Dov’è la Giustizia per Alessio e Simone?
Alessio
e Simone erano due cuginetti di Vittoria che l’11 Luglio del 2019 sono stati
uccisi venendo travolti da un Suv, si trattava di una Jeep Renegade, che andava
ad alta velocità, che li ha travolti mentre erano sullo scalino, seduti davanti
la loro porta di casa a giocare. Dopo essere stati travolti uno dei due ragazzi
è morto sul colpo, mentre l’altro che versava in condizioni gravi è stato portato
di corsa con l’elisoccorso al policlinico di Messina, dove dopo aver subito
cinque ore di intervento sfortunatamente non ce l’ha fatta. Questi due ragazzi
erano innocenti e avevano una vita intera davanti e invece le loro vite sono
state strappate loro come nulla fosse, lasciando un dolore indescrivibile alle
famiglie di questi due poveri ragazzi. Alla guida del veicolo che correva ad
alta velocità si trovava un uomo di nome Saro Greco, figlio di un boss mafioso,
ubriaco e sotto effetto di droghe, insieme ad altri tre uomini, che dopo l’accaduto
sono scappati dandosela a gambe levate. Oggi i genitori distrutti dal dolore chiedono
giustizia per i loro figli e chiedono aiuto, poiché l’assassino dei due
cuginetti ha richiesto il “Rito Abbreviato”, un procedimento speciale con il
quale si può ottenere uno sconto di pena, e grazie ad esso se la caverebbe con
solo pochi anni di carcere nonostante le varie accuse. Allora io mi chiedo
dov’è la Giustizia? Se la Giustizia permette ad un figlio di un boss mafioso
con numerosi reati tra cui duplice omicidio stradale, guida in stato di
ebbrezza, guida sotto effetto di sostanza stupefacenti, e altri reati… di
cavarsela con poco, allora questa non si chiama Giustizia e dico che se la pena
viene ridotta, questi ragazzi non avranno mai Giustizia. Per fortuna ci sono
persone che lottano e si impegnano nel ricordare questi due ragazzi, come il giornalista
Paolo Borrometi che l’11 di ogni mese pubblica la foto di Alessio e Simone fino
al giorno in cui non avranno Giustizia, per non dimenticare queste due povere
vittime strappate ai loro genitori. È molto ammirevole che oggi esistano
persone che non restano indifferenti davanti a questi fatti di Ingiustizia
vergognosi, come Paolo Borrometi che mette a rischio la propria vita lottando
contro gli atti mafiosi che sono presenti oggi nella nostra società, con le sue
numerosissime Inchieste e non fermandosi davanti a nessun ostacolo, affrontandolo
sempre a testa alta, mantenendo vivo il ricordo di tutte le persone che sono
vittime della mafia. In attesa, magari, un giorno di una possibile intervista.
Nel frattempo non dimentichiamo quello che è successo l’11 Luglio del 2019
perché dimenticare equivale ad ignorare. Speriamo che Alessio e Simone possano
un giorno avere Giustizia, nel frattempo vorrei che i genitori di questi due
angeli sapessero che io sono accanto a loro e spero che un giorno possano
riacquistare il sorriso sui loro volti.
Andrea Azzarelli –
classe IV CA1