Ancora come ieri...
Diverse forme di sfruttamento circondano la vita di milioni di bambini. Sciuscià, bambini soldato, bambini delle macerie, bambine prostitute e anche bambini domestici sono presenti nel mondo, costretti da motivi economici e anche sociali, come l’analfabetismo totale o la poca istruzione che li spinge ad essere facilmente ricattabili
Diverse forme di sfruttamento circondano la vita di milioni di bambini. Sciuscià, bambini soldato, bambini delle macerie, bambine prostitute e anche bambini domestici sono presenti nel mondo, costretti da motivi economici e anche sociali, come l’analfabetismo totale o la poca istruzione che li spinge ad essere facilmente ricattabili
Provengono
dall’Afghanistan, dalla Romania, dall’Etiopia, dalla Nigeria, dall’Albania, dal
Marocco, dalla Moldavia - commenta
E. Affinati sul Corriere della Sera
alla fine del 2005. Ma non bisogna andare così lontano per trovare situazioni
simili. In Italia, precisamente in Sicilia, alcuni minori vengono considerati
postini, per portare la droga all’amico del papà, un peso, per chi non ha
abbastanza denaro per soddisfare i
propri bisogni primari, uno sfogo, una sicurezza, per assicurare a papà la
possibilità di avere una sigaretta ogni giorno mentre loro, con duro lavoro
guadagnano pochi euro, ed esistono casi ancora peggiori dove non vengono addirittura
considerati.
Lo sfruttamento del lavoro minorile,
oltre ai dolori fisici, comporta sofferenze mentali e psicologiche che segnano
la vita di ogni bambino; inoltre causa loro la paura degli adulti, la mancata
conoscenza dei loro diritti e li rende schiavi della vita che conducono. “I conflitti, le crisi e una devastante
povertà mettono a rischio le vite e il futuro di milioni di bambini. Anche per
questo proteggere i diritti dei minori è più urgente che mai […]” spiega
Giacomo Guerrera, attuale Presidente di Unicef Italia.
I minori di oggi saranno gli adulti
del domani, per questo è necessario porre loro strade utili all’istruzione, alla tutela contro ogni forma
di discriminazione e alla buona salute.
In Sicilia è presente un Convento
dove i minori dai 2-3 anni ai 16-17 vengono curati, accompagnati a scuola,
aiutati e soprattutto ascoltati. Bambini costretti a vivere due realtà: una è
la vita fondata su preghiere, confronti, sicurezza e affetto, mostrati loro
dalle volontarie, un’altra è la quotidianità dei genitori, quando tornano a
casa la sera, dove vedono tristezza, rabbia, sfruttamento e disattenzione.
L’Italia attraverso il trattato per
i diritti umani ha fissato degli standard fondamentali per garantire
un’infanzia dignitosa ad ogni essere umano, eppure esistono ancora tanti casi
di sfruttamento minorile.
Questo disagio ancora presente è
dato dalla mancata o sbagliata educazione ai bambini impartita negli anni
passati e che oggi si ritrovano ad essere genitori per caso.
Quindi l’errore non parte dai
genitori di oggi, ma dal padre e dalla madre di essi. L’aiuto che dovrebbe
nascere dalla comunità è la formazione di una grande responsabilità nei
confronti dei bambini; bisogna accompagnarli nella giusta strada, non accusare
loro per gli errori, ma aiutarli a crescere con un modo corretto di pensare.
Josephine Vicari