lunedì 2 maggio 2016

Racconti di guerra

Rosario Assenza: “Ancora oggi negli occhi la disperazione di mia madre

Rosario Assenza, classe 1920. Quando è scoppiata la seconda guerra mondiale  egli aveva 19 anni. Ha capito che era grave, e che poteva coinvolgere la famiglia, quando ha visto le lacrime di sua madre. Quando pensa  alla disperazione della madre in quei giorni, l’emozione sul suo viso diventa forte ed evidente.
“Partire per me che avevo 19 anni significava ritornare vincitore,  eroe. Non capivo la disperazione di mia madre. La  tristezza della famiglia non mi fece partire sereno”. Poi al fronte i sogni di grandezza e di vittoria fecero i conti con le continue incursioni della morte.  Davanti ad ogni compagno che vedevo morire pensavo: “La prossima volta tocca a me”. Finita la guerra, Rosario Assenza tornò a Modica e si formò una famiglia. Ma dovette lasciare anche questa nuova famiglia   per affrontare la crisi che  attanagliò  l’Italia e andare via. Dopo un lungo viaggio, in treno,  raggiunse la Germania, dove rimase  per due interminabili  anni di lavoro e solitudine. Dopo aver messo da parte dei soldi, tornò a Modica per riabbracciare la sua  famiglia che, anche a costo di una vita povera, non voleva assolutamente lasciare la Sicilia.
Alla domanda  su come vede la crisi oggi Rosario Assenza risponde: “E’ diversa di quella di allora: ringraziamo il cielo che la guerra sia oggi solo un ricordo per l’Italia”.

Giorgio Nicastro IVS2