L’esperienza
Erasmus degli studenti dell’Archimede in Turchia, tra
ambiente e sostenibilità, storia e modernità.

Nell’ambito del progetto
DIVERSE (Digital
Innovation and Versatile Education for a Sustainable Environment), l’Istituto
Archimede è uno degli istituti partner insieme ad altre scuole e organizzazioni
appartenenti ad altre cinque nazioni: Portogallo, Turchia, Romania, Croazia e
Francia. L’obiettivo è rafforzare negli studenti le competenze e le conoscenze
riguardanti l’inclusione e la responsabilità ambientale, promuovendo dunque la
partecipazione attiva e l’impegno civico, in particolare per coloro che
provengono da contesti svantaggiati, riducendo gli atti di bullismo e altresì
curando lo sviluppo di una consapevolezza ambientale. La seconda tappa del progetto si è svolta
in Turchia, dal 5 al 9 maggio, a Izmir, più conosciuta in Italia con il suo
antico nome greco di Smirne, oggi moderna città cosmopolita affacciata su un
ampio golfo che accoglie sulle sue coste oltre quattro milioni di abitanti. Alla
mobilità turca, in rappresentanza dell’Istituto Archimede, hanno partecipato
sei alunni di età compresa tra i 16 e i 17 anni, accompagnati dai professori
Sergio Veneziano e Marco Di Natale. L’entusiasmo per l’esperienza e la tradizionale
accoglienza delle famiglie turche hanno permesso ai ragazzi di superare
agevolmente le fatiche del lungo viaggio per raggiungere Izmir, dove sono stati
ricevuti dai loro compagni coetanei che avevano imparato a conoscere nelle
settimane precedenti attraverso una fitta corrispondenza di messaggi.

Nella mattina del primo giorno di attività,
il team turco, coordinato dal professore di inglese Cem Göner, ha organizzato
una cerimonia di benvenuto in cui tutti gli studenti hanno presentato il
proprio Paese e la scuola partecipante, seguita da una visita guidata degli
ambienti scolastici. Due seminari importanti hanno marcato la seconda e la
terza giornata, aventi come relatori gli esperti della ONG “Izmir Metropolitan
Municipality” che hanno esposto i traguardi raggiunti dalla comunità del
distretto di Izmir negli ultimi anni, in ambito di sostenibilità ambientale,
sensibilizzazione e rispetto della natura. Le relazioni si sono accompagnate ad
attività pratiche come la pulizia di una piccola area all’interno dell’Izmir
City Forest, il più grande parco cittadino della città, dove il gruppo si è
recato il martedì. Il giorno seguente, i rifiuti raccolti, dai bicchieri di
plastica alle bottiglie fino alle lattine, sono stati riutilizzati in maniera
creativa, realizzando delle piccole opere “artistiche” in grado di veicolare i
numerosi obiettivi del progetto anche attraverso un impatto visivo e tattile.

Assolutamente rilevante è stato il lato
storico-culturale: la visita alla casa dove Maria Vergine, madre di Gesù
Cristo, trascorse gli ultimi anni della sua vita, dimostra ancora una volta il
ruolo della Turchia come porta tra oriente e occidente, un Paese a maggioranza
musulmana ma dove vige un grande rispetto per le numerose comunità ortodosse,
cattoliche ed ebraiche presenti. Particolarmente affascinante si è rivelata
agli occhi degli studenti la passeggiata tra le antiche vestigia di Efeso, una
della città più importanti dell’antichità, e i cui resti, la facciata della
magnifica biblioteca, l’agorà, l’odeon e il teatro, fanno rivivere ai
visitatori i fasti perduti di monumenti risalenti a oltre duemila anni fa.

Non sono stati trascurati i momenti di
socializzazione e di condivisione, soprattutto durante il giro in battello,
dove i ragazzi turchi hanno mostrato ai loro amici italiani, rumeni, croati,
francesi e portoghesi, i balli e i canti tipici del loro territorio. Ha chiuso
la settimana di attività la visita al “Wildlife Park” di Izmir, un grande parco
che accoglie numerose specie di piante ed animali.
Rispetto e curiosità verso le altre culture,
impegno, spirito di adattamento, educazione e voglia di imparare sono valori
fondamentali di ogni studente partecipante ad un progetto Erasmus e i sei
alunni dell’Archimede, partiti alla volta di Izmir, hanno dimostrato di
possederli durante tutto il loro soggiorno. Grazie all’attenta organizzazione
dei partner turchi, alla viva partecipazione di tutti gli studenti, italiani e
stranieri, alla supervisione dei docenti accompagnatori, la mobilità turca si è
rivelata assolutamente proficua e fondamentale per il prosieguo del progetto
che continuerà il prossimo anno scolastico nelle altre città europee coinvolte.
prof. Marco
Di Natale