mercoledì 6 dicembre 2023

Un film che smuove le coscienze

Recensione: “C’è ancora domani”

In occasione della Giornata contro la violenza sulle donne i rappresentanti d’Istituto, con il supporto del Preside e dei professori, hanno voluto organizzare un’assemblea d’Istituto un po’ più particolare, infatti nei giorni precedenti il 25 novembre siamo stati al cinema, dove abbiamo visto il film “C’è ancora domani”, primo film di Paola Cortellesi, comica, attrice e in questo caso regista del film. L' argomento che tratta è molto forte ma lei riesce a trasmetterlo con un filo di ironia e comicità, strappando una risata anche agli spettatori, interrompendo per un attimo il tema pesante del film, ma senza distogliere l' attenzione sull' argomento.

Durante l'assemblea i rappresentanti hanno lasciato la parola ad alcuni alunni che hanno esposto le proprie idee sul film e, in particolar modo, hanno parlato di ciò che pensano della violenza sulle donne, attraverso anche delle poesie. Questo film è la storia di una donna, vittima delle violenze fisiche e verbali da parte di suo marito, brutalità ormai considerate normali, come normale è picchiare la moglie o estromettere le donne da qualsiasi scelta o opinione. La storia di una figlia che assiste a queste violenze, costretta a lavorare perché, in quanto donna, non può andare a scuola, innamorata di un uomo che le vuole bene veramente, o forse no, un uomo di buona famiglia, o quasi, dolce e premuroso, ma con la mentalità di un tipico uomo del tempo. Una storia che pensavamo tutti fosse incentrata sulla donna che cerca di scappare dal marito con un altro uomo, ma che in realtà scappa da altro. Cerca di scappare da una realtà in cui le donne sono oggetti, non sono nulla, trattate come esseri utili solo a far figli e a soddisfare il marito ed è quando capisce che sua figlia potrebbe avere il suo stesso destino che reagisce poiché non è tardi per cambiare le cose, perché “c'è ancora domani”, e ci sarà sempre se ci saranno donne coraggiose!
Oggi non in tutte le parti del mondo le donne hanno gli stessi diritti degli uomini ma c'è ancora speranza di cambiare questa vita che tanto diciamo di amare. Fatevi avanti, urlate a gran voce, non è mai tardi per cambiare le cose. All’interno del film ci sono delle scelte dal punto di vista visivo molto particolari, ad esempio il fatto che il film sia completamente in bianco e nero oppure che, nei momenti in cui la protagonista subisce le violenze da parte del marito, parta una musica e si vedono i due personaggi ballare; questa scelta non è stata fatta per spezzare l’aria creata o per sminuire l’atto, ma invece serve ad attirare ancora di più l’attenzione dello spettatore. A nostro avviso, questa scelta ha un’altra funzione, cioè la censura: determinate scene servono a smuovere emozioni, ma se una donna ha vissuto delle violenze e rivede delle scene simili a quelle vissute potrebbe sentirsi turbata, quindi, per evitare ciò, probabilmente si  è fatta questa scelta. Per concludere, questo film ti lascia riflettere su quanto azioni del genere siano sbagliate, ma soprattutto ti fa capire come si possa sentire una donna vittima di violenze.


                                      Lorenzo Baglieri, Ariele Paolino, Anastasia Kamberi, Mariausilia Buffa