Competenze
linguistiche e sviluppo sostenibile
Da qualche anno a questa parte la
nostra scuola ha aderito al seminario europeo che si svolge
annualmente presso l’accademia europea di Otzhenausen, nel
Nonnweiler, in Germania. I partecipanti quest’anno siamo stati 14 ragazzi delle classi quarte e quinte:
Samuele Firera, Chiara Sammito,
Alessia Maltese, Claudia Caschetto, Leonardo Cappello, Daniele
Firera, Samuele Sammito, Giorgio Petriglieri, Alessandro Zapparata,
Leonardo Rizza, Lorenzo Ciccazzo, Simone Calabrese, Alessia Giannì e Simone Santacroce accompagnati dalla prof.ssa Pala e dal prof.
Cavallo. Il seminario si è tenuto dal 23 febbraio al 2 marzo ed ha
coinvolto altre 3 scuole provenienti rispettivamente dalla Romania,
dalla Finlandia e dalla Germania.
Di volta in volta il tema che viene
affrontato durante il progetto cambia. Quest’anno al centro del
progetto è stato lo sviluppo sostenibile e ciò che possiamo fare
per combattere il cambiamento climatico, tematica di grande attualità
in questo periodo. All’arrivo io e gli altri studenti siamo stati
accolti con calore e subito dopo ci hanno permesso di sistemarci
nelle camere. Successivamente ha avuto luogo la presentazione di
tutti gli studenti che è stata seguita da cena tipica e balli della
tradizione, che ci hanno permesso di fare una prima conoscenza. Il
giorno dopo hanno avuto inizio la serie di incontri previsti dal
programma del seminario, con la presenza anche di “special guest”
tra cui un’importante archeologo della zona. Il resto dei giorni
abbiamo avuto modo di trascorrerli alternando incontri del seminario
e giochi di conoscenza svolti con l’obbiettivo di favorire la
comunicazione interculturale, altro importante obbiettivo che è
stato sviluppato all’interno del seminario, oltre allo sviluppo
sostenibile. Oltre ai giochi di conoscenza sono state fatte anche
attività e giochi, riguardanti sempre gli argomenti del seminario,
che prevedevano la divisione in gruppi di ragazzi provenienti da
paesi diversi. La più significativa e che sicuramente ci è piaciuta
particolarmente tra le attività proposte è stata svolta durante gli
ultimi due giorni e consisteva nella simulazione di una conferenza
delle Nazioni Unite. Divisi in gruppi interculturali ogni gruppo
rappresentava o un paese tra quelli prescelti o un’associazione,
con lo scopo di aiutare le nazioni nel trovare un accordo; era
possibile anche rappresentare altri professionisti come scienziati o
giornalisti. Tutti gli studenti siamo stati forniti di materiali in
modo tale da poter conoscere la situazione politica, economica e
sociale del nostro paese o dell’associazione che avremmo
rappresentato. Lo scopo di questa attività era di certo far in modo
di utilizzare praticamente le metodologie di negoziazione che erano
state spiegate e di cui si era parlato nei giorni precedenti, e per
immergerci anche all’interno del sistema di lavoro adatto per la
risoluzione di questi problemi. La sera tutti noi
studenti eravamo liberi di poter stare in sala ricreativa per poter
ballare, giocare o comunque scambiare due chiacchiere e socializzare
tra di noi. Nel corso della settimana abbiamo anche avuto modo di
fare due gite fuoriporta: a Bonn e a Mezt. Giorno 25 febbraio siamo
andati a Mezt , in Francia, dove si è tenuto un incontro col sindaco
della città che ha spiegato il brillante percorso di sostenibilità
che la propria città sta attuando! Dopo siamo stati liberi di
passeggiare per le bellissime vie della città. Invece giorno 28
febbraio siamo stati a Bonn, città conosciutissima poiché città
natale di Beethoven ed anche ex capitale tedesca. Lì, dopo aver
assistito ad un incontro con uno dei rappresentanti della Nazioni
Unite, abbiamo esplorato la bellissima città e i suoi posti più
famosi e visitato l’ex parlamento tedesco.
È stata sicuramente
un’esperienza particolare che probabilmente non avremmo avuto modo
di fare senza l’impegno e il concreto attivismo della nostra
scuola, perciò ci sentiamo di dire grazie per questa importante
opportunità che, oltre ad essere stata utile per il potenziamento
della lingua inglese, ci ha permesso di interagire con giovani
come noi di altri paesi ed altre etnie e a renderci tutti un po’
più uniti e cittadini del mondo e, ovviamente, d’Europa.
Samuele Firera 4 GR