martedì 17 ottobre 2023

Quel mostro e i suoi occhi...

 

25 dicembre 2018.

Ti ricordi quel giorno? No? Io invece lo ricordo bene, perché in quella data è iniziato il mio incubo!

Immagine tratta dal web
Dentro quella stanza in cui da piccoli giocavamo, guardavamo i film o i cartoni insieme e dove ci eravamo promessi  da piccolini di esserci sempre l'uno per l'altro nei momenti di bisogno, tu hai completamente rovinato ogni bel ricordo vissuto insieme visto che, ogni volta che ci entro, ho perennemente impresse nella mente quelle scene di te che stringevi le mie mani e mi dicevi che andava tutto bene, quando in realtà non era affatto così. Io mi trovavo lì, intrappolata, non avevo la forza di parlare né di muovermi con te addosso e non riuscivo nemmeno a guardarti in faccia e, quelle poche volte che l'ho fatto, ho rivisto in te un mostro che prima per me era molto più di un semplice parente: per me eri mio fratello, come ti dicevo sempre.

Da quel maledetto giorno in poi, ho iniziato ad avere il terrore di chiunque provasse a toccarmi o anche semplicemente ad abbracciarmi, in tutti rivedevo i tuoi occhi crudeli che mi guardavano, diventavo nervosa e mi giravo male nei confronti di queste persone che in confronto a te non hanno mai voluto farmi del male.

A volte continuo a chiedermi perché l'hai fatto, con che coraggio sei riuscito a fare del male a una semplice bambina, perché sì a 12 anni ero ancora piccola, come facevi a vedere quegli occhi innocenti e terrorizzati e continuare imperterrito senza fermarti nonostante quelle lacrime che bagnavano il mio viso. Oggi, a 17 anni, non trovo ancora una risposta ma provo solo rabbia nel vederti così spensierato, nel goderti la tua vita senza pensare a quanto male hai fatto alla mia, a quanti attacchi di panico ho spesso avuto ogni volta che ripensavo a quei momenti, a tutti gli incubi che continuo a fare sentendo quelle mani toccarmi per poi svegliarmi piangendo, a tutti quei passi che non sono riuscita a fare, alle tue parole con cui mi dicevi che sarei rimasta senza amici perché nessuno avrebbe mai voluto tenermi con sé, a quando dicevi che nessun ragazzo mi avrebbe amata se non ero disposta a fare "le cose da grandi". Il tuo unico pensiero resta: "Chi dei tuoi amici lo sa? Hai parlato di questa cosa a qualcuno?" Quando, qualche mese fa, sei venuto a conoscenza di questo ragazzo che è entrato a far parte della mia vita, il tuo unico problema è stato se ti odiasse per ciò che mi avevi fatto, e nella mia testa risuonano in continuazione le tue parole a cui lui è riuscito a mettere fine, accettandomi con tutto il passato che avevo dietro e aiutandomi a superarlo passo dopo passo. È grazie a lui e all'aiuto di persone stupende che ho al mio fianco che, piano piano, sono riuscita a superare paure che mi divoravano dentro a causa tua, che sei riuscito a lavartene le mani con delle semplici scuse, che ho accettato perché, nonostante il male che mi hai fatto e che so non riuscirò mai a superare e anche se provo a convincermi di essere riuscita a non pensare più a quello che mi hai fatto, continuo a volerti davvero bene...

                                                                                                           

Anonima