mercoledì 1 ottobre 2025

Erasmus "Diverse"

     A scuola di inclusione



Ci hanno accolti con il sorriso, una tavola imbandita e tante sedie disposte a cerchio, per farci accomodare e sentirci parte di un unico gruppo. Noi eravamo un gruppo di alunni e docenti dell’Archimede che, lasciate per un giorno le aule e le lezioni ordinarie, si è recato presso la sede dei Piccoli Fratelli, associazione di volontariato che da oltre trent’anni opera al fianco delle persone diversamente abili.

L’incontro è stato organizzato nell’ambito del progetto Erasmus+ “DIVERSE”, con l’obiettivo di far conoscere una delle realtà di volontariato più significative del territorio e di promuovere inclusione, uguaglianza e non discriminazione.

Corinna, operatrice con lunga esperienza all’interno della struttura, ci ha introdotto nel mondo dell’associazione, rispondendo con disponibilità e competenza alle domande dei nostri alunni.

La sede, situata in via Sandro Pertini a Modica, ospita quotidianamente una ventina di persone, soprattutto nel pomeriggio, dal lunedì al venerdì. Grazie a due pulmini guidati da volontari – spesso pensionati che dedicano il loro tempo libero agli altri – gli ospiti vengono accompagnati da casa alla struttura. Qui operano figure professionali come personale OSA, assistenti sociali e giovani del Servizio Civile, che insieme ai volontari organizzano laboratori di cucina, disegno, teatro e altre attività. A breve inizieranno anche le prove di una nuova opera teatrale, pronta a replicare il successo di Grease e Sister Act: il titolo, per ora, resta top secret.

Oltre alle attività interne, l’associazione promuove numerose uscite: visite guidate alle chiese di Modica, gite fuori porta nei comuni vicini, escursioni in campagna e attività in palestra. In estate, si va al mare, a Marina di Modica, dove la spiaggia con accessi facilitati e la presenza dei volontari rende agevole e sicuro il bagno.

Abbiamo chiesto quali sono le risorse economiche dell’associazione. È un tasto dolente, poiché le varie risorse, come l’autofinanziamento, le donazioni di privati, i contributi del 5 x 1000 e soprattutto i progetti finanziati, riescono a coprire a fatica le necessità quotidiane. Eppure, proprio grazie ai progetti, alcuni ragazzi con disabilità sono stati inseriti nel mondo del lavoro con contratti stabili. Molto del sostegno arriva anche dai volontari, che offrono tempo e competenze professionali: muratori, idraulici, falegnami e altri artigiani che collaborano all’ampliamento e alla manutenzione dei locali.

foto di G. Corallo


La sfida principale resta quella dell’autonomia: apparecchiare la tavola, curare l’igiene personale, pagare e ricevere il resto dopo un acquisto sono piccole conquiste quotidiane che contribuiscono a costruire indipendenza, dignità ed autostima.

I “Piccoli Fratelli” sono una grande famiglia che spesso si allarga, grazie ai volontari, amici e parenti che danno una mano. Nelle occasioni speciali, come le cene di Natale o le gite a Roma, il gruppo può arrivare a contare un centinaio di persone.

La collaborazione con scuole e istituzioni è costante: oltre ai volontari, la struttura accoglie tirocinanti OSA, ASACOM e universitari, studenti del PCTO, personale del Servizio Civile. Grazie ad una recente convenzione con la nostra scuola, alcuni alunni hanno potuto trasformare un provvedimento disciplinare in lavori socialmente utili, così la sanzione si è trasformata in un’esperienza formativa e gratificante. E qualche alunno continua a frequentare l’associazione, come volontario.

Infine, un ultimo quesito sulle prospettive future dell’associazione. Corinna ci ha confidato il suo sogno: realizzare a Modica il progetto “Dopo di noi”, per garantire una casa sicura e un futuro sereno alle persone con disabilità che rimangono senza famiglia. E poi, la speranza di coinvolgere sempre più giovani nel volontariato, stringendo legami forti con le scuole. E chissà che questo incontro non abbia gettato un seme nei cuori dei nostri studenti.

                                                                                                       Prof.ssa Graziella Corallo