giovedì 7 marzo 2024

Comunità 2024

Montagne russe di emozioni

Come una gita scolastica sia riuscita a cambiarmi

Vorrei provare a scrivere quello che ho passato pur non sapendo esprimere al meglio le mie emozioni, ma voglio provarci lo stesso per far capire a tutti quanto sia stato bello tutto questo. Nessuno mi ha obbligato a esprimermi, ma mi sento in dovere di farlo. Questi 5 giorni passati in Polonia con gli educatori, i compagni e i professori sono stati i più belli e intensi di tutto il mio periodo scolastico e lo saranno per sempre. Quando i professori hanno proposto a tutti noi questo percorso, non ci ho pensato due volte a dire di sì e questa è stata la scelta più giusta che io potessi mai fare. Tutto questo percorso mi ha cambiato e vorrei consigliarlo a tutti i futuri alunni dell’ Istituto Archimede, se mai lo riproporranno. Ho sentito il cambiamento vedendo quei binari, sono entrato in un modo e sono uscito diverso, il modo di esprimere i miei sentimenti è cambiato, il modo in cui penso è cambiato, Io sono cambiato. È stato bellissimo tornare nel mio secondo paese con tutti i partecipanti, volevo che tutti provassero le stesse emozioni che provai quando vidi per la prima volta Cracovia e sono sicuro che è stato così. Nel corso di tutto questo percorso ho avuto modo di conoscere quelli che adesso sono miei amici e farò di tutto per non perdere questa splendida amicizia. Mentre tornavamo dal campo di concentramento/sterminio di Auschwitz e Birkenau le nostre educatrici ci hanno chiesto di pensare a una frase che ci ha colpito particolarmente oppure a una parola per descrivere quello che abbiamo provato durante il viaggio e le visite, la parola che ho scelto è stata “Emozioni”. Il viaggio è stato una montagna russa di emozioni. Ho avuto l'opportunità di conoscere meglio le persone e di vedere i miei compagni, gli educatori e i professori ridere, piangere, emozionarsi e divertirsi e ho capito quanto siamo uguali nell’essere diversi. Di questo percorso rimangono solo i ricordi, d'altronde, abbiamo imparato che ricordare è importante e il ricordo di tutto questo sarà per sempre il fondamento del nostro cambiamento. Per non dimenticare potrei persino custodire il tempo di quel giorno in un cofanetto come l’oggetto più prezioso della mia vita. Alla fine del nostro viaggio le sole cose di valore che avremo con noi saranno i ricordi dei sogni che abbiamo realizzato e di quel che abbiamo fatto per rendere questa esperienza indimenticabile. Avrei voluto dire tutto questo lì, in quella grandissima stanza di quell’università, ma non ci sono riuscito. La paura e l’ansia che accomuna tutte le persone è riuscita a non farmi esprimere e quindi non sono riuscito a ringraziare tutti per come lo meritavano. Ricordare è importante, ma trovare se stessi e la forza di esprimersi lo è altrettanto, spero che tutti ci riusciate.

Amore Riccardo- 3 ITC2