mercoledì 17 gennaio 2024

Verso il 27 gennaio...

 MOKITA

Tutti almeno una volta abbiamo sentito parlare delle vittime dell’olocausto, donne, uomini e bambini uccisi con mezzi atroci. Tutti almeno una volta abbiamo visto film, documentari. Tutti almeno una volta abbiamo assistito a una testimonianza di chi è riuscito a sopravvivere. Ognuno di noi in queste occasioni si è sentito in colpa, triste, ha sentito un vuoto dentro. A ognuno di noi queste storie provocano sentimenti contrastanti e lì per lì ci sentiamo fortunati per ciò che abbiamo. 

Però, mi chiedo perché li ricordiamo solo in queste occasioni? Perché diamo tutto per scontato finché non ci tocca dentro? Forse perché pensiamo che ciò che è successo in passato non potrà nuovamente accadere, perché è inaccettabile pensare che nel 2024 ancora esistano determinate situazioni, ma è proprio qui che ci sbagliamo. Solo in Italia tra il 7 ottobre e il 30 ottobre 2023, si sono verificati 42 episodi di antisemitismo, il doppio rispetto allo stesso periodo nel 2022. Infatti possiamo vedere scritte antisemite in Lombardia e Piemonte, atti di vandalismo a Genova durante un’esposizione di simboli ebraici, insulti durante manifestazioni a Roma e Livorno, così come Firenze. È bene si, anche nel 2024 vediamo certi atteggiamenti e le moderne tecnologie presenti oggi fanno sì che l’antisemitismo si diffonda anche sui social come telegram ad esempio, un ambiente virtuale in cui l’antisemitismo prolifera maggiormente, a causa di un canale da 80 mila iscritti in cui vengono diffuse teorie del complotto no vax e antisemite. Una sola parola mi viene in mente adesso: mokita, una parola di lingua kilivila che significa, una verità che tutti conoscono ma di cui nessuno parla o che nessuno ammette. Ed è proprio così, tutti sappiamo la verità, tutti sappiamo di questi episodi successi di recente, ma nessuno ha il coraggio di fermarsi a riflettere. Forse se un po’ tutti ci mettessimo nei panni delle povere vittime ciò non accadrebbe nuovamente. Concludo dicendo che a mio parere il 27 gennaio va ricordato ogni singolo giorno, non una volta l’anno!

Valeria Sigona 4 GR2