Una riflessione su un sermone di Martin Luther King
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| Immagine tratta dal web |
Siete d’accordo con lui? Io sinceramente non so se esserlo o meno poiché la persona che adesso ti odia, un tempo, era la stessa che diceva di amarti e che non ti avrebbe mai fatto del male. Quando qualcuno inizia a odiarti, è vero anche, non inizia a farlo senza un motivo: hai pur fatto qualcosa, no? Ciò, però, non giustifica il fatto di poterti trattare male anche se, nonostante tu abbia del buono dentro di te, quando qualcuno ti volta le spalle e ti fa del torto, non puoi continuare a guardarlo e a trattarlo nello stesso modo in cui facevi prima.
Qualche anno fa ho conosciuto una persona diventata poi fondamentale per me. Un giorno, però, ho scoperto che mi aveva voltato le spalle, da buona amica, e che aveva detto in giro cose di me assolutamente non vere. Secondo voi, qual è stata la prima cosa che ho fatto seguendo l’istinto? Ho iniziato a trattarla male, così come pensavo che si meritasse.
Dicono che si chiami vendetta. Ma alla fine quale strada ho scelto? Il bene o il male? Nonostante ci stessi male per il fatto accaduto, ho preferito lasciare correre. Questo significava mettere una pietra sopra e continuare la nostra amicizia come se niente fosse? Assolutamente no. L’ho presa da parte, le ho detto quello che pensavo su di lei e ho preso la mia strada. Ho scelto di perdonarla e di amarla pur seguendo strade separate.
Ma arrivata a questo punto: sono o non sono d’accordo con Martin Luther King? Continuo a non saperlo. Dopo che qualcuno ti ha fatto del male, per quanto tu possa essere una brava persona, per quanto tu possa scegliere la strada del bene e dell’amore, non ti convincerai mai del fatto che in quella persona ci possa essere del bene. Crederai solo di ascoltare una frase fatta, così come tutti noi lo pensiamo adesso nei confronti di Putin. Ma chi è Putin? Colui che, con i suoi capricci, sta distruggendo l’intero Stato ucraino e un’intera umanità. Potrai mai credere che una persona così possa avere del bene dentro di sé? Io no, non so tu.
Diletta Civello – Classe 4^ GR1