La
stanza delle meraviglie: gli strumenti di ricerca scientifica di una volta
Può essere solo chiamata così una stanza
nascosta agli occhi degli alunni che contiene strumenti che si dimostrano
“magici” all’attuale generazione, abituata a scorgere strumenti sempre più
innovativi e tecnologici. Il nostro istituto, nonostante i cambi di sede degli
anni ’70 del secolo scorso, conserva oggetti ormai antichi ma che sono stati
indispensabili alla ricerca scientifica e che testimoniano la curiosità e il
desiderio di conoscenza dell’uomo.
Un’aula apposita, situata nell’ala nuova della nostra scuola è stata deputata alla conservazione e mostra di questi strumenti. Telescopi, fonografi, lanterne di proiezione (venivano chiamate “magiche”), strumenti di misura acquistati e raccolti nei 150 anni di vita del nostro istituto verranno esposti in aree apposite per creare un percorso nella storia della nostra ricerca e della nostra tecnologia.
Un’aula apposita, situata nell’ala nuova della nostra scuola è stata deputata alla conservazione e mostra di questi strumenti. Telescopi, fonografi, lanterne di proiezione (venivano chiamate “magiche”), strumenti di misura acquistati e raccolti nei 150 anni di vita del nostro istituto verranno esposti in aree apposite per creare un percorso nella storia della nostra ricerca e della nostra tecnologia.
Tra le chicche possedute possiamo elencare un rifrattometro della metà dell’800 costruito a Palermo, un telegrafo Morse del 1910 o un sonometro differenziale del 1890 che serviva allo studio delle note musicali. Sono oggetti che nell’apparente semplicità sono testimoni della ricerca e della didattica ed è un miracolo che siano giunti fino a noi sopravvivendo agli anni e alle generazioni e di studenti.
Miriam Lamari, Lucia Sarta, Francesco
Scivoletto IA1