Nella
tarda serata del 4 marzo u.s., con apposito DPCM, il Governo ha disposto la
sospensione delle attività didattiche in tutte le scuole, per il periodo dal 5
marzo al 3 aprile, per far fronte all’emergenza determinata dal diffondersi del
Coronavirus.
Improvvisamente,
da un giorno all’altro, tutte le scuole si sono trovate a fronteggiare una
situazione che non si era mai verificata prima, nemmeno in tempo di guerra.
Quella
sera, con quel provvedimento, è stato improvvisamente interrotto il nostro
“normale” modo di fare didattica, quello a cui tutti (docenti, alunni,
genitori, personale ATA) eravamo da sempre abituati; lo stesso provvedimento ha
disposto che, per il periodo indicato, le attività didattiche si sarebbero
svolte “a distanza”, affidando al Dirigente scolastico l’organizzazione di tali
attività. A complicare il tutto, si aggiungevano anche le ulteriori limitazioni
poste dallo stesso provvedimento agli spostamenti delle persone, il divieto di
assembramenti nei luoghi pubblici, ecc.
Di
fronte a tale nuova, improvvisa situazione non ci siamo persi d’animo.
All’Archimede
non siamo abituati a piangerci addosso o a contare su altri per risolvere i
nostri problemi!
Dopo
due giorni abbiamo realizzato un incontro in video conferenza con tutti i
docenti della scuola per concordare le prime linee generali di come avremmo
dovuto muoverci per continuare a svolgere il nostro lavoro a distanza.
L’Archimede si è sempre distinto nel panorama provinciale per la sua forte
vocazione all’innovazione e all’uso delle TIC nella didattica: siamo infatti
l’unico Istituto in provincia, e tra i pochissimi in Sicilia, a fornire
gratuitamente ai nostri alunni del biennio libri in formato digitale, da fruire
su tablet, IPad o smartphone, favorendo concretamente l’utilizzo della
tecnologia nella didattica quotidiana. Tutto questo ci ha consentito, una volta
messe a punto le prime indicazioni generali, già dalla settimana successiva, di
partire con le lezioni a distanza con la creazione delle aule virtuali.
Sfruttando
a pieno le enormi potenzialità fornite dalla tecnologia, ogni giorno, i nostri
alunni svolgono le lezioni a distanza in tutte le discipline e riusciamo, in
questo modo, a garantire per intero il loro diritto allo studio. In questo
periodo realizziamo in video conferenza tutte quelle riunioni collegiali
(consigli di classe, riunioni di Dipartimenti, incontri di staff) che si
rendono necessarie per monitorare l’andamento delle attività didattiche e
risolvere le inevitabili criticità che via via emergono.
Tutto
questo, però, non sarebbe stato possibile senza lo straordinario impegno e
spirito di servizio messo in campo da tutti i docenti dell’Istituto, anche da
quelli che, per forma mentis, erano meno “avvezzi” all’uso di strumenti
tecnologici. Tutti i docenti, andando ben al di là del loro orario di servizio,
lavorando anche nel fine settimana, stanno continuando a mantenere aperto e
vivo il rapporto educativo con i loro alunni, non lasciandoli mai soli in
questi momenti difficili che stiamo vivendo.
Sono
fiero dei miei docenti e sono fiero dei miei alunni, che tutte le mattine si
fanno trovare a casa davanti ai loro pc per seguire le lezioni dei loro
insegnanti; la partecipazione degli alunni alle lezioni a distanza raggiunge
percentuali che superano l’80% e, in alcune classi, raggiunge anche il 100%.
E’
ovvio che ci sono ancora delle difficoltà e dei problemi da risolvere.
La
difficoltà maggiore è data dal fatto che non tutti gli alunni dispongono a casa
di un dispositivo con cui collegarsi per seguire le lezioni. Ma fin dal primo
momento, tra gli obiettivi che ci siamo posti come scuola, c’è stato quello di
non lasciare indietro nessuno, di continuare a essere una scuola inclusiva,
anche in una situazione straordinaria come questa.
Per
raggiungere questo obiettivo, l’Istituto ha messo subito a disposizione degli
alunni, che ne hanno fatto richiesta, le proprie risorse: abbiamo già
distribuito in comodato d’uso gratuito circa 20 tablet agli alunni per
consentire loro di seguire le lezioni a distanza e altri ne distribuiremo nei
prossimi giorni; sappiamo, però, che questo non basterà e che la richiesta sarà
certamente superiore alle attuali disponibilità della scuola. Pertanto, è mia
intenzione, nei prossimi giorni, incrementare le dotazioni tecnologiche della
scuola da mettere a disposizione degli alunni e delle famiglie, utilizzando i
fondi disponibili nel bilancio della scuola e gli eventuali ulteriori
finanziamenti che dovessero pervenire dal Ministero o dalla Regione Sicilia,
per poter dare al maggior numero possibile di alunni l’opportunità di seguire
le lezioni da casa.
In questa situazione straordinaria che stiamo
affrontando abbiamo riscoperto tutti insieme, docenti, alunni, genitori e
personale ATA, il vero significato dell’espressione “comunità educante”: un
insieme di persone, con ruoli e compiti diversi, uniti dal comune intento di
rendere concreto quel diritto allo studio sancito dalla nostra Costituzione.
A
questo proposito, voglio rivolgere un ringraziamento particolare al nostro DSGA
e a tutto il Personale Ata che, come sempre, non stanno facendo mancare, in
questo momento, il loro apporto prezioso e insostituibile nello svolgimento
della vita scolastica: tutti gli Assistenti amministrativi stanno continuando a
svolgere il loro lavoro da casa, in modalità smart working, gli Assistenti
tecnici forniscono il loro aiuto per trovare e mettere a punto le soluzioni
tecniche per rendere possibile tutto ciò, i Collaboratori scolastici
garantiscono l’apertura della scuola quando si presentano esigenze indifferibili
ed urgenti.
L’esperienza
che stiamo vivendo in questi giorni ci dimostra, al di là di certe sterili e
inopportune polemiche, che la scuola è dei docenti e degli alunni e delle
famiglie e non di chi è capace solo di lanciare minacce, diffide e vuoti proclami,
invocando norme che non possono trovare applicazione in una situazione così
straordinaria che non ha precedenti nel nostro Paese, anziché cercare di
fornire il proprio contributo serio e responsabile.
Ma
la didattica a distanza non è la stessa cosa della didattica in presenza.
Nessuna
lezione realizzata attraverso lo schermo di un computer potrà mai sostituire il
rapporto umano che si crea in presenza fra docenti e alunni e fra gli stessi
alunni nelle classi, nei corridoi della scuola e in tutti i momenti della vita
di una scuola. Tuttavia, questa tipologia di didattica non si sta configurando
come un semplice surrogato, ma sta comunque assumendo il carattere di una
relazione che, sebbene a distanza, consente di veicolare ugualmente conoscenze,
ma soprattutto consente ai docenti di essere vicini ai loro alunni e di
supportarli dal punto di vista emotivo e psicologico.
In
questi giorni, per lo svolgimento di alcune attività indifferibili ed urgenti,
mi è capitato di essere presente a scuola: vedere le aule e i corridoi vuoti,
sentire il silenzio assordante della mancanza dei miei alunni e dei miei
docenti, mi mette addosso una tristezza infinita!
Ci
mancano i nostri alunni, con i loro pregi e i loro difetti, con la loro
esuberanza e la loro voglia di vivere e, ne sono certo, noi manchiamo a loro.
Sono
sicuro che tutto questo avrà fine e che costituirà un’esperienza che ci farà
apprezzare ancor di più l’importanza dello stare insieme e renderà più solido e
consapevole il legame della nostra comunità scolastica.
“E
quindi uscimmo a riveder le stelle” (Inferno XXXIV, 139)
Il Dirigente scolastico
Prof. Balistrieri Rosolino