Non è un paese per vecch i
Immagine tratta dal web |
Nell’ultimo
periodo i giovani che lasciano l’Italia sono raddoppiati. Così facendo l’Italia
diventerà un paese di vecchi!!!
Sono
circa 246 mila i giovani italiani che negli ultimi cinque anni sono andati
all’estero alla ricerca di un futuro, lasciando la loro terra per ambire a
qualcosa che essa non riesce a dare. A rivelarlo è l’ultimo report Istat sulla
mobilità interna e le migrazioni internazionali della popolazione residente. Si
tratta sicuramente di un dato che fa riflettere e che dimostra il fatto che il
nostro Paese non garantisce buone opportunità di lavoro per diplomati e
laureati. Per
la nostra generazione i confini non sono altro che una linea sulla mappa.
Infatti tantissimi giovani partono anche senza una meta per scoprire il mondo e
ciò che esso può offrire, ma molte volte non fanno più ritorno. L’Italia ha
bisogno d’aiuto! In parole povere, ha bisogno di noi! Pensateci… se tutti i
giovani partissero per andare altrove, cosa ne resterebbe della nostra terra
che diciamo di amare tanto? Semplicemente nulla. Noi siamo quei giovani nati nel
momento in cui numerosi cambiamenti hanno scombinato e sconvolto il nostro Paese,
a tal punto da farlo sprofondare nella crisi. E noi cosa facciamo? Partiamo per
altre mete, alle volte senza sapere un perché. Certo, la domanda che tutti si
fanno è:” Come faccio a trovare lavoro o a studiare?”. Beh… a questa domanda
non si può dare una risposta concreta, ma un modo si deve trovare. Noi siamo
quei ragazzi nati con la tecnologia, con il cambio moneta, in un’era diversa
che, rispetto a quella dei nostri genitori, ci può garantire tanto, ma ci
chiede tanto. Smettiamola di farci dire “generazione bruciata”, perché non è
assolutamente vero, anzi noi siamo il futuro di questa povera Italia, che
merita più di quanto ha avuto ed ha adesso. Noi siamo la generazione che ha
voglia di mettersi in gioco, e per questo dobbiamo imparare ad essere
competitivi, a lavorare di squadra, a credere in noi stessi. Se lo vogliamo
possiamo davvero cambiare le sorti del nostro povero ricco Paese.
Matteo Puleo - classe 4CA1