martedì 19 marzo 2019

Otzenaushen 2019

Competenze linguistiche e sviluppo sostenibile

Da qualche anno a questa parte la nostra scuola ha aderito al seminario europeo che si svolge annualmente presso l’accademia europea di Otzhenausen, nel Nonnweiler, in Germania. I partecipanti quest’anno siamo stati 14 ragazzi delle classi quarte e quinte:
Samuele Firera, Chiara Sammito, Alessia Maltese, Claudia Caschetto,  Leonardo Cappello, Daniele Firera,  Samuele Sammito, Giorgio Petriglieri, Alessandro Zapparata, Leonardo Rizza, Lorenzo Ciccazzo, Simone Calabrese, Alessia Giannì e Simone Santacroce accompagnati dalla prof.ssa Pala e dal prof. Cavallo. Il seminario si è tenuto dal 23 febbraio al 2 marzo ed ha coinvolto altre 3 scuole provenienti rispettivamente dalla Romania, dalla Finlandia e dalla Germania.
Di volta in volta il tema che viene affrontato durante il progetto cambia. Quest’anno al centro del progetto è stato lo sviluppo sostenibile e ciò che possiamo fare per combattere il cambiamento climatico, tematica di grande attualità in questo periodo. All’arrivo io e gli altri studenti siamo stati accolti con calore e subito dopo ci hanno permesso di sistemarci nelle camere. Successivamente ha avuto luogo la presentazione di tutti gli studenti che è stata seguita da cena tipica e balli della tradizione, che ci hanno permesso di fare una prima conoscenza. Il giorno dopo hanno avuto inizio la serie di incontri previsti dal programma del seminario, con la presenza anche di “special guest” tra cui un’importante archeologo della zona. Il resto dei giorni abbiamo avuto modo di trascorrerli alternando incontri del seminario e giochi di conoscenza svolti con l’obbiettivo di favorire la comunicazione interculturale, altro importante obbiettivo che è stato sviluppato all’interno del seminario, oltre allo sviluppo sostenibile. Oltre ai giochi di conoscenza sono state fatte anche attività e giochi, riguardanti sempre gli argomenti del seminario, che prevedevano la divisione in gruppi di ragazzi provenienti da paesi diversi. La più significativa e che sicuramente ci è piaciuta particolarmente tra le attività proposte è stata svolta durante gli ultimi due giorni e consisteva nella simulazione di una conferenza delle Nazioni Unite. Divisi in gruppi interculturali ogni gruppo rappresentava o un paese tra quelli prescelti o un’associazione, con lo scopo di aiutare le nazioni nel trovare un accordo; era possibile anche rappresentare altri professionisti come scienziati o giornalisti. Tutti gli studenti siamo stati forniti di materiali in modo tale da poter conoscere la situazione politica, economica e sociale del nostro paese o dell’associazione che avremmo rappresentato. Lo scopo di questa attività era di certo far in modo di utilizzare praticamente le metodologie di negoziazione che erano state spiegate e di cui si era parlato nei giorni precedenti, e per immergerci anche all’interno del sistema di lavoro adatto per la risoluzione di questi problemi. La sera tutti noi studenti eravamo liberi di poter stare in sala ricreativa per poter ballare, giocare o comunque scambiare due chiacchiere e socializzare tra di noi. Nel corso della settimana abbiamo anche avuto modo di fare due gite fuoriporta: a Bonn e a Mezt. Giorno 25 febbraio siamo andati a Mezt , in Francia, dove si è tenuto un incontro col sindaco della città che ha spiegato il brillante percorso di sostenibilità che la propria città sta attuando! Dopo siamo stati liberi di passeggiare per le bellissime vie della città. Invece giorno 28 febbraio siamo stati a Bonn, città conosciutissima poiché città natale di Beethoven ed anche ex capitale tedesca. Lì, dopo aver assistito ad un incontro con uno dei rappresentanti della Nazioni Unite, abbiamo esplorato la bellissima città e i suoi posti più famosi e visitato l’ex parlamento tedesco. 
È stata sicuramente un’esperienza particolare che probabilmente non avremmo avuto modo di fare senza l’impegno e il concreto attivismo della nostra scuola, perciò ci sentiamo di dire grazie per questa importante opportunità che, oltre ad essere stata utile per il potenziamento della lingua inglese, ci ha permesso di interagire con giovani come noi di altri paesi ed altre etnie e a renderci tutti un po’ più uniti e cittadini del mondo e, ovviamente, d’Europa.


Samuele Firera 4 GR