Fame di fama. Andy
Warhol avvertì: “Ognuno sarà famoso per almeno 15 minuti”.
Sembra
strano, ma nella società di oggi essere famosi è quasi lo scopo principale di
ogni persona, persino degli anziani. Non sono solamente i giovani a cercare
fama e popolarità, ma anche le persone di età avanzata. Ovviamente essere famosi porta ad avere amici finti, che
ti stanno accanto solo per la notorietà, ci si allontana dalla propria famiglia
viaggiando in continuazione.
Gli anziani
invece sono meno pratici nell’uso della tecnologia; infatti sono meno informati
e hanno più difficoltà a farsi conoscere. Però hanno trovato una strada
alternativa all’uso della rete: i programmi televisivi. Ad esempio il programma
tv Uomini e Donne: agli inizi aveva lo scopo di raccontare storie di amore,
invece ora è diventato un modo per avere fama e soldi. In questo programma c’è
una signora di nome Tina, che ha un’età tra i 60 e i 70, eppure è lì ed è
conosciuta, mentre ci sono anziani che alla sua età lavorano in campagna e
fanno sacrifici per guadagnare qualcosa. Sempre nello stesso programma ci sono
ottantenni, separati, divorziati, single, che cercano ancora una fidanzata.
Andy Warhol,
figura
predominante del movimento della Pop art, analizza il valore della fama
affermando che nel futuro ognuno sarà famoso per almeno quindici minuti. I giovani
d’oggi pensano di iniziare a diventare famosi mettendo foto mezzi nudi su
Facebook oppure su Instagram, in modo da ottenere like. Questi ragazzi, ormai
abituati ad usare il corpo per farsi vedere, avranno un futuro difficile,
perché non riusciranno a fare un discorso completo, sensato e concreto usando
la testa.
Alcune persone quando diventano famose, rimpiangono la loro “vecchia” vita
e desiderano tornare indietro nel tempo. Invece ci sono altre persone che fanno
di tutto pur di stare al centro dell’attenzione e di farsi notare dai
giornalisti. Ad esempio Belen e Stefano, conosciutissimi in Italia, fanno finta di
lasciarsi per poi rimettersi insieme così da finire sui giornalini e stare
sempre al centro dell’attenzione.
In più l’essere famosi comporta avere agevolazioni, almeno in Italia
purtroppo, su quasi tutti i campi. Se c’è una persona famosa che ha commesso un
atto illegale, ottiene una pena ridotta solo perché è famoso. Questa si chiama
ingiustizia perché se una persona comune commette lo stesso atto illegale
della persona famosa, ottiene una pena maggiore solo perché non ha notorietà.
A volte pur di essere conosciuti e pur di essere visti bene dagli altri,
si compiono gesti benevoli, ma non vengono fatti col cuore. Come se non bastasse questa società giudica sempre, chiunque
e dovunque, senza rendersi conto della presenza di persone con tanta paura di essere giudicati, rischiando così di non permettergli di essere se stessi.
Per concludere, possiamo dire che la società di oggi ha preso una brutta
piega e in futuro, continuando così, peggiorerà. Per cambiare in meglio il mondo, dobbiamo prima rendere migliori noi stessi e iniziare a riconsiderare a seguire i valori
umani, quelli autentici e non effimeri.
Gioele Frasca & Josephine Vicari 3S2