martedì 12 febbraio 2019

Scuola e teatro


I fantasmi di Pirandello

foto scattata da Giorgio Noto
Giorno 5 Febbraio 2019 il triennio del nostro istituto si è recato presso il teatro Garibaldi di Modica per la visione dello spettacolo teatrale “I fantasmi di Pirandello”. Unico protagonista e attore presente sul palcoscenico è stato il modicano Andrea Tidona,
oramai più che conosciuto a livello nazionale per la moltitudine di film e fiction in cui ha recitato. Lo spettacolo è un monologo dello scrittore Pirandello, che si trasforma però in un dialogo immaginario con i personaggi delle proprie opere e non, che rappresentano quindi dei fantasmi prodotti dalla fantasia dell’autore. Una moltitudine di personaggi si reca ogni giorno nello studio del poeta per rivendicare diritti e perorare la loro causa, per esporre la loro situazione o la loro fine, da alcuni magari ritenuti indegna, e il principale compito di Pirandello, spesso infastidito anche dalla continua presenza di queste figure, sarebbe quello di dover ascoltare le ragioni dei personaggi e capire se si tratti di motivazioni valide per rivisitare la loro storia. Alla fine dello spettacolo Andrea Tidona, con molto disponibilità, ha risposto a tutte le domande e curiosità di noi studenti. Tra le prime, sicuramente, il perché del voler interpretare quest’opera teatrale da solo. Il nostro attore ci ha spiegato che una rappresentazione del dialogo tra la mente dell’autore e i personaggi da essa creati non poteva che essere un monologo. Molta curiosità tra gli studenti ha destato l’episodio della “Carriola” che vede protagonista un infelice avvocato che capisce di non aver mai vissuto, fino a quel momento, la propria vita totalmente, e tutto ad un tratto decide di dedicarsi a bizzarre azioni. 
foto scattata da Giorgio Noto
Andrea Tidona ci ha suggerito che quest’opera racchiude una moltitudine di significati, tanti quanti sono i fantasmi presenti in essa, oltre che l'invito a godere la propria vita al meglio e fare ciò che si ama veramente pure a costo di ribellarsi, ma non con violenza bensì con l’intelletto. Per fare ciò è necessario conoscere se stessi prima che gli altri, in modo tale da criticare meno e concentrarsi più su noi stessi, ed anche migliorarci. Lo spettacolo, singolare ed originale rispetto ad altri affrontati nell’ambito del progetto Teatro e scuola, è stato molto gradito soprattutto per il confronto che abbiamo potuto avere con l’attore. Speriamo tutti vivamente di poter vedere ancora di questi spettacoli, che oltre ad aiutarci per il nostro percorso di studi, si rifanno a tematiche più che attuali che ci riguardano individualmente. 


Samuele Firera - classe 4GR