martedì 6 novembre 2018

Conferenza per la sensibilizzazione della donazione del midollo osseo

Ci vuole un po’ di fortuna  per vincere al SuperEnalotto ….o per vivere


“Potete essere la persona che qualcuno sta aspettando per continuare a vivere” . Cosi vogliamo aprire l’articolo nel quale parleremo della conferenza sulla sensibilizzazione per la  donazione del midollo osseo, tenutasi lo scorso sabato nell’aula Magna del nostro Istituto. Colui che ha intrattenuto i ragazzi delle classi quinte è stato il signor Claudio Cannì, responsabile dell’ADMO di Ragusa (Associazione Donatori Midollo Osseo) che si è presentato raccontando la sua storia. Da sempre molto sportivo, non fumatore, attento alla sua alimentazione, iscritto all’associazione AVIS, ha condotto una vita tranquilla e in salute fin quando ha  scoperto, grazie a controlli periodici, di aver contratto una Leucemia Mieloide Acuta.
Questa malattia è caratterizzata da un’alterazione anomala delle cellule del sangue, presenti nel midollo osseo e chiamati Precursori. Esse in fase di maturazione non riescono a trasformarsi in globuli rossi, bianchi o piastrine, rimanendo immature e andando incontro ad una trasformazione tumorale. Iniziava così per il signor Cannì un periodo buio della sua vita, ci ha raccontato di essersi sentito come in un tunnel, divorato  da troppe domande senza risposta, tra medicinali e chemioterapia, si vedeva logorato giorno dopo giorno. Il signor Cannì non aveva più il coraggio di guardarsi allo specchio quando la mattina si lavava la faccia. Per lui tutto questo era come essere entrato dentro una galleria buia e senza fine. Nonostante la malattia fosse stata un brutto colpo, lui non si perse mai d’animo, anzi con il sorriso sulla bocca, la forza di un combattente e un umorismo che non sapeva di possedere riuscì ad abbattere questo nemico, ma dopo 17 mesi ebbe una seconda ricaduta, che fu ancora più distruttiva della prima, poiché aveva per un momento fatto perdere le speranze al signor Cannì.  Fu allora che l’associazione ADMO lo incoraggiò dicendogli che con il trapianto di midollo osseo avrebbe avuto una possibilità in più di sopravvivere. Il 20/11/2014 il nostro Cannì rinacque per la seconda volta grazie a Francesca, la donatrice di midollo osseo che ha fatto sì che il signor Cannì in persona ci raccontasse la sua storia. Una storia che non ha vissuto solo lui ma che hanno vissuto e continuano a vivere molte altre persone, adulti e bambini, che purtroppo non sempre ce la fanno, visto che trovare un donatore compatibile a volte può risultare molto difficile. Con il suo commovente racconto il signor Cannì ha invitato tutti noi ragazzi a fermarci un momento e a riflettere sul valore della vita, sull’importanza di un gesto di solidarietà, sul dono della vita. Inoltre, si è trattato di un’esperienza singolare in quanto la nostra scuola è stata il primo istituto in provincia ad accogliere l’associazione e avviare questa sensibilizzazione oltre che far conoscere l’associazione ADMO. Seguirà un articolo in cui riporteremo le domande e le risposte che sono emerse durante l’incontro.

Lucia Sarta, Martina Spadaro classe 4S1
Federica Quartarone classe 5 A1