Non c’è campo
La prima puntata della dodicesima edizione di Ring, andata
in onda il 09/11/2017, condotta da Chiara Scucces e Gianni Nicita, ha avuto
come tema la sempre più evidente centralità dei Social Network nella vita di
ognuno di noi, sia nell’ambito lavorativo che in quello ricreativo. Ospiti
della serata, oltre ai nostri studenti Giuseppe A. ed Antonio A. e alla
prof.ssa Claudia Vindigni, sono stati la psicologa Vania Blanco in qualità di
esperta, Gigi Biazzo, sostenitore della comunicazione reale e interpersonale e
Davide Renato, sostenitore della comunicazione virtuale.
Dal dibattito è emerso
che gli italiani di tutte le età sono sempre più connessi al Web e usano
principalmente due App: Facebook e Whatsapp. Ultimamente i giovani sono
collegati anche attraverso Instagram, un app oramai diffusa quasi quanto
Facebook.
Sempre più spesso rapporti virtuali e reali si intrecciano
indissolubilmente a tal punto che essendo online, siamo disconnessi dalla
realtà che ci circonda. Insomma, sembrerebbe che se da un lato i social
avvicinano e rendono possibile la comunicazione a distanza, dall’altro allontanano
chi è vicino; da un lato permettono la comunicazione in tempo reale; dall’altro
creano dipendenza e alimentano le moderne psicopatologie, inoltre se la
facilità di utilizzo può essere considerata un grande vantaggio, è pur vero che
essa nasconde tante insidie, quali la diffusione di false informazioni o la
perdita della privacy. La scarsa o poco approfondita conoscenza di Internet da
parte dei ragazzi più giovani ancora oggi costituisce un grosso problema. Ciò
che pochi sanno è che ogni cosa condivisa attraverso i social, rimane sul Web.
Ad oggi, purtroppo, i più piccoli nascono con la tecnologia attorno, ma
bisognerebbe anche tornare al divertimento di una volta, ai giochi come il
nascondino e togliere dalle mani ai minori dei 10/12 anni ciò che li porta al
mondo surreale; ma, come sostiene Davide Renato, i social ormai fanno parte
della nostra quotidianità. Essi sono utilizzati in tutti i settori della vita
sociale, da quello ludico a quello professionale, dalla propaganda elettorale a
quella economica, dalla funzione culturale alo semplice intrattenimento;
tuttavia rimane ancora molto forte il livello di analfabetismo funzionale, che
rischia di diventare un fattore di esclusione in un mondo dominato dall’uso dei
social.
Vicari Josephine