Giorno 26 novembre le
classi del triennio siamo stati al Teatro Garibaldi per la rappresentazione
teatrale di una tragedia greca "Medea".
La
Storia
Questa storia narra
di una donna di nome Medea che si trasferì a Corinto insieme al consorte e ai
due figli, abbandonando il padre per seguire il marito. Dopo alcuni anni però
Giasone tradì Medea, sposando Glauce, figlia di Creonte, re di Corinto; in questo
modo Giasone avrebbe avuto diritto di successione al trono. La donna
inizialmente si lamenta con le altre donne corinzie in modo disperato e
furioso, al punto di lanciare maledizione sull'intera casa reale; durante uno
dei suoi sfoghi venne raggiunta da Creonte che, sospettoso di una possibile
vendetta, esiliò Medea dalla città. Infine Medea riuscì ad attuare la sua
vendetta prima di lasciare Corinto, uccidendo i suoi figli e la futura sposa di
Giasone.
Il
Messaggio
Questa tragedia
secondo noi non si ferma soltanto al mondo dell'Antica Grecia, bensì trova
riferimenti nel mondo attuale, perché anche al giorno d'oggi succedono questo
tipo di tragedie all'interno delle famiglie.
La storia ci insegna
quanto può essere vendicativo l'uomo nel momento in cui viene ferito e deluso
nel profondo, capace di fare del male persino alle persone che più ama.
Il
messaggio che ci ha trasmesso questa rappresentazione è legato al
"pensarci due volte" o "contare fino a dieci" perché a
volte l'istinto riesce ad annebbiare la ragione diventando fonte di pericolo
per chi si ha vicino e per sé stessi.
(Foto scattate da Minardo Francesca e Vindigni Simona - classe 3A1 e 3T1)
Dalila Renda - Maria Virginia Consales
classe 3S1