venerdì 26 ottobre 2018

L' associazione onlus incontra le classi terze


Intercultura, incontri che cambiano il mondo



Lo scorso 25 ottobre si è tenuto, presso l’aula Magna del nostro istituto, un incontro per i ragazzi del terzo anno. Protagonista di questo evento è stata l’ormai famosa onlus “Intercultura”. Le origini di questa associazione risalgono agli anni della I guerra mondiale che portarono alla nascita dell’ AFS (American Field Service) che, in quel periodo, era composta da un numeroso gruppo di giovani volontari americani che si proposero per dar aiuto e soccorso ai feriti nei campi di guerra. Negli anni successivi ciò diventò un’opportunità per dare vita a degli scambi culturali
a livello mondiale per universitari  e liceali. Presente in Italia dal 1955, nel 1977 prenderà poi il nome di “Intercultura”. L’associazione non ha alcuno scopo di lucro,  bensì si pone come obiettivo quello di promuovere l’integrazione e l’educazione dal punto di vista interculturale e, come al tempo delle sue origini, anche di garantire la convivenza di nazionalità ed etnie diverse. Intercultura ogni anno dà la possibilità a più di 2000 ragazzi di poter vivere questa esperienza, permettendo anche di poter concorrere a delle borse di studio. Sono previsti  5 programmi: annuali, semestrali, trimestrali, bimestrali e programmi estivi con corsi di lingua. Il candidato dovrà iscriversi entro la data di scadenza prevista (quest’anno il 10 novembre) e nei giorni successivi sarà previsto un colloquio e dei test che verificheranno, oltre a determinate competenze didattiche dello studente, anzitutto quanto sia psicologicamente pronto e motivato ad affrontare un’esperienza di questo tipo. Il candidato potrà poi esprimere 10 paesi di preferenza tra i 60 che ha a propria disposizione, sparsi in tutto il territorio mondiale. Entro il mese di Gennaio verrà comunicato se il test è stato superato o se si ha accesso alla borsa di studio per cui si era fatta richiesta. Nel periodo successivo alle ammissioni vi saranno diversi incontri, con lo scopo di formare e di preparare i giovani per questa nuova avventura. Le partenze si verificheranno nella stagione estiva e durante tutto il periodo di permanenza nel paese di destinazione i ragazzi saranno seguiti dai volontari di Intercultura, punti di riferimento per tutto il percorso. Dopo aver presentato l’associazione e il suo funzionamento, i volontari di Intercultura, hanno continuato l’incontro con delle testimonianze di ragazzi che hanno già vissuto quest’esperienza. Viene fatto vedere agli studenti un video caricato dal giovane youtuber Marcello Ascani (un vero travel addict), nel proprio canale Youtube, in cui racconta il mese trascorso, a suo tempo, in Lettonia. Marcello afferma che Intercultura offre una grande occasione non solo per imparare una nuova lingua ma anche per conoscere, vivere ed immergersi in una nuova cultura, in un nuovo mondo e si mostra veramente entusiasta della propria esperienza invitando tutti i ragazzi a non farsi scappare questa occasione. Un altro protagonista di questa avventura che ha deciso di portare la propria testimonianza è stato, poi, Christopher Scollo, uno studente del nostro istituto, tornato pochi mesi fa dopo aver partecipato ad un programma annuale in Perù. Christopher racconta, che al suo ritorno dal Perù, riuscì ad apprezzare maggiormente il proprio Paese, dopo aver vissuto in una realtà differente, ovvero quella peruviana, priva di molti vantaggi di cui si può godere qui in Italia. Inoltre, grazie a una maggiore maturità, una parziale autonomia acquisita e anche grazie alla disciplina impartita nelle scuole peruviane, è riuscito a far chiarezza a proposito di ciò che avrebbe voluto fare da adulto, proprio durante la sua permanenza in Perù.  Le testimonianze dei due ragazzi trovano sicuramente dei punti in comune. Entrambi affermano che si tratta di un’occasione da cogliere, che forma interiormente e che rende più maturi ma non solo, è anche un’esperienza ricca di divertimento e creatrice di nuove amicizie e legami che rimangono duraturi nel tempo, nonostante centinaia di chilometri di distanza. Proprio per questo secondo i nostri due testimoni, più lontano e diverso è il paese di destinazione dalla nostra cultura, più sarà entusiasmante e ricca l’esperienza, piena sicuramente di probabili ed iniziali ostacoli, ma pur sempre meravigliosa e significativa. Perciò varrà la pena provare ad affrontare questa entusiasmante esperienza lontano da casa, o no?


Samuele Firera -classe 4Gr