martedì 10 dicembre 2019

Violenza sulle donne. Diciamo basta!

Solo un piccolo uomo usa la violenza contro una donna per sentirsi grande


Immagine tratta dal web
Come noi tutti sappiamo il 25 novembre è la giornata internazionale di sensibilizzazione contro la violenza sulle donne.
La situazione però quest’anno non è di certo migliorata rispetto agli anni precedenti, infatti come ci dicono i dati Istat nel 2019 sono state registrate 88 vittime al giorno solo in Italia. Questo è un dato allarmante, ma d’altra parte non è possibile che l’uomo cambi mentalità da un giorno all’altro. Il 25 novembre dovrebbe essere una giornata per ricordare tutte le vittime di femminicidio e di violenza subita da uomini che non possono essere chiamati uomini, ma dovrebbe essere anche una giornata per riflettere. Per violenza non si intende soltanto quella fisica, infatti capita spesso anche che una ragazza venga insultata per via del suo aspetto fisico, capita che il suo ragazzo o suo marito la faccia sentire inutile o addirittura la obblighi a non parlare con nessuno. Ogni comportamento di un uomo che non tiene conto della volontà di una donna, che ha diritto a dire si o no come ogni essere umano è di per se violenza. In molti casi la donna non riesce a vedere la realtà, credendo che l’uomo si comporti così perché è innamorato. Questo non ha nulla a che fare con l’amore, anzi, se già si inizia a capire che qualcosa nel rapporto non sta andando per il verso giusto, bisogna avere il coraggio di prendere le distanze. Non è un uomo colui che vi da un pugno e poi vi porta le rose, non lo è chi si lamenta di voi e vi insulta, non lo è chi ti obbliga a fare ciò che vuole e quando lo vuole, ma soprattutto non lo è chi non vi rispetta come essere umano. Un uomo è ben altro ricordatelo! Egli è colui che mette al primo posto il rispetto reciproco e la libertà, che ci deve assolutamente essere in un rapporto. I fiori e tutti quei beni materiali vengono dopo. Le fondamenta sono altre, ovvero quei diritti che hanno sia l’uomo che la donna senza alcun tipo di distinzione, perché siamo tutti esseri umani. Quindi, cerchiamo di vivere il 25 novembre guardando al futuro, perché la donna che subisce violenza potrebbe essere tua nonna, tua madre o tua sorella e ricordiamoci sempre che le donne hanno moltissimi pregi, non mi basterebbe un articolo per elencarli, tuttavia possiedono soltanto un difetto: molte volte si dimenticano di quanto valgano realmente.

Matteo Puleo – classe 4CA1