La gioia di essere solidali
Sabato 16
novembre nell’Aula magna del nostro Istituto le classi quinte sono state
chiamate a partecipare ad un incontro formativo organizzato dall’associazione
ADMO (Associazione Donatori Midollo Osseo).
A tenere l’incontro sono stati 4
volontari di quest’associazione, tra cui anche il presidente, volti tutti a
sensibilizzare noi giovani su un argomento di cui si sa ben poco o che si
conosce, talvolta, male. Il direttore Claudio Canní ha raccontato la propria
esperienze personale. Malato di leucemia, necessitava di un trapianto di
midollo osseo e per destino, data la rara probabilità di poter trovare un
gemello genetico, compatibile quindi col suo DNA, è riuscito a sopravvivere e a
continuare a lottare. Mesi dopo ha avuto modo di conoscere la ragazza che ha
donato il midollo, con la quale ha stretto un forte legame amicale. L’incontro
è proseguito con il racconto di altre testimonianze e con la visione di uno
spot per la campagna di sensibilizzazione della donazione di midollo osseo. Noi
studenti abbiamo espresso tutte le nostre perplessità e i volontari con
dettagliate spiegazioni hanno chiarito tutti i nostri dubbi, tra cui quelli
relativi ai due metodi di donazione del midollo: uno tramite trapianto, con
anestesia epidurale o totale di durata di 45 minuti, ed un altro tramite la
donazione del sangue, della durata di 4 ore. Entrambi sicuri e, ci è stato
assicurato, non invasivi, dato che dopo poche ore è possibile il normale
svolgimento delle attività quotidiane. Ovviamente ascoltare le testimonianze di
questa gente, che realmente era riuscita a sopravvivere grazie all’aiuto di
qualcun’altro, ha toccato nel profondo noi studenti e ha smosso anche i cuori
di coloro che erano diffidenti prima di assistere all’incontro stesso. I
volontari sono riusciti a smuovere i nostri sentimenti e a farci ricordare che,
comunque sia, ognuno di noi ha avuto esperienze personali che ci hanno portato
a perdere qualcuno di caro, ma se qualcuno avesse potuto salvarlo non ci
avrebbe reso felici? Si tratta quindi di potersi mettere al servizio dell’altro
e nonostante l’epoca egoistica e materialistica in cui viviamo e le invettive
che giornalmente sentiamo su di noi giovani, da parte di un gran numero di noi
studenti c’è stata la reale volontà di iscriversi e far parte di
quest’associazione, per poter realmente dare la piena disponibilità
nell’aiutare chi ne ha di bisogno . È stato realmente un incontro apprezzato
da tutti per le tempistiche, per le modalità
del suo svolgimento e il trattamento dei temi di cui si è discusso;
speriamo realmente di poter rivedere quest’associazione impegnata nella sensibilizzazione
anche in ambienti non scolastici ed anche che il Dirigente Scolastico
riproponga incontri con quest’associazione anche negli anni futuri.
Samuele Firera - classe 5GR1