Uno sguardo ai migranti: l'impegno dei volontari
Per
capire i problemi degli immigrati ci siamo recati all’ufficio pastorale Migrantes
guidato da don Paolo Catinello che si occupa di aiutare le persone con disagio.
La maggior parte delle persone assistite è formata da profughi che arrivano nel
nostro territorio e vengono accolte dalla nostra Diocesi in modo che possano
integrarsi nel nostro tessuto sociale.
“Le persone che arrivano oltre ad aver bisogno delle cose materiali –dice don Paolo- hanno bisogno di instaurare rapporti veri, sentirsi a casa loro e di avere conforto”.
“Le persone che arrivano oltre ad aver bisogno delle cose materiali –dice don Paolo- hanno bisogno di instaurare rapporti veri, sentirsi a casa loro e di avere conforto”.
“Sia
la Caritas che l’ufficio Migrantes –continua don Paolo- hanno aderito e sostenuto il progetto Rifugiato a casa mia. È un progetto per
cui famiglie e parrocchie mettono a disposizione il loro tempo per permettere ai
migranti un graduale inserimento nella città, una rete di relazioni tutti i
giorni, un aiuto a trovare un posto di lavoro e a integrare i figli all’interno
di scuole. Ciò è un lavoro di integrazione fondamentale per la nostra società”.
Abbiamo
capito che in questo momento la diocesi soffre la mancanza disponibilità di
persone che mettano a disposizione del loro tempo. Per risolvere i problemi
dell’emarginazione, del razzismo e dell’esclusione la grande sfida per la
nostra società e quindi per ciascuno di noi è quella di vincere, attraverso
l’accoglienza, il pregiudizio e la paura.
Noemi Iabichella & Marta Linguanti I°GR |