lunedì 26 marzo 2018

L’attualità dei Promessi Sposi

Vecchie e nuove prepotenze della società attuale

Realizzato da Juri  Macauda  2T1  

<<Questo matrimonio non s’ha da fare, né domani, né mai!>> Così, con queste parole, i bravi minacciano il povero Don Abbondio, celebre personaggio manzoniano, che si sente raggelare le vene dopo aver udito il nome del mandante dell’ordine ricevuto tanto minacciosamente: Don Rodrigo.

Leggendo alcune pagine del romanzo “I Promessi Sposi” di Alessandro Manzoni, ambientato nella Lombardia del Seicento, abbiamo cercato di riflettere su un problema tanto diffuso in quei tempi, per capire se la nostra terra può ritenersi libera dai tempi in cui era teatro di prepotenze e minacce. Oggi possiamo affermare di vivere in una società civile, in uno stato dove esistono leggi a tutela dei più deboli… ma siamo proprio sicuri che questo basti per metterci al riparo da ingiustizie, minacce e prepotenze? Purtroppo, in un’epoca come questa, sentiamo parlare ancora di taluni avvenimenti che accadono soprattutto in ambienti in cui, in teoria, dovremmo sentirci sicuri e tranquilli, come ad esempio potrebbe essere la scuola e/o il posto di lavoro. È infatti in questi ambienti, soprattutto, che si verificano fatti del genere, proprio perché ci sono molte persone che si comportano da “prepotenti”, cioè che si comportano con modi altezzosi e spavaldi nei confronti dei più deboli. In queste situazioni, sempre più spesso purtroppo, vediamo persone che, invece di difendere il proprio compagno o collega, stanno lì a “godersi lo spettacolo”, non capendo però che, così facendo, si rendono complici dell’accaduto. Altri esempi di prepotenza potrebbero essere lo stalking, basato su comportamenti ripetuti e minacciosi, molestie e telefonate indesiderate, tenuti da parte di una persona nei confronti della propria vittima, o il mobbing, cioè una persecuzione esercitata sul posto di lavoro, che può spingersi fino all’aggressione fisica. Alla luce di quanto detto, purtroppo è evidente che non bastano solo le leggi, ma è necessario più rispetto, tolleranza, dialogo e confronto per poter evitare che ancora oggi si assista a episodi di prepotenza. Serve un cambiamento culturale radicale per poter parlare di modernità e sviluppo.



Giannone Fabiola e Spadaro Sofia  2T1