“Le
parole sono come vasi di fiori che cadono dai balconi”
“Le parole sono come vasi che cadono dai balconi”, queste sono le ultime parole di Andrea, il protagonista del film “Il ragazzo dai pantaloni rosa”, una pellicola che narra la storia di Andrea Spezzacatena che, il 20 novembre 2012, all’età di 15 anni si tolse la vita a causa di tutta la cattiveria ricevuta nei suoi confronti. Questa sua ultima frase ci fa riflettere su quanto le parole abbiano un peso molto significativo e quanto ognuno di noi si faccia influenzare da esse. Veniamo costantemente schiacciati da questi vasi, a volte riusciamo a schivarli, altre volte veniamo colpiti in pieno e ci facciamo male.
Questo ci
porta a riflettere sull’uso delle parole. Queste sono uno strumento che può
curare, ma anche ferire in profondità. Ogni parola lascia un segno e a volte,
anche la più innocua può creare danni ad una persona sensibile.
Al giorno
d’oggi, l’aspetto ci influenza tantissimo infatti, molti giudicano una persona
non tanto per quello che è, quanto per quello che appare, per come si veste, se
è una persona curata, se ha il fisico “perfetto”, e tutto ciò che è legato
all’aspetto estetico e non caratteriale.
Come scrive
lo psicanalista francese Francoise Dolto nel suo libro sull’adolescenza: “Nell’adolescenza
ci si costruisce un’immagine ideale di sé basata sui criteri del gruppo, delle
sue mode, della sua morale, dei suoi valori. Ci si sente belli o brutti nella
misura in cui ci si avvicina o meno a questa immagine ideale di sé. È un segno
di allineamento, d’integrazione; nella moda e nel gruppo ci si sente spesso al
riparo”. Andrea nell’indossare i pantaloni rosa è andato controcorrente
scegliendo inconsapevolmente di stare fuori dal “coro”, diventando il bersaglio
preferito di chi considerava il suo migliore amico. “Il ragazzo
dai pantaloni rosa” non è solo un film, ma un insegnamento per noi ragazzi di
oggi e per i ragazzi del futuro. Questo film ci fa comprendere anche vari
aspetti della vita ed è un invito a guardare oltre le apparenze e a migliorare
la nostra società.
Ringraziamo la scuola per averci dato l’opportunità di vederlo tutti insieme al cinema della nostra città.
Ottaviano
Paola, Pitino Desirè e Riccardo Puglisi 4^GR1