Ai miei alunni di 5S1
Ricordo,
come fosse oggi, il giorno in cui sono entrata per la prima volta nella vostra
classe. Quanta emozione! Io che, dopo tanti anni trascorsi alla Scuola media,
mi ritrovavo con ragazzi da preparare per la vita.
Non vasi da
riempire, ma fuochi da accendere.
Il grande
Plutarco che pronunciò questa frase 2000 anni fa, ha fatto breccia nei vostri
sguardi curiosi e, soprattutto, ha solcato il seme (che considero alla base)
del mio lavoro e della mia missione.
Eppure, a
distanza di tre anni, mi ritrovo ad ammettere una straordinaria verità: il
fuoco che da sempre arde in me e che accende le monotone giornate scolastiche
di una luce e di un colore sempre nuovi, si è accresciuto, alimentato,
paradossalmente, proprio dalla vostra rigidità alle Humanae litterae. Più vi
mostravate annoiati e demotivati, più accendevate il bisogno di farvi
innamorare, di accendere in ciascuno di voi il fuoco del Sapere, la bellezza
della poesia, la profondità della letteratura, il cuore e l’anima di chi ha
condiviso la propria vita con ciascuno di noi.
Inconsapevolmente
avete rappresentato per me una fantastica sfida, una straordinaria storia
d’amore! Di ciascuno e di ciascuna conserverò ricordi fatti di parole, di
sguardi, di assenze e di presenze, ma anche di mancanze, di delusioni, di
aspettative non sempre attese…
Perché, alla
fine, quella che ho vissuto con Voi è stata la più bella storia d’amore che il
mio cuore di prof. potesse immaginare.
Anche di
questo e di tanto altro vi sono debitrice…
17
bellissimi motivi per essere in debito, 17 ottimi motivi per dirvi GRAZIE!!!
Alessia: l’idealista che crede ancora nella
forza/potenza della parola e nella magia dei sogni.
Vincenzo: il gentiluomo (nel sangue),
l’ufficiale (nel cuore)…come nel vecchio film con Richard Gere.
Peppe: il creativo, l’iperattivo, ragazzo
di mondo…nel senso che ama girovagare…il prezzemolo dell’Archimede!
Andrea: l’enigmatico, il ragazzo che non
chiede mai, dalle inaspettate, misteriose risorse.
Roberta: la critica e l’autocritica,
meticolosa e determinata. Ama mettere in discussione tutto e tutti, compresa se
stessa. Appartiene ad un altro pianeta: Venere.
Rosario: educato, buono, generoso. Ragazzo
d’altri tempi, perfettamente integrato nel suo tempo, l’amico fidato.
Matteo: intelligenza pratica, no
perditempo. Il papà della classe, il saggio che guarda avanti. “C’è un
problema? Tranquilli, trovo io la soluzione!”
Salvo: il lottatore che non si arrende mai
e costruisce, mattone dopo mattone, la sua strada della vita.
Tommaso: il romantico con i piedi per terra,
le mani al volante, la testa, spesso, tra le nuvole…
Agnese: l’impegnata, la perfezionista e la
stacanovista della classe.
Parlare? Una
perdita di tempo, meglio fare! Se proprio vuoi farmi oziare…portami al mare.
Francesco
M.: il cavaliere
della classe, dallo spirito libero e combattivo. Dai molteplici interessi, ama
sperimentare e sperimentarsi.
Giovanni
M.: il principe
azzurro che ogni ragazza sogna di incontrare. Riesce a trasformare il veleno in
medicina, come in tempi di pandemia.
Michele: occhi dolci e rassicuranti.
Silenzioso, osservatore…chi va piano, va sano e lontano.
Francesco
P.: gran lavoratore,
dalle idee chiare e decise. Non teme il sacrificio e se ne fa carico.
Giovanni
P.: il ragioniere,
preciso e puntuale. Meglio metterlo il puntino sulle i…
Alberto: l’innamorato/ruffiano della prof.
Sognatore che conserva intatto lo stupore del fanciullino di Pascoli. Ha una
grande qualità: sa copiare bene e non farsi sgamare!
Filippo: il combattente, tenace e
perseverante. Un potenziale strizzacervelli, senza precedenti!
Carissimi,
Siate il
meglio…
Se non
potete essere un pino sulla vetta del monte,
siate un
cespuglio nella valle, ma siate il miglior piccolo cespuglio
sulla
sponda del ruscello.
Siate un
cespuglio se non potete essere un albero.
Se non
potete essere una via maestra, siate un sentiero.
Se non
potete essere il sole, siate una stella;
non con
la mole vincete o fallite.
Siate il
meglio di qualunque cosa siate.
M.L.King
Cercate
ardentemente di scoprire
A che cosa siete chiamati,
e poi
mettetevi a farlo appassionatamente!
Il mio
più sincero augurio è che il mondo possa vedere ciò che ho visto io in Voi.
Buona
strada, ragazzi.
Vi voglio
bene.