Due facce della stessa
medaglia: ambiente ed economia
Il
clima mondiale sta variando e molte prove scientifiche dimostrano che la
temperatura media globale è in continua crescita. I ghiacciai della Groenlandia
si stanno sciogliendo a causa dell'aumento della temperatura e tutto ciò si può
dimostrare mediante il Quinto rapporto di valutazione del Comitato
Intergovernativo per i Cambiamenti Climatici (IPCC).
Il riscaldamento globale è dovuto all'aumento dei gas serra emessi dall'attività umana. Le aziende influiscono sul cambiamento climatico mondiale a causa della loro continua emissione di CFC (cloro fuoro carburi) con gravi conseguenze. Piogge acide, effetto serra, buco dell'ozono sono solo esempi di queste gravi alterazioni.
Il riscaldamento globale è dovuto all'aumento dei gas serra emessi dall'attività umana. Le aziende influiscono sul cambiamento climatico mondiale a causa della loro continua emissione di CFC (cloro fuoro carburi) con gravi conseguenze. Piogge acide, effetto serra, buco dell'ozono sono solo esempi di queste gravi alterazioni.
Facendo
riferimento a questi problemi, a Parigi si è tenuta una conferenza sul clima,
durate la quale si è stabilito che dal 30 Novembre fino all'11 Dicembre del
2015 tutti i governi erano tenuti a sottoscrivere un accordo sulle politiche da
intraprendere a livello globale per i successivi decenni, pe la diminuzione
delle emissioni di gas serra.
Venticinque
anni fa è stato fondato il gruppo di esperti intergovernativi per i cambiamenti
climatici a cui è stato assegnato il premio Nobel per la pace nel 2010 per la
loro svolta.
Il
clima della Terra è in continuo aumento e tale soglia è stimata come un aumento
di temperatura di due gradi al di sopra dei livelli pre-industriali; con questi
calcoli ci stiamo dirigendo ad un aumento complessivo di circa cinque gradi. E
lo scatenarsi dei conseguenziali e violenti fenomeni atmosferici ha già
prodotto danni economici di valore incalcolabile.
Occorre,
dunque, adeguare le industrie e le città, e di conseguenza le abitudini della
società moderna; e questo comporterà ulteriori costi, che sicuramente non
saranno indifferenti per l'economia globale.
Nonostante
gli avvertimenti degli ultimi anni, il mondo continua a consumare combustibili
fossili come se non ci fosse un futuro. La strategia dell'International Energy
Agency (IEA) è quella di intimorire le grandi società che si dedicano
all'estrazione di combustibili fossili, affermando che possono perdere migliaia
di miliardi di dollari in investimenti che non si potranno rendere redditizzi,
in quanto sempre più settori economici si allontanano dai combustibili fossili.
Tale avvertimento sembra in realtà inutile, perchè c'è una tendezza al
disinvestimento dal petrolio e dal carbone; e, in secondo luogo, perchè nessuno
si è mai sganciato dall'utilizzo dei combustibili fossili, in quanto
nessun'altra fonte d'energia ha le stesse proprietà positive: alta densità
energetica, facilità nel trasporto e grande rendimento.
La
domanda di combustibili fossili sta certamente crollando, ma non c'è niente che
li sta sostituendo.
Ciò
che è in corso è un enorme crisi economica di portata globale, con la Cina, la
fabbrica del mondo, in testa alla contrazione della domanda; e il calo dei
prezzi petroliferi ha creato spaccature e molti problemi. Il nostro mondo si
sta destabilizzando politicamente, economicamente e climaticamente.
Adeguare
ogni città a misura d'uomo e nel rispetto del clima comporta, senza ombra di
dubbio, degli sforzi non indifferenti soprattutto dal punto di vista economico
e civico.
Ogni
cittadino del mondo è, nel suo piccolo, responsabile della conservazione
dell'ambiente inteso come casa comune. Ma la sfida, a livello di politiche
governative, è tutta ancora aperta. E molto deve essere ancora affrontato.
Letizia
Aprile,Maria
Teresa Tirella,Samuele
Turlà IT1
Articolo pubblicato
sulla testa online "Ragusaoggi" per l’iniziativa "Sipario scuola 2016". Docente
referente Prof. Dario Prestana