Stop ai conflitti!
L’omicidio di Qasem
Soleimani, il generale iraniano considerato la seconda persona più importante
dell’Iraq, ha rischiato di far esplodere la “terza guerra mondiale”. Una mossa
che poteva suonare come una dichiarazione di guerra in Medio Oriente è quella che
il presidente americano Donald Trump ha compiuto il 3 Gennaio, ordinando
l'uccisione del comandante generale dei corpi di élite delle Guardie rivoluzionarie iraniane Qasem Soleimani. Ci viene da pensare ai famosi “corsi e ricorsi storici” di Giambattista Vico. Pur con delle differenze, con l’omicidio di Soleimani si ripresenta la stessa situazione che si ebbe quando l’uccisione dell’arciduca Francesco Ferdinando portò alla “Grande Guerra” nel 1914. Alla base dell’omicidio c’è tutta la questione economica che potrebbe scatenare non tanto un conflitto a fuoco con eserciti schierati su più fronti, ma uno scontro nel quale si potrebbe annientare in un solo colpo un’intera nazione, soltanto attraverso lo schermo di un computer. Trump si è così giustificato con il mondo: “Il suo regno del terrore è finito. Soleimani stava pianificando attacchi contro diplomatici e militari americani. Lo abbiamo preso ed eliminato”. Questo gesto non è stato utile ad evitare gli attacchi contro gli americani che anzi sono aumentati; gli iracheni vogliono vendicarsi per la morte del loro grande capo, scombussolando l’equilibrio delle Nazioni Europee e non.
l'uccisione del comandante generale dei corpi di élite delle Guardie rivoluzionarie iraniane Qasem Soleimani. Ci viene da pensare ai famosi “corsi e ricorsi storici” di Giambattista Vico. Pur con delle differenze, con l’omicidio di Soleimani si ripresenta la stessa situazione che si ebbe quando l’uccisione dell’arciduca Francesco Ferdinando portò alla “Grande Guerra” nel 1914. Alla base dell’omicidio c’è tutta la questione economica che potrebbe scatenare non tanto un conflitto a fuoco con eserciti schierati su più fronti, ma uno scontro nel quale si potrebbe annientare in un solo colpo un’intera nazione, soltanto attraverso lo schermo di un computer. Trump si è così giustificato con il mondo: “Il suo regno del terrore è finito. Soleimani stava pianificando attacchi contro diplomatici e militari americani. Lo abbiamo preso ed eliminato”. Questo gesto non è stato utile ad evitare gli attacchi contro gli americani che anzi sono aumentati; gli iracheni vogliono vendicarsi per la morte del loro grande capo, scombussolando l’equilibrio delle Nazioni Europee e non.