lunedì 12 giugno 2023

Non vasi da riempire ma fuochi da accendere

Ai miei alunni di 5S1



Ricordo, come fosse oggi, il giorno in cui sono entrata per la prima volta nella vostra classe. Quanta emozione! Io che, dopo tanti anni trascorsi alla Scuola media, mi ritrovavo con ragazzi da preparare per la vita.
Non vasi da riempire, ma fuochi da accendere.
Alla fine, poi, di tutte le ansie, i dubbi, le preoccupazioni, legati al mio primo giorno alle Superiori, ricordo questo.
Il grande Plutarco che pronunciò questa frase 2000 anni fa, ha fatto breccia nei vostri sguardi curiosi e, soprattutto, ha solcato il seme (che considero alla base) del mio lavoro e della mia missione.
Eppure, a distanza di tre anni, mi ritrovo ad ammettere una straordinaria verità: il fuoco che da sempre arde in me e che accende le monotone giornate scolastiche di una luce e di un colore sempre nuovi, si è accresciuto, alimentato, paradossalmente, proprio dalla vostra rigidità alle Humanae litterae. Più vi mostravate annoiati e demotivati, più accendevate il bisogno di farvi innamorare, di accendere in ciascuno di voi il fuoco del Sapere, la bellezza della poesia, la profondità della letteratura, il cuore e l’anima di chi ha condiviso la propria vita con ciascuno di noi.
Inconsapevolmente avete rappresentato per me una fantastica sfida, una straordinaria storia d’amore! Di ciascuno e di ciascuna conserverò ricordi fatti di parole, di sguardi, di assenze e di presenze, ma anche di mancanze, di delusioni, di aspettative non sempre attese…
Perché, alla fine, quella che ho vissuto con Voi è stata la più bella storia d’amore che il mio cuore di prof. potesse immaginare.
Anche di questo e di tanto altro vi sono debitrice…
17 bellissimi motivi per essere in debito, 17 ottimi motivi per dirvi GRAZIE!!!    
Alessia: l’idealista che crede ancora nella forza/potenza della parola e nella magia dei sogni.
Vincenzo: il gentiluomo (nel sangue), l’ufficiale (nel cuore)…come nel vecchio film con Richard Gere.
Peppe: il creativo, l’iperattivo, ragazzo di mondo…nel senso che ama girovagare…il prezzemolo dell’Archimede!
Andrea: l’enigmatico, il ragazzo che non chiede mai, dalle inaspettate, misteriose risorse.
Roberta: la critica e l’autocritica, meticolosa e determinata. Ama mettere in discussione tutto e tutti, compresa se stessa. Appartiene ad un altro pianeta: Venere.
Rosario: educato, buono, generoso. Ragazzo d’altri tempi, perfettamente integrato nel suo tempo, l’amico fidato.
Matteo: intelligenza pratica, no perditempo. Il papà della classe, il saggio che guarda avanti. “C’è un problema? Tranquilli, trovo io la soluzione!”
Salvo: il lottatore che non si arrende mai e costruisce, mattone dopo mattone, la sua strada della vita.
Tommaso: il romantico con i piedi per terra, le mani al volante, la testa, spesso, tra le nuvole…
Agnese: l’impegnata, la perfezionista e la stacanovista della classe.
Parlare? Una perdita di tempo, meglio fare! Se proprio vuoi farmi oziare…portami al mare.
Francesco M.: il cavaliere della classe, dallo spirito libero e combattivo. Dai molteplici interessi, ama sperimentare e sperimentarsi.
Giovanni M.: il principe azzurro che ogni ragazza sogna di incontrare. Riesce a trasformare il veleno in medicina, come in tempi di pandemia.
Michele: occhi dolci e rassicuranti. Silenzioso, osservatore…chi va piano, va sano e lontano.
Francesco P.: gran lavoratore, dalle idee chiare e decise. Non teme il sacrificio e se ne fa carico.
Giovanni P.: il ragioniere, preciso e puntuale. Meglio metterlo il puntino sulle i…
Alberto: l’innamorato/ruffiano della prof. Sognatore che conserva intatto lo stupore del fanciullino di Pascoli. Ha una grande qualità: sa copiare bene e non farsi sgamare!
Filippo: il combattente, tenace e perseverante. Un potenziale strizzacervelli, senza precedenti!

Carissimi,
Siate il meglio…
Se non potete essere un pino sulla vetta del monte,
siate un cespuglio nella valle, ma siate il miglior piccolo cespuglio
sulla sponda del ruscello.
Siate un cespuglio se non potete essere un albero.
Se non potete essere una via maestra, siate un sentiero.
Se non potete essere il sole, siate una stella;
non con la mole vincete o fallite.
Siate il meglio di qualunque cosa siate. 
M.L.King

Cercate ardentemente di scoprire
A che cosa siete chiamati,
e poi mettetevi a farlo appassionatamente!
Il mio più sincero augurio è che il mondo possa vedere ciò che ho visto io in Voi.
Buona strada, ragazzi.
Vi voglio bene.

La vostra prof.
Barbara Gregni