martedì 27 marzo 2018

Nuove esperienze culturali con Erasmus+

I nostri alunni del  progetto Mobile apps a 

Serres


A partire da quest’anno scolastico la nostra scuola è stata onorata di partecipare ai progetti Erasmus+, i quali comprendono alcune mobilità all’Estero e quindi la possibilità di incontri e scambi culturali con altre scuole, altri studenti e altri insegnanti. Nei giorni dall’11 al 17 Febbraio alcuni studenti della 4S1, Giuseppe Fargione, Graziana Pisana, Dario Giuseppe Rosa, Giorgio Petriglieri e Leonardo Rizza, partecipanti al progetto MOBILE APPS sono partiti per


Serres, una località della Grecia, accompagnati dai docenti Cannizzaro e Raffa. Appena arrivati sono stati accolti con molto calore in albergo, malgrado non avessero potuto incontrare da subito gli altri  gruppi  europei provenienti dalla Spagna, Turchia e Polonia. Il progetto consisteva nel realizzare attraverso il linguaggio compilatore java delle applicazioni che a causa di  alcuni problemi tecnici e di organizzazione non sono state del tutto completate. Durante la permanenza a Serres i nostri compagni hanno dapprima fatto conoscenza con il vicesindaco e hanno visitato l’intero Direttorato. Dopo sono stati invitati ad ammirare le magnifiche grotte  Alistrati, una delle esclusive meraviglie della città. Durante il soggiorno i nostri ragazzi sono stati deliziati da alcuni piatti tipici  del paese come  la feta, un ottimo formaggio fatto con il latte pregiato di pecora e i tzatziki, ossia un piatto da contorno ricco di prodotti tipici mediterranei. Mentre  la giornata era dedicata all’apprendimento della cultura e all’espletamento dei lavori previsti dal progetto erasmus+, la sera l’atmosfera veniva resa più dolce e divertente  con i balli tradizionali e  moderni di ogni nazione, che facevano mettere da parte tutte  le timidezze per poter condividere tutte le emozioni e le gioie di ogni giorno. Per concludere, i ragazzi sono concordi nel dire che è stata una bellissima esperienza ricca di nuove amicizie e di coinvolgenti percorsi culturali che ha reso i ragazzi molto più aperti verso la lingua inglese che per molti era stata considerata un ostacolo per la conversazione con gli europei coetanei, ma che invece si è dimostrata utile e semplice da apprendere, poiché si era spinti dalla forza di comunicare e di voler conoscere nuovi modi di vivere e di pensare. 


Martina Spadaro e Lucia Sarta 3s1