martedì 31 gennaio 2023

Una scelta può cambiare la vita

 ADMO – Associazione Donatori del Midollo Osseo



Cosa vuol dire donare il midollo osseo?
Sappiamo il vero significato o giudichiamo dalla copertina?
Un incontro importante, che in queste settimane sta coinvolgendo gli alunni di classe quinta, ha fatto luce su questo grande tema.Abbiamo avuto il piacere di incontrare Claudio e Sara, due volontari dell’associazione ADMO, che ci hanno illustrato cosa vuol dire donare il midollo osseo e salvare vite. ADMO infatti è l’associazione che mette in primo piano la salute degli altri, e in particolar modo dei malati di leucemia che, purtroppo, come ci ha spiegato Claudio, è una malattia che non guarda in faccia nessuno, pure coloro che conducono uno stile di vita più che sano. È stato infatti il caso di Claudio, che con la sua storia è riuscito a lasciarci a bocca aperta e con gli occhi lucidi. Lui era infatti quel tipo di uomo con uno stile di vita impeccabile, si allenava, non beveva, non fumava e puntualmente donava il sangue. Un giorno qualunque però, senza alcun preavviso, durante uno dei suoi controlli di routine prima della donazione di sangue gli venne diagnosticata la leucemia, e da lì ebbe inizio il suo percorso. Claudio ci ha raccontato la sua storia mostrandoci un video e da ogni singola foto che scorreva in quel video si leggeva nei suoi occhi una forza soprannaturale, mischiata ad un pizzico di speranza, quella di poter trovare qualcuno compatibile. Per fortuna questo avvenne ed una ragazza di nome Francesca risultò compatibile alla donazione, e se noi abbiamo avuto il piacere di incontrarlo è solo grazie a questa ragazza, che gli ha letteralmente salvato la vita. Toccante anche quello che ci ha raccontato Sara che ha, invece, salvato la vita, donando il midollo osseo, ad un bambino di 9 anni di Lione. Da lì abbiamo capito l’importanza della donazione di midollo osseo, di salvare una vita. Inoltre abbiamo compreso che la donazione non è affatto invasiva e quindi non è nulla di preoccupante, si tratta di un prelievo sanguigno, dal quale poi viene filtrato esclusivamente il midollo osseo, oppure in casi diversi si parla di un piccolo intervento chirurgico durante il quale si estrae il midollo osseo direttamente dalla parte inferiore della schiena. In entrambe i casi nel giro di 8-10 gg le cellule del midollo osseo si rigenerano automaticamente, senza alcun problema, anche perché si è costantemente controllati, prima, durante e dopo il prelievo. Alla fine di questo toccante e riflessivo incontro Claudio e Sara ci hanno chiesto se qualcuno di noi fosse interessato ad iscriversi al registro dei donatori. Alcuni di noi hanno lasciato i loro nomi ed i loro recapiti, e penso che questa scelta sia nata spontaneamente dentro di noi. Noi, nel vedere quel video, abbiamo sentito qualcosa partire da dentro, come la voglia di, quantomeno, provare ad aiutare qualcuno e salvargli la vita, perché quando sentiamo di quei casi in cui la leucemia vince, ci sentiamo male solo ad immaginarlo, mentre invece sapere che noi ci siamo, abbiamo dato il nostro contributo e la nostra disponibilità a provare a salvare qualcuno ci fa sentire meglio, anche se purtroppo la compatibilità di midollo osseo è uno su centomila tra individui non consanguinei, quindi è veramente raro, ma a noi non costa nulla dare la nostra disponibilità. È il senso di solidarietà nell’aiutare gli altri che ci ha spinto a lasciare i nostri dati, per poter diventare potenziali donatori. Quello che mi auguro è che questa mentalità possa diventare sempre più frequente e che quante più persone possibili possano diventare donatori, per cercare di limitare le vittime di questa malattia terribile. Abbiamo voluto raccontare la nostra esperienza perché siamo convinti che spesso un piccolo gesto può salvare tante vite e soprattutto si scopre che chi dona riceve molto più di quello che offre.
 



Sofia Baglieri e Roberta Blanco – Classe 5^ T1