Può essere solo chiamata così una stanza nascosta agli occhi degli alunni che contiene strumenti che si dimostrano “magici” all’attuale generazione, abituata a scorgere strumenti sempre più innovativi e tecnologici. Il nostro istituto, nonostante i cambi di sede degli anni ’70 del secolo scorso, conserva oggetti ormai antichi ma che sono stati indispensabili alla ricerca scientifica e che testimoniano la curiosità e il desiderio di conoscenza dell’uomo.

Concorso club Quasimodo “Adotta una poesia 2016”

In scena al Garibaldi con i versi dedicati al padre

 Ogni anno l’ITS Archimede partecipa al progetto “Adotta una poesia”, organizzato dal Club Quasimodo. Quest’anno hanno partecipato  due gruppi della nostra scuola che hanno adottato due poesie. Il nostro gruppo formato da alcuni studenti delle classi 3s2, 4s1 e 4s2 e guidato dalle docenti Giuseppina Franzò e Patrizia Girgenti ha scelto di adottare e quindi di portare in scena la poesia intitolata “Al padre”.
I versi di Quasimodo adottati ci hanno permesso di riflettere sul rapporto genitori-figli. Se anche a volte noi figli, come il poeta Quasimodo, siamo in conflitto con i genitori, è vero che per noi costituiscono sempre un esempio.  

Riflessioni di economia

La ricchezza prodotta dalle risorse turistiche: un confronto tra Italia e Francia

Italia e Francia sono state storicamente due nazioni legate a doppio filo da una lunga lista di fattori: la radice neolatina, l’amore per la buona cucina e il buon bere, la moneta, l’euro e l’industria turistica che rappresenta per entrambi una risorsa importante.

Cittadini onesti crescono

Anche l’Archimede  all’iniziativa per la legalità “Voci del verbo furbare”
Un pomeriggio  di confronto con le regole. Le  classi 5s1 e 5s2 del’Istituto Commerciale Archimede di Modica si sono recate al Cineplex di Ragusa per seguire la videoconferenza di Gherardo Colombo, organizzata dall’associazione “Sulle Regole”(di cui esso è uno dei fondatori), presentata da Elio (di Elio e le storie tese).
L’evento di quest’anno aveva per titolo “voci del verbo furbare” e si riferiva ai fenomeni di corruzione e clientelismo da cui è affetta non solo la politica, ma tutta la società italiana.

Un laboratorio goloso

La fabbrica di cioccolato dell’Archimede

Ogni anno da alcuni anni la scuola Archimede propone agli alunni l’attività della riproduzione della cioccolata modicana, con la finalità di comprendere come si lavora all’interno di un’azienda.
Questa occasione, per gli alunni del primo anno come noi, ha dato la possibilità non solo di capire la divisione del lavoro all’interno di un’attività aziendale, ma anche di riprodurre il cioccolato nelle nostre case utilizzando prodotti delle nostre terre.
Ad ognuno di noi spettava un compito. C’era chi cucinava, chi si occupava del design della confezione e chi scattava foto e realizzava video.
Tutti gli alunni hanno contribuito all’acquisto degli ingredienti quali zucchero, pasta amara e le varie spezie come la cannella, il caffè, la vaniglia e il peperoncino.
Il professore Tripodi ha offerto la sua disponibilità e ci ha mostrato gli strumenti ereditati dai suoi parenti per preparare l’impasto come la pentola, il cucchiaio di legno e i recipienti dove avremmo sbattuto la cioccolata.
La prima fase della lavorazione consiste nello sciogliere la pasta amara a bagnomaria fino allo scioglimento di tutto l’impasto cui successivamente avremmo aggiunto lo zucchero.

In corsia

Salvare la vita per mestiere
Roberto Frasca, 44 anni. Infermiere, lavora a Ragusa nel reparto di rianimazione e al 118. Ha iniziato a lavorare nel 1992, ben 23 anni di lavoro, dopo il diploma in scienze infermieristiche. La cosa che lo appassiona di più è il contatto con gente che ha bisogno di aiuto e con persone che stanno male. “Grazie al mio lavoro posso dare loro conforto, cercando di capire in che modo devo migliorare la loro salute”, spiega l’infermiere.
“Inoltre -aggiunge- il mio lavoro influenza la mia vita quotidiana, perché tutti i giorni lavoro. Spesso vengo chiamato nelle case della gente per curarle, anche quando sono a casa, qualunque cosa io stia facendo devo lasciare perdere e andare a lavoro”. Il reparto in cui svolge il suo lavoro è proprio il luogo in cui si ha in mano la vita altrui.

Scorci

Vita nei campi prima del trattore
Ho espresso a mio nonno, Giovanni classe 1944, il desiderio di intervistarlo convinto che mi avesse detto di no. Invece è stato contento perché gli piace raccontare e soprattutto ricordare i momenti di quando era piccolo. Ci siamo seduti l’uno accanto all’altro, io ho iniziato con le mie domande e lui ha raccontato nei minimi dettagli la vita nei campi quando non c’erano i trattori.
“Quando ero piccolo - racconta mio nonno - non sapevo, anzi, non avrei mai potuto immaginare che un giorno sarebbero stati creati dei mezzi che avrebbero sostituito l’asino con l’aratro. L’aratro era una lama che entrava sotto terra scavando e rivoltando la terra; era messo sull’asino grazie a due legni che gli venivano legati con una corda che passava sul basto.

Quattro chiacchere con il nonno

Vite d’altri tempi


1) Come hai vissuto l'adolescenza?
-La mia adolescenza sappi che non è come la tua in questo momento, adesso voi andate a scuola, vi divertite il sabato sera e tante altre belle cose: io alla vostra età andavo a lavorare nei campi, o comunque lavoravo. A quei tempi c'era bisogno di lavorare sodo per sopravvivere in famiglia. Con gli amici ci vedevamo mentre lavoravamo, mentre la scuola si frequentava fino alle elementari perché per proseguire gli studi ci volevano troppi soldi.

Intervista ad un giovane volontario

“Il mio impegno per l’associazione Crisci Ranni”
Ieri pomeriggio mi sono recata all'associazione “Crisci ranni” e ho intervistato Fabio, un ragazzo che fa volontariato lì. Mi ha raccontato che l’associazione è nata negli anni 90 da un gruppo di persone della Caritas che voleva aiutare le ragazze madri presenti a Modica. Vivendo una dimensione di fede forte, i volontari con la Caritas di Modica decisero di fondare una casa di accoglienza per ragazze madri che vivono con delle difficoltà: successivamente ci si prese cura anche dei bambini presso la Casa Don Puglisi assieme ad assistenti sociali.

Storie

Dalla trottola al lavoro nei campi: la mia vita nella campagna modicana

Mio nonno,  Rosario 74 anni, mi racconta spesso della sua  infanzia e della sua giovinezza. Gli brillano gli occhi quando  ricorda di  quando era  piccolo  e gli piaceva giocare  con gli altri bambini o compagni di scuola per intere giornate senza mai stancarsi.   Giocavano all’aria aperta andando per i campi o arrampicandosi sugli alberi.

Storie di donne

Un confronto con la nonna

Ti ricordi qualcosa della guerra?
Quando sentivo le sirene aeree, io e la mia famiglia andavamo a proteggerci dentro delle grotte, e restavamo lì dentro per ore intere nei pressi di Santa Rosalia (contrada di Modica). Avevo 5 anni. Non ricordo nient’altro.

La forza di ricominciare

La guerra e la rinascita a nuova vita
Ascoltare ogni singola vicenda raccontata dai quei pochi testimoni che sono ancora in vita, o che l’hanno vissuta in un qualche modo, ci fa capire i sacrifici che ognuno di loro ha affrontato. Tanto più quando si è dovuta combattere la propria battaglia per la sopravvivenza ai tempi di un conflitto mondiale. Se oggi viviamo in una nazione libera in parte è anche merito loro. Secondo il racconto di Rosaria, modicana, classe 1932, la guerra inizia nel 1942 quando era piccola;  aveva solamente 10 anni e quel poco che ricorda lo racconta come se lo stesse ancora vivendo.

Intervista a Michele Maltese, campione di cross country

Vita da campione

Michele Maltese è un ragazzo di appena 15 anni dal gran talento per l’atletica. L’ultimo traguardo importante il 15 marzo 2015, giorno in cui vince a Fiuggi  i campionati italiani cadetti di corsa campestre di 2800 m, con il tempo di 9 minuti e 46 secondi.
Era da 10 anni che un atleta siciliano non riusciva a vincere il titolo nazionale di cross . Noi lo abbiamo intervistato per farci raccontare le sue emozioni in merito a questa impresa.
Ciao Michele complimenti per questa  vittoria , ma partiamo con ordine quando hai iniziato a fare atletica?
<<Ho iniziato a fare atletica a scuola perché c’era la corsa campestre e quindi l’ho voluta fare per provarla, da lì poi ho fatto la fase provinciale e sono arrivato 5°, poi la fase sempre provinciale dei 1000 e sono arrivato primo da quel giorno mi innamorai di questo sport ed ho iniziato a praticarlo>>

Testimonianze

Giovanna Terranova: “Il mio ricordo della guerra”

Giovanna Terranova, 90 anni ricorda ancora lucidamente quando iniziò la seconda guerra mondiale. 
Lei aveva 19 anni e si era sposata da pochi mesi e questo avvenimento gli cambiò la vita.
Quando chiediamo cosa è cambiato nella sua vita dopo l’inizio della guerra, con un’espressione triste e con occhi ludici ci ha risposto:
<<Nella nostra famiglia, quando iniziò la guerra, molte cose cambiarono perché mio marito dovette partire per il fronte ed io rimasi da sola con un bambino di pochi giorni. La vita non era più la stessa e si viveva nella paura. 

Racconti di popoli

La settimana santa a Ispica: un fascino che cattura tutte le generazioni
I Riti della Settimana Santa di Ispica (RG) sono organizzati dalle due principali confraternite storiche del paese, quella di Santa Maria Maggiore, detta dei Cavari (di colore rosso) e quella della Santissima Annunziata, detta dei Nunziatari (di colore azzurro). Il ciclo di festività si apre con l’ultimo Venerdì di Quaresima e con la Domenica delle Palme, per culminare con i Riti del Giovedì Santo, del Venerdì Santo e della Pasqua. Le  innumerevoli manifestazioni sono costituite da processioni e vere e proprie sacre rappresentazioni rifacentisi a riti antichi già praticati nel XVII secolo, i quali rivestono una doppia valenza, sia mistico-religiosa che popolare, attraverso i loro più salienti e riconoscibili tratti iconografici.

I bambini del secondo dopoguerra

Una vita già da grandi
I nostri nonni da piccoli vivevano in un ambiente totalmente diverso dal nostro.
Dovevano partecipare, già da bambini, alle mansioni lavorative della casa e spesso dovevano aiutare i propri genitori nella loro attività, di agricoltori o di allevatori.
Per mia nonna, Vincenza classe 1945, come per tutti i bambini di quella generazione, era molto difficile andare a scuola e imparare poiché il dopoguerra era un periodo di crisi, si pensava solamente a lavorare e a cercare di guadagnarsi il pane: mia nonna è andata a scuola solamente fino alla terza elementare.