martedì 24 maggio 2016

Tra l’effimero e il profondo

Fame di fama. Andy Warhol avvertì: “Ognuno sarà famoso per almeno 15 minuti”. 

Sembra strano, ma nella società di oggi essere famosi è quasi lo scopo principale di ogni persona, persino degli anziani. Non sono solamente i giovani a cercare fama e popolarità, ma anche le persone di età avanzata. Ovviamente essere famosi porta ad avere amici finti, che ti stanno accanto solo per la notorietà, ci si allontana dalla propria famiglia viaggiando in continuazione.
Gli anziani invece sono meno pratici nell’uso della tecnologia; infatti sono meno informati e hanno più difficoltà a farsi conoscere. Però hanno trovato una strada alternativa all’uso della rete: i programmi televisivi. Ad esempio il programma tv Uomini e Donne: agli inizi aveva lo scopo di raccontare storie di amore, invece ora è diventato un modo per avere fama e soldi. In questo programma c’è una signora di nome Tina, che ha un’età tra i 60 e i 70, eppure è lì ed è conosciuta, mentre ci sono anziani che alla sua età lavorano in campagna e fanno sacrifici per guadagnare qualcosa. Sempre nello stesso programma ci sono ottantenni, separati, divorziati, single, che cercano ancora una fidanzata.
Andy Warhol, figura predominante del movimento della Pop art, analizza il valore della fama affermando che nel futuro ognuno sarà famoso per almeno quindici minuti. I giovani d’oggi pensano di iniziare a diventare famosi mettendo foto mezzi nudi su Facebook oppure su Instagram, in modo da ottenere like. Questi ragazzi, ormai abituati ad usare il corpo per farsi vedere, avranno un futuro difficile, perché non riusciranno a fare un discorso completo, sensato e concreto usando la testa.
Alcune persone quando diventano famose, rimpiangono la loro “vecchia” vita e desiderano tornare indietro nel tempo. Invece ci sono altre persone che fanno di tutto pur di stare al centro dell’attenzione e di farsi notare dai giornalisti. Ad esempio Belen e Stefano, conosciutissimi in Italia, fanno finta di lasciarsi per poi rimettersi insieme così da finire sui giornalini e stare sempre al centro dell’attenzione.
In più l’essere famosi comporta avere agevolazioni, almeno in Italia purtroppo, su quasi tutti i campi. Se c’è una persona famosa che ha commesso un atto illegale, ottiene una pena ridotta solo perché è famoso. Questa si chiama ingiustizia perché se una persona comune commette lo stesso atto illegale della persona famosa, ottiene una pena maggiore solo perché non ha notorietà.
A volte pur di essere conosciuti e pur di essere visti bene dagli altri, si compiono gesti benevoli, ma non vengono fatti col cuore. Come se non bastasse questa società giudica sempre, chiunque e dovunque, senza rendersi conto della presenza di persone con tanta paura di essere giudicati, rischiando così di non permettergli di essere se stessi. 
Per concludere, possiamo dire che la società di oggi ha preso una brutta piega e in futuro, continuando così, peggiorerà. Per cambiare in meglio il mondo, dobbiamo prima rendere migliori noi stessi e iniziare a riconsiderare a seguire i valori umani, quelli autentici e non effimeri.
Gioele Frasca & Josephine Vicari  3S2