giovedì 28 novembre 2019

Incidenti d'auto? Colpa della società


Riscopriamo la vita

Immagine tratta dal web

Negli ultimi tempi sono aumentati notevolmente i giovani che muoiono o subiscono gravi danni per colpa di incidenti stradali. Molti di questi "incidenti" non sono un caso, infatti molti giovani sperimentano la velocità come un divertimento, non facendo caso alla pericolosità di ciò.


Molti addirittura escono ubriachi dalle discoteche e si mettono alla guida, non considerando il rischio che essi potrebbero arrecare a loro, ma soprattutto a chi sta intorno a loro. La nostra società non aiuta noi giovani, anzi ci spinge a fare molto di più. La scuola, per esempio, dovrebbe parlare di più a noi ragazzi e cercare di prevenire questi incidenti. A volte non basta neanche la prevenzione perché purtroppo noi giovani avvertiamo un orizzonte chiuso davanti a noi, spesso ci viene negata la possibilità di un futuro migliore. Così corriamo lungo le strade perché incalzati da una profonda angoscia, cerchiamo quel gesto di gloria, quell’attimo di coinvolgimento che non troviamo da nessun altra parte. Essere ammirati equivale a sentirsi tutelati, ad avere un ruolo; in mancanza della stima in sé, si cerca l’ammirazione degli altri. Se la scuola parlasse un po’ di più a riguardo, la situazione cambierebbe, noi giovani capiremmo che la vita è la cosa più rara che possiamo avere. In effetti è difficile parlare con un giovane… Egli crede di essere al centro del mondo e addirittura si crede invincibile. Ci vuole una scuola nuova per i ragazzi di oggi, una scuola che ci faccia sentire vivi senza che ci sia bisogno di quella mano stretta intorno all’acceleratore o al volante; così un giovane non cercherà più di sfidare la morte per trovare l'ammirazione, ma la troverà affermando la vita, la cosa più rara che ci è stata donata. 



Lorenzo Firera - classe 4S1