Intercultura, incontri che
cambiano il mondo
Lo scorso 25 ottobre si è tenuto, presso l’aula Magna del nostro
istituto, un incontro per i ragazzi del terzo anno. Protagonista di questo
evento è stata l’ormai famosa onlus “Intercultura”. Le origini di questa
associazione risalgono agli anni della I guerra mondiale che portarono alla
nascita dell’ AFS (American Field Service) che, in quel periodo, era composta
da un numeroso gruppo di giovani volontari americani che si proposero per dar
aiuto e soccorso ai feriti nei campi di guerra. Negli anni successivi ciò
diventò un’opportunità per dare vita a degli scambi culturali
a livello
mondiale per universitari e liceali. Presente in Italia dal 1955, nel
1977 prenderà poi il nome di “Intercultura”. L’associazione non ha alcuno scopo
di lucro, bensì si pone come obiettivo quello di promuovere
l’integrazione e l’educazione dal punto di vista interculturale e, come al
tempo delle sue origini, anche di garantire la convivenza di nazionalità ed
etnie diverse. Intercultura ogni anno dà la possibilità a più di 2000 ragazzi
di poter vivere questa esperienza, permettendo anche di poter concorrere a
delle borse di studio. Sono previsti 5 programmi: annuali, semestrali,
trimestrali, bimestrali e programmi estivi con corsi di lingua. Il candidato
dovrà iscriversi entro la data di scadenza prevista (quest’anno il 10 novembre)
e nei giorni successivi sarà previsto un colloquio e dei test che
verificheranno, oltre a determinate competenze didattiche dello studente,
anzitutto quanto sia psicologicamente pronto e motivato ad affrontare
un’esperienza di questo tipo. Il candidato potrà poi esprimere 10 paesi di
preferenza tra i 60 che ha a propria disposizione, sparsi in tutto il
territorio mondiale. Entro il mese di Gennaio verrà comunicato se il test è
stato superato o se si ha accesso alla borsa di studio per cui si era fatta
richiesta. Nel periodo successivo alle ammissioni vi saranno diversi incontri,
con lo scopo di formare e di preparare i giovani per questa nuova avventura. Le
partenze si verificheranno nella stagione estiva e durante tutto il periodo di
permanenza nel paese di destinazione i ragazzi saranno seguiti dai volontari di
Intercultura, punti di riferimento per tutto il percorso. Dopo aver presentato
l’associazione e il suo funzionamento, i volontari di Intercultura, hanno
continuato l’incontro con delle testimonianze di ragazzi che hanno già vissuto
quest’esperienza. Viene fatto vedere agli studenti un video caricato dal
giovane youtuber Marcello Ascani (un vero travel addict), nel proprio
canale Youtube, in cui racconta il mese trascorso, a suo tempo, in
Lettonia. Marcello afferma che Intercultura offre una grande occasione non solo
per imparare una nuova lingua ma anche per conoscere, vivere ed immergersi in
una nuova cultura, in un nuovo mondo e si mostra veramente entusiasta della
propria esperienza invitando tutti i ragazzi a non farsi scappare questa
occasione. Un altro protagonista di questa avventura che ha deciso di portare
la propria testimonianza è stato, poi, Christopher Scollo, uno studente
del nostro istituto, tornato pochi mesi fa dopo aver partecipato ad un
programma annuale in Perù. Christopher racconta, che al suo ritorno dal Perù,
riuscì ad apprezzare maggiormente il proprio Paese, dopo aver vissuto in
una realtà differente, ovvero quella peruviana, priva di molti vantaggi di cui
si può godere qui in Italia. Inoltre, grazie a una maggiore maturità, una
parziale autonomia acquisita e anche grazie alla disciplina impartita nelle scuole
peruviane, è riuscito a far chiarezza a proposito di ciò che avrebbe voluto
fare da adulto, proprio durante la sua permanenza in Perù. Le
testimonianze dei due ragazzi trovano sicuramente dei punti in comune. Entrambi
affermano che si tratta di un’occasione da cogliere, che forma interiormente e
che rende più maturi ma non solo, è anche un’esperienza ricca di divertimento e
creatrice di nuove amicizie e legami che rimangono duraturi nel tempo,
nonostante centinaia di chilometri di distanza. Proprio per questo secondo i
nostri due testimoni, più lontano e diverso è il paese di destinazione dalla
nostra cultura, più sarà entusiasmante e ricca l’esperienza, piena sicuramente
di probabili ed iniziali ostacoli, ma pur sempre meravigliosa e significativa.
Perciò varrà la pena provare ad affrontare questa entusiasmante esperienza
lontano da casa, o no?
Samuele Firera
-classe 4Gr