Progetto Erasmus+ “Gentleboys and Gentlegirls behind
the Screen - Stop Cyberbullying”
Dal
22 al 28 ottobre si è svolta ad Adana, in Turchia, la prima mobilità del
progetto Erasmus KA2 denominato “Gentleboys and Gentlegirls behind the Screen -
Stop Cyberbullying”,
che coinvolge, oltre all’I.I.S. Archimede, anche la Scuola
Superiore XXVII Liceum Ogolnoksztalcace im. Zeslancow Sybiru di Lublino
(Polonia) e la Scuola Superiore Akdeniz Akullari di Adana (Turchia). Il nostro
Istituto era rappresentato dai Proff.ri Graziella Corallo e Giovanni Iemmolo e
dagli alunni di quarto anno Maria Grazia Giunta, Benedetta Magro, Andrea
Pulino, Mariacristina Scivoletto e Karlotta Spadaro. Per gli studenti è stata
la prima esperienza di mobilità Erasmus, accolta con entusiasmo e
partecipazione.
I
tre diversi gruppi di partecipanti hanno approfondito le tematiche della lotta
al bullismo e al cyberbullismo, mediante role-playing, tecnica di
rappresentazione in aula di scene di vita reale con protagonisti gli studenti,
nonché mediante realizzazione di presentazioni e prodotti multimediali sui
comportamenti da tenere o da evitare sul tema affrontato. Gli studenti delle
diverse nazionalità hanno svolto insieme attività didattiche e sportive,
condividendo gran parte della giornata.
È stata
anche l’occasione per poter conoscere a fondo la cultura, i costumi e le
abitudini della popolazione turca, confrontando il sistema di istruzione, la
cucina, gli stili di vita. Adana,
la città ospitante, con quasi due milioni di abitanti, ha accolto i ragazzi con
le vie principali addobbate a festa per i 100 anni della Repubblica, con
l’odore pungente delle spezie e del Kebab, il traffico caotico, le moschee e
minareti svettanti, i grandi grattacieli della parte moderna e gli angusti
spazi della città vecchia. Anche
qui, a 3000 km dall’Italia, l’Impero romano ha lasciato tracce tangibili del
suo passaggio: simbolo della città è infatti il ponte di pietra del II secolo
d.C., ancora oggi utilizzato, uno dei ponti più antichi al mondo. Gli
insegnanti e gli studenti hanno potuto visitare la parte vecchia della città,
con le sue porte in stile arabo, i bagni turchi, il bazar, le dolcerie dei
famosi Turkish Delight, dolci di pasta morbida con nocciole e pistacchi,
ricoperti di granella di cocco. Bellissimi il parco pubblico di Adana, luogo di
incontro e svago per le famiglie, e la Moschea Sabancı, la più grande della
città, con minareti alti fino a 100 metri, luogo di grande spiritualità.Durante
la settimana il gruppo ha visitato Tarso e la casa natale di San Paolo, la
spiaggia dorata di Kızkalesi con il castello che sembra emergere dal mare,
luogo ideale per un tuffo fuori stagione, considerata la temperatura di 30
gradi di fine ottobre. Suggestiva
è stata la visita delle doline “Heaven and Hell”, canyons di formazione carsica
profondi oltre 100 metri, secondo la mitologia porta degli inferi e luogo di
prigionia del padre degli dei Zeus. Altro luogo visitato è stato Mersin, città
moderna con il porto più grande della Turchia sulla costa mediterranea.
Soprattutto,
la mobilità ha consentito agli alunni del nostro Istituto di stringere legami e
amicizie con i loro coetanei polacchi e turchi, di perfezionare la
conoscenza della lingua inglese e di allargare i propri orizzonti
culturali, sentendosi veramente cittadini del mondo. In un periodo di forti
chiusure a livello globale e di conflitti tra popoli vicini, le esperienze
vissute dai nostri ragazzi costituiscono il seme di una fratellanza universale
che, ci auguriamo, possa produrre più frutti rispetto alla precedente
generazione.
Prof.
Giovanni Iemmolo