La
mente umana è talmente perversa e contorta da poter fare tutto ciò: sterminare
milioni di ebrei, oppositori politici e il diverso, soltanto per questioni
politiche ed economiche. L’attività di propaganda, effettuata dal terzo Reich,
è stata a dir poco geniale e perfetta: senza sbavature, tutto lineare e con uno
studio dietro da far paura. Mengele era
un pazzo, uno squilibrato senza cervello, con un’intelligenza talmente ampia da
riuscire a clonare i bambini e torturarli. Hitler è stato un genio, si è
circondato di persone come Mengele, persone laureate, scienziati, politici e persone,
probabilmente, come lui, individui che assecondavano il suo pensiero e che avrebbero fatto di tutto pur di
salvaguardare la razza ariana. I soldati erano distruttivi, probabilmente si
drogavano, perché è impensabile e disumano quello che facevano, sterminavano
famiglie intere, uccidevano i neonati e ridevano quando uccidevano, era
qualcosa che li faceva stare bene, li rendeva liberi… loro lo facevano per la
patria, era il loro compito, il loro lavoro. Entrare in questi luoghi ci ha
permesso di notare la perfezione estrema, quasi diabolica, la cura per i
dettagli e la pianificazione di ogni particolare: era tutto troppo perfetto, ma
malgrado tale perfezione in questo meccanismo perfetto qualcosa è saltato, e
quel qualcosa era la mancata consapevolezza di ciò che stava avvenendo: il
massacro del diverso in nome della razza ariana considerata come la razza pura.
Samuele Turlà 3T1