Le pandemie nella Storia
La nostra storia ci racconta numerose epidemie
più o men gravi che hanno portato alla morte di centinaia di milioni di uomini.
Una delle peggiori nell’antichità fu la peste di Giustiniano che colpì
l’impero Bizantino causando una diminuzione demografica tra le più devastanti
della storia.
In Europa una delle peggiori dell’epoca medievale fu la Peste nera (metà del 1300) che durò per circa 5 anni riducendo al popolazione dell’epoca ad un terzo, la peste fu portata dai topi e
si diffuse rapidamente a causa della
scarsa igiene in cui si viveva. Tutt’ora si accertano dei casi in tutto il
mondo. Già in quell’epoca furono adottate misure restrittive per cercare di
limitare la diffusione.In Europa una delle peggiori dell’epoca medievale fu la Peste nera (metà del 1300) che durò per circa 5 anni riducendo al popolazione dell’epoca ad un terzo, la peste fu portata dai topi e
Dell’epoca moderna ricordiamo tra le più
importanti malattie quella prodotta da un virus letale che si può trasmettere
solo attraverso liquidi biologici: l’AIDS, che ha colpito ogni parte del
mondo anche se con percentuali diverse. Per l’AIDS non esiste nessun vaccino ma
è possibile prevenirlo adottando comportamenti corretti; allo stesso modo è
possibile contenere un’altra malattia virale che in passato ha causato
innumerevoli morti, ovvero la Sifilide. Una delle più gravi pandemie del
xx secolo è stata la Spagnola, un’influenza che colpì soprattutto i
giovani e che causò 50 milioni di morti.
Anche il Colera ha causato milioni di morti e ancora oggi il batterio non è stato eliminato del tutto dall’ambiente soprattutto dove le condizioni igienico-sanitarie scarseggiano. Tra le altre epidemie ricordiamo anche la Malaria che è la seconda malattia infettiva dopo la Tubercolosi.
Anche il Colera ha causato milioni di morti e ancora oggi il batterio non è stato eliminato del tutto dall’ambiente soprattutto dove le condizioni igienico-sanitarie scarseggiano. Tra le altre epidemie ricordiamo anche la Malaria che è la seconda malattia infettiva dopo la Tubercolosi.
Oggi siamo nel 2020 e nonostante nella maggior
parte del pianeta si vive in condizioni igienico-sanitarie sicuramente migliori
rispetto al passato e le tecnologie applicate alla medicina ci aiutano a
prevenire o quanto meno a trovare presto cure a diversi tipi di malattie, ci
ritroviamo da qualche mese a questa parte a vivere una nuova pandemia a livello
mondiale: il covid-19 o comunemente conosciuto come corona virus. E’
una malattia infettiva causata da un virus che non è mai stato riscontrato
prima negli esseri umani. Questo virus si manifesta inizialmente come una
banale influenza con tosse e febbre, ma può evolvere in una vera e propria
malattia respiratoria come la polmonite, portando nei casi più gravi fino alla
morte. La malattia ha cominciato a diffondersi lo scorso novembre in Cina nella
provincia di Wuhan e velocemente ha provocato centinaia di vittime. Il Governo
cinese ha dunque tempestivamente attivato delle particolari misure di
restrizione. Dato che il corona virus si diffonde tramite contatto con una
persona infetta che tossisce o starnutisce o anche tramite goccioline di saliva,
tutti in Cina hanno cominciato a munirsi di mascherine protettive,
successivamente sono stati ridotti gli spostamenti e il traffico dei turisti
per cercare di contenere la diffusione.
Le altre nazioni però in un primo periodo hanno presso sotto gamba questa
situazione, tant’è vero che in poche settimane ci sono stati i primi contagi in
altri paesi, quali la Corea per prima e subito dopo anche nel nostro paese, in
particolare il primo focolaio si è avuto in provincia di Milano e si è
allargato in tutta la Lombardia in pochissimi giorni. Il nostro Governo ha
subito provveduto a emanare decreti restrittivi per salvaguardare la
popolazione. Purtroppo la gente non ha dato la giusta importanza a queste
normative e, come abbiamo potuto vedere dai telegiornali, ci sono state delle
vere e proprie migrazioni di persone dal Nord al Sud che hanno provocato
l’espansione del virus in tutt’Italia. A questo punto sono stati diffusi altri
decreti, seguiti da forti restrizioni che hanno portato alla chiusura delle
scuole di ogni ordine e grado, hanno limitato gli spostamenti e la chiusura di
attività non necessarie solo in alcune regioni e dopo pochi giorni questa
restrizione è stata rivolta a tutte le regioni d’Italia fino al punto che non è
più possibile spostarsi da un comune all’altro se non per motivi validi e
comprovati. Adesso sembra di vivere in un'altra realtà dove non puoi stare a
meno di 1 metro di distanza da un altro, per uscire è necessario indossare
mascherina e guanti; per fare la spesa può uscire soltanto un membro della
famiglia e davanti ai supermercati si vedono lunghe file per poter entrare. Se
ci si ammala non è possibile andare nemmeno dal dottore; molte famiglie sono
rimaste separate e molte altre in gravi difficoltà economiche perché non è
possibile andare a lavoro. La scuola si è organizzata in brevissimo tempo con
la didattica a distanza al fine di completare l’anno scolastico. Ci ritroviamo
quindi ognuno chiuso nella propria casa continuando le nostre relazioni con i
nostri compagni ed i professori solo tramite webcam.
Quado tutto ciò finirà credo che difficilmente
riusciremo a ritornare alla normalità, alle nostre abitudini, al nostro modo di
rapportarci con gli altri, credo che questo senso di paura di contagio possa
portare a un altro modo di approccio con le persone. Sono convinto quindi che
ci vorrà del tempo per ritornare come prima, ovvero persone calorose ed
accoglienti come siamo noi italiani, ma sono sicuro anche che se mai ci
dovessimo trovare nuovamente in situazioni simili saremo pronti ad accettare e
a mettere in atto tutte le restrizioni che ci verranno chieste.
#iorestoacasa #andràtuttobene #celafaremo
Oddo
Luca - classe III A1