sabato 28 gennaio 2017

I minori di oggi potranno essere gli adulti del domani?

Ancora come ieri...

Diverse forme di sfruttamento circondano la vita di milioni di bambini. Sciuscià, bambini soldato, bambini delle macerie, bambine prostitute e anche bambini domestici sono presenti nel mondo, costretti da motivi economici e anche sociali, come l’analfabetismo totale o la poca istruzione che li spinge ad essere facilmente ricattabili
Provengono dall’Afghanistan, dalla Romania, dall’Etiopia, dalla Nigeria, dall’Albania, dal Marocco, dalla Moldavia - commenta E. Affinati sul Corriere della Sera alla fine del 2005. Ma non bisogna andare così lontano per trovare situazioni simili. In Italia, precisamente in Sicilia, alcuni minori vengono considerati postini, per portare la droga all’amico del papà, un peso, per chi non ha abbastanza denaro  per soddisfare i propri bisogni primari, uno sfogo, una sicurezza, per assicurare a papà la possibilità di avere una sigaretta ogni giorno mentre loro, con duro lavoro guadagnano pochi euro, ed esistono casi ancora peggiori dove non vengono addirittura considerati.
Lo sfruttamento del lavoro minorile, oltre ai dolori fisici, comporta sofferenze mentali e psicologiche che segnano la vita di ogni bambino; inoltre causa loro la paura degli adulti, la mancata conoscenza dei loro diritti e li rende schiavi della vita che conducono.  “I conflitti, le crisi e una devastante povertà mettono a rischio le vite e il futuro di milioni di bambini. Anche per questo proteggere i diritti dei minori è più urgente che mai […]” spiega Giacomo Guerrera, attuale Presidente di Unicef Italia.
I minori di oggi saranno gli adulti del domani, per questo è necessario porre loro strade utili  all’istruzione, alla tutela contro ogni forma di discriminazione e alla buona salute.
In Sicilia è presente un Convento dove i minori dai 2-3 anni ai 16-17 vengono curati, accompagnati a scuola, aiutati e soprattutto ascoltati. Bambini costretti a vivere due realtà: una è la vita fondata su preghiere, confronti, sicurezza e affetto, mostrati loro dalle volontarie, un’altra è la quotidianità dei genitori, quando tornano a casa la sera, dove vedono tristezza, rabbia, sfruttamento e disattenzione.
L’Italia attraverso il trattato per i diritti umani ha fissato degli standard fondamentali per garantire un’infanzia dignitosa ad ogni essere umano, eppure esistono ancora tanti casi di sfruttamento minorile.
Questo disagio ancora presente è dato dalla mancata o sbagliata educazione ai bambini impartita negli anni passati e che oggi si ritrovano ad essere genitori per caso.
Quindi l’errore non parte dai genitori di oggi, ma dal padre e dalla madre di essi. L’aiuto che dovrebbe nascere dalla comunità è la formazione di una grande responsabilità nei confronti dei bambini; bisogna accompagnarli nella giusta strada, non accusare loro per gli errori, ma aiutarli a crescere con un modo corretto di pensare.


Josephine Vicari