La Memoria: un bene prezioso da coltivare!
La Giornata della Memoria è una ricorrenza internazionale che si celebra ogni
anno il 27 gennaio con l'obiettivo di ricordare tutte le vittime dell'Olocausto, il genocidio di cui
furono responsabili la Germania nazista e i loro alleati nei confronti degli ebrei d'Europa, massacro avvenuto poco prima della seconda metà del 900. Gli ebrei non furono le uniche vittime
dell'Olocausto, questo ha determinato anche lo sterminio di tutte le categorie di persone
ritenute "inferiori", per motivi politici o razziali, oppositori al regime, minoranze
etniche, omosessuali e portatori di handicap mentali e/o fisici.
La data di commemorazione, ovvero il 27 gennaio, non è casuale, si è deciso di celebrare il
Giorno della Memoria ogni 27 gennaio perché in quel giorno del 1945 le truppe dell'Armata
Rossa fecero irruzione nel campo di Auschwitz, scoprendo così tutti gli orrori dei campi.
“Quando uno è così vecchio come me e ha visto prima l’orrore, e poi, arriva a sentire che si
nega addirittura quel che è stato – ed è così da tanti anni, dalla fine della guerra circa – a un
certo punto, la coscienza si sveglia. E ritiene che fra qualche anno della Shoah ci sarà una riga
sui libri di storia, e poi nemmeno quella”. Questa frase della senatrice Liliana Segre, una donna che ha vissuto sulla sua pelle l'orrore del campo, a noi
personalmente colpisce. Non si può pensare di negare tale accaduto, si deve raccontare,
ricordare e mai dimenticare.
Perché se è successo in passato non è assolutamente detto che non possa succedere nel
presente.
Proprio per questo lo studio di alcune tappe della storia può aprire la mente, soprattutto a noi studenti può far capire
che mai ciò che accadde in passato deve essere dimenticato.
Pensiamo che la giornata della memoria sia un giorno di molta importanza, speriamo con il
nostro articolo abbia in parte lasciato un segno dentro di voi.
Noi ragazze della 2ITC1 crediamo che questo sia un giorno utile al dialogo tra docenti ed
alunni, poiché certamente è necessario capire gli scenari della storia a cui facciamo riferimento. A nostro parere, ogni giorno dovrebbe essere importante per capire gli avvenimenti che hanno segnato la storia e per comprendere meglio il presente e prendere così atto dei soprusi che accadono oggi, concludiamo infatti con queste due riflessioni che abbiamo fatto nostre di due grandi esempi che vogliamo ricordare:
“Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario, perché ciò che è accaduto può ritornare, le coscienze possono nuovamente essere sedotte ed oscurate: anche le nostre.” Primo Levi.
"Un paese che ignora il proprio ieri non può avere un domani". Liliana Segre
Spadola Marta, Calabrese Marina, Ruta Carola, Buffa Mariausilia 2ITC1