Tutto è iniziato dalla lettura di un libro che
ha cambiato la sua vita. "Ero un giovane rivoluzionario contro tutto e contro
tutti, ero il primo a protestare in tutti gli ambiti della società civile e
religiosa. Tanti perché si agitavano nella mia mente senza trovare risposta:
perché tante ingiustizie, tanta disuguaglianza, tanta prepotenza dei ricchi
verso i deboli? Perché la sofferenza di tanti innocenti?”.
“Posso dire -continua padre Giovanni- che la lettura di quel libro mi ha fatto riscoprire un Dio diverso da come lo pensavo, un Dio che mi amava da sempre in maniera infinita e immaginabile.
“Posso dire -continua padre Giovanni- che la lettura di quel libro mi ha fatto riscoprire un Dio diverso da come lo pensavo, un Dio che mi amava da sempre in maniera infinita e immaginabile.
Allora mi
sono subito chiesto cosa fare per ricambiare, ho deciso di sceglierlo come il
tutto della mia vita”.
Racconta ancora padre Giovanni che in un primo momento i suoi familiari hanno reagito con indifferenza dinanzi alla sua scelta, perché pensavano che fosse un entusiasmo passeggero o, come si dice, un fuoco di paglia. Poi, si chiesero il perché di questo suo cambiamento, ma non ne capivano le motivazioni, anche se rispettarono la sua libertà.
Padre Stracquadanio è stato ordinato sacerdote
il 15 agosto del 1966, ed ha iniziato a fare il parroco nella chiesa Madre di
San Giorgio nel settembre del 1978.
Nel periodo estivo i sacerdoti vanno a Noto,
nel santuario Diocesano di Maria Santissima Scala del Paradiso, in cui fanno
dei corsi di aggiornamento su varie tematiche della vita ecclesiale, ma anche
civile. “Tutti - afferma con chiarezza - siamo sempre in crescita, anche i
sacerdoti”.
Per migliorare il mondo, Padre Stracquadanio
vorrebbe mettere nel cuore di ogni persona la sicurezza di sentirsi amata. “L'amore
- dice - è una grande molla di cambiamento”. Inoltre pensa che i giovani si
allontanino sempre di più dalla chiesa e, spesso, prendano la strada della
criminalità, perché c'è una mancanza di dialogo nelle famiglie. “Ma la
responsabilità dell’allontanamento dei giovani dalla Chiesa è anche di alcuni religiosi e praticanti che sono i i
primi a dare cattivi esempi. A volte è anche
tutta la struttura poco evangelica della chiesa allontana i giovani”.