sabato 21 maggio 2016

Un popolo connesso

Italia e Internet: una storia lunga trenta anni e tante sfide ancora da vincere


Internet è davvero uno strumento di democrazia e libertà oppure uno strumento di controllo delle masse? A trent’anni dalla diffusione di Internet in Italia c’è stato un progresso molto veloce che ha migliorato notevolmente le condizioni di vita della popolazione. 
Sono nati nuovi strumenti che grazie ad internet hanno accorciato le distanze dalle persone lontane; un social network, ad esempio, è in grado di condividere più informazioni con più persone.
Questo prezioso strumento ha accorciato i tempi necessari per svolgere un lavoro. I pagamenti possono essere immediati, la posta può essere inviata istantaneamente da una parte all’altra del mondo

Questo permette uno scambio di idee, opinioni e punti di vista molto maggiore rispetto al passato. Internet è uno strumento democratico e libero ma si deve stare attenti ai rischi che si trovano in rete, non sempre si sa chi c’è nell’altro schermo. Questo strumento se usato con diligenza è un ottimo media che permette di informare la gente su tutto quello che avviene nel mondo senza limiti. 
Un altro lato positivo è quello che permette di aiutare i giovani e non solo a formarsi grazie agli strumenti multimediali condivisi. Come ci sono molti lati positivi ci sono altrettanti lati negativi. Il più rilevante è che è possibile grado di controllare le masse. Se facciamo una ricerca le informazioni cercate vengono memorizzate e ci vengono riproposte in seguito. Siamo profilati e il nostro profilo è usato per venderci prodotti. Questa è una forma di schiavitù perché la nostra mente è in grado di memorizzare i messaggi subliminali convincendoci ad acquistare quel prodotto. 
Altri lati negativi di internet sono ad esempio le notizie false che causano malintesi, la privacy personale non è garantita perché è impossibile controllare tutto quello che contiene la rete. Un altro svantaggio è la facilità nel far diffondere i informazioni pericolose per l’incolumità pubblica. Le cellule terroriste hanno strumenti per comunicare e organizzare facilmente attentati; altri lo usano per fregare soldi alla gente, basta pensare al gioco d’azzardo online. Internet non è sicuro perché si possono subire attacchi da hacker che rubano le nostre informazioni, per questo motivo è bene stare attenti a tutto ciò che noi pubblichiamo. Internet è un sistema libero che va ad intaccare la morale, la ricerca scientifica, il pensiero. 
Questo sistema si può definire “terra di nessuno” perché chiunque può fare quello che vuole. Le forze dell’ordine, in particolare la polizia postale, non sono in grado di rendere più sicuro questo strumento.
Io penso che ognuno di noi deve utilizzare tutto quello che ha a disposizione nel migliore dei modi. Lo Stato dovrebbe rendersi conto che questo strumento è il futuro e dovrebbe investire su di esso attraverso le nuove generazioni; è inutile avere degli strumenti se non si è in grado di utilizzarli nel migliore dei modi. 
È giusto dire che servono delle leggi concrete a tutela della privacy, della libertà di parola, è giusto mettere dei confini a questa “terra di nessuno” senza trascurare il fatto che internet è di tutti e tutti abbiamo il diritto di usarlo perché siamo in uno Stato democratico e liberale.

Simone Bombardamento IVS2