Foto scattata da Marta Linguanti, 5GR |
Lo scorso 27 settembre ha avuto
luogo, in più di 160 paesi del mondo, il terzo Friday for future mondiale, lo
sciopero portato avanti dalla giovane attivista Greta Thunberg. Anche Modica è
stata palcoscenico di questo evento grazie alla rete degli studenti e
all’amministrazione comunale che ne
hanno permesso la realizzazione. La manifestazione è iniziata alle 09:30
partendo dal piazzale Corrado Rizzone fino ad arrivare al parco comunale ‘’San
Giuseppe U Timpuni’’, all’interno del quale,
prima della conclusione, sono intervenuti esperti di ambiente ed
ecologia tra cui alcuni membri del Movimento Azzurro.
La manifestazione ha
visto una consistente partecipazione studentesca tanto da coinvolgere non solo
le scuole superiori ma anche gli alunni delle scuole primarie e secondarie di
primo grado accompagnati dai rispettivi insegnanti. La passeggiata
‘’ambientale’’ è stata animata da cartelloni, musica ed interventi da parte di
ragazzi ed insegnanti che motivavano sempre più noi giovani a continuare questa
lotta contro le istituzioni, che spesso banalizzano una tematica di così rilevante
importanza. È stata un'occasione per far venire a galla molteplici idee e
proposte per cercare di ridurre l’impatto ambientale, una tra le quali la
diminuzione dell'utilizzo della classica bottiglia in plastica nelle scuole,
garantendo acqua potabile in ogni istituto. Tutto ciò sarà proposto ai vari
dirigenti scolastici e all’amministrazione comunale, ma nel frattempo, noi
giovani continuiamo a movimentarci. Siamo certi che lo sciopero sia stato essenziale per informare chi fosse ancora
all’oscuro di tali problematiche e per smuovere le istituzioni, ma sappiamo
anche quanto è importante impegnarsi nel concreto con azioni individuali e
per questo è stata avviata, da alcuni
studenti modicani, un’iniziativa: ‘’Iambiente’’. Quest’ultima prevede degli
incontri a cadenza settimanale durante i quali ci si occupa di raccogliere
rifiuti in varie zone del nostro territorio, un modo per prevenire non solo danni futuri ma cercare di
“riparare” quelli già fatti. ‘’Later is too late’’ si è detto in uno degli
interventi, ed infatti noi vogliamo agire ora e subito e siamo sicuri che con
un impegno collettivo qualcosa potrà cambiare realmente; quindi tutto questo è
solo l’inizio di un lungo percorso per ridare alla terra, di nuovo, un aspetto
migliore. Siamo consapevoli che tali iniziative, pur validissime e
fondamentali, non sono ancora sufficienti. È necessario che ognuno di noi si impegni
a ridurre i consumi e ad evitare gli
sprechi: questa proposta potrebbe apparire impopolare, se si mettono al primo
posto gli interessi economici e la crescita industriale, ma è l'unica strada
possibile per una crescita sostenibile.
Foto scattata da Marta Linguanti, 5GR |
Samuele Firera, 5GR