lunedì 27 novembre 2017

L’istituto Archimede in onda sul Ring per discutere dei Social.

Non c’è campo

La prima puntata della dodicesima edizione di Ring, andata in onda il 09/11/2017, condotta da Chiara Scucces e Gianni Nicita, ha avuto come tema la sempre più evidente centralità dei Social Network nella vita di ognuno di noi, sia nell’ambito lavorativo che in quello ricreativo. Ospiti della serata, oltre ai nostri studenti Giuseppe A. ed Antonio A. e alla prof.ssa Claudia Vindigni, sono stati la psicologa Vania Blanco in qualità di esperta, Gigi Biazzo, sostenitore della comunicazione reale e interpersonale e Davide Renato, sostenitore della comunicazione virtuale.
Dal dibattito è emerso che gli italiani di tutte le età sono sempre più connessi al Web e usano principalmente due App: Facebook e Whatsapp. Ultimamente i giovani sono collegati anche attraverso Instagram, un app oramai diffusa quasi quanto Facebook.
Sempre più spesso rapporti virtuali e reali si intrecciano indissolubilmente a tal punto che essendo online, siamo disconnessi dalla realtà che ci circonda. Insomma, sembrerebbe che se da un lato i social avvicinano e rendono possibile la comunicazione a distanza, dall’altro allontanano chi è vicino; da un lato permettono la comunicazione in tempo reale; dall’altro creano dipendenza e alimentano le moderne psicopatologie, inoltre se la facilità di utilizzo può essere considerata un grande vantaggio, è pur vero che essa nasconde tante insidie, quali la diffusione di false informazioni o la perdita della privacy. La scarsa o poco approfondita conoscenza di Internet da parte dei ragazzi più giovani ancora oggi costituisce un grosso problema. Ciò che pochi sanno è che ogni cosa condivisa attraverso i social, rimane sul Web. Ad oggi, purtroppo, i più piccoli nascono con la tecnologia attorno, ma bisognerebbe anche tornare al divertimento di una volta, ai giochi come il nascondino e togliere dalle mani ai minori dei 10/12 anni ciò che li porta al mondo surreale; ma, come sostiene Davide Renato, i social ormai fanno parte della nostra quotidianità. Essi sono utilizzati in tutti i settori della vita sociale, da quello ludico a quello professionale, dalla propaganda elettorale a quella economica, dalla funzione culturale alo semplice intrattenimento; tuttavia rimane ancora molto forte il livello di analfabetismo funzionale, che rischia di diventare un fattore di esclusione in un mondo dominato dall’uso dei social.


Vicari Josephine