venerdì 25 maggio 2018

Educazione alla sostenibilità a scuola

La Terza Rivoluzione industriale, il docufilm di Jeremy Rifkin




“L’ informazione ha il suo compenso nell’attimo in cui è nuova. Essa vive solo quell’attimo; deve darsi interamente ad esso e spiegarglisi senza perdere tempo. Diversamente la narrazione non si consuma, ma conserva la sua forza concentrata e può svilupparsi ancora dopo nel tempo.”    - Walter Benjamin –

Questa è la citazione con cui si apre il nuovo docufilm, “LA TERZA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE” di Jeremy Rifkin,
immagine proveniente da google
proiettato all’interno dell’istituto IIS Archimede di Modica, presentato e successivamente discusso dal coordinatore nazionale CETRI-TIRES, Antonio Rancati, il quale con semplicità, concretezza e con un approccio comunicativo di speranza si è rivolto agli studenti delle classi IV e V dei corsi diurni e del serale dell’omonimo istituto, facendoli riflettere sulle abitudini quotidiane che minano giorno dopo giorno la salute del pianeta e instradando il loro pensiero verso un mondo green, di condivisione e di interazione. Il Docufilm propone le idee e le osservazioni del famoso economista Jeremy Rifkin, riguardo il cambiamento climatico, i pericoli derivanti dall’utilizzo di combustibili fossili, la nascita di nuove economie e tecnologie; esso ruota attorno a 5 pilastri fondamentali: passaggio alle energie rinnovabili, conversione degli edifici in centrali produttive, tecnologie per l’immagazzinamento di energia, Tecnologia Smart Grid e trasporti non alimentati da combustibili fossili. Conclusa la proiezione hanno preso la parola, oltre il coordinatore, il dott. Angelo Lucenti e il dott. Salvatore Curcio, i quali tramite esempi concreti hanno fatto delle idee di Rifkin realtà, invitando infine gli studenti a fare squadra, condividendo idee, al fine di realizzare progetti. I due hanno concluso che, affinché si compia una rivoluzione ambientale, è necessario che questa parta proprio da ognuno di noi. Per far ciò bisogna che si cominci dai più giovani, quindi dalle scuole. Solo così potremo avere, in futuro, esempi tangibili da trasmettere e  proporre