domenica 19 ottobre 2025

Erasmus in Turchia

Tra Oriente e Occidente: la nostra esperienza.


Foto di un ragazzo polacco

Dal 29 settembre al 5 ottobre noi alunni dell’Istituto Archimede Modica, Antonio Migliore, Mariausilia Buffa, Giuliana Cappello, Ester Fidone e Natalia Rizza abbiamo partecipato alla mobilità in Turchia, nella città di Afyon, del progetto “Digital steps for being carbon neutral”. In quei giorni abbiamo avuto modo di confrontare le nostre abitudini di riciclo con quelle di ragazzi provenienti dalla Turchia e dalla Polonia, oltre a scoprire nuove culture. 


Foto di Mariausilia Buffa
Il viaggio è stato molto lungo ma ne è valsa la pena; dopo l’accoglienza della prima sera, siamo andati a dormire stanchi ma felici, consapevoli che stava per cominciare una nuova avventura. Il mattino dopo ci siamo riuniti tutti insieme in aula conferenze dove ci siamo presentati e abbiamo mostrato i power point preparati in precedenza; dopo il pranzo nella mensa scolastica abbiamo fatto un workshop creando dei portapenne con bottiglie di plastica riciclata. Il resto della giornata l’abbiamo passato al centro commerciale concludendo con un momento di svago con i ragazzi turchi, ridendo e scherzando. Il giorno seguente abbiamo fatto delle saponette con l’olio da cucina riciclato aggiungendo lavanda e vaniglia; nel pomeriggio ci hanno portato a visitare il centro di riciclaggio spiegandoci nel dettaglio come funziona concludendo la giornata con un giro in città. Giorno 2 ottobre la sveglia è suonata presto ma ne è valsa la pena, siamo andati a Konya visitando la casa delle farfalle e il “Konya Science Center”, esperienze tanto belle quanto formative. Il momento dei saluti era arrivato, venerdì mattina ci hanno consegnato i certificati e dopo pranzo ce ne siamo andati; come tutte le cose belle, anche questa esperienza era giunta al termine. O forse no. 

Foto di Mariausilia Buffa
Dopo i giorni ad Afyon, abbiamo trascorso un breve ma meraviglioso soggiorno ad Antalya. La visione della costa e il profumo della brezza marina ci hanno fatto sentire incredibilmente fortunati ad essere lì. Non poteva mancare una visita al Gran Bazaar, pieno di colori, odori e voci. Tra spezie profumate, gioielli artigianali, stoffe pregiate e souvenir, ci siamo immersi in un’atmosfera vibrante, autentica, dove il tempo sembrava scorrere più lentamente. E poi il cibo. Ad Antalya abbiamo finalmente gustato il vero kebab turco, saporito e speziato al punto giusto. Ogni pasto è stato un momento di condivisione, tra una risata e un racconto.
Durante questa esperienza Erasmus, oltre alle attività a scuola e ai momenti culturali, ciò che davvero porteremo nel cuore sono le persone. Con i ragazzi polacchi e turchi si è creato fin da subito un legame speciale, fatto di sorrisi, sguardi complici, risate improvvise e conversazioni a metà tra l’inglese e i gesti. In pochissimo tempo siamo diventati un gruppo unito, quasi una piccola famiglia senza confini. La nostalgia ha cominciato a farsi sentire ancora prima della partenza, quando ci siamo resi conto che quei volti, diventati ormai familiari, stavano per allontanarsi. Eppure, i legami veri non si misurano in chilometri: sappiamo che queste amicizie ci accompagneranno a lungo, perché sono nate nel posto giusto, nel momento giusto, con le persone giuste.

Ci teniamo a ringraziare il nostro istituto che ci da la possibilità di esplorare il mondo attraverso i progetti Erasmus, la cui referente prof.essa Graziella Corallo e i docenti prof.essa Stefania Zacco e prof. Giovanni Iemmolo che si sono resi disponibili per accompagnarci. Questa esperienza ci ha insegnato che l’Europa non è solo una mappa, ma un insieme di cuori che possono battere all’unisono, pur parlando lingue diverse. E se è vero che “le cose belle finiscono presto”, è anche vero che restano con noi, sotto forma di ricordi e legami che durano nel tempo.

Mariausilia Buffa 4^ITC1, Giuliana Cappello 4^ITC3