Prima che sia troppo tardi...
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Abbiamo già i dati
che testimoniano un anno non facile e pieno di avvenimenti.
Il riscaldamento
globale del pianeta dovuto all’azione dell’uomo, alle industrie, all’eccessivo
inquinamento ed a un non facile smaltimento della plastica sta portando le sue
conseguenze.
L’Australia è in
preda a forti e indomabili incendi da Settembre 2019, incendi dovuti ad un
clima eccessivamente caldo che ha portato la Nazione a toccare temperature
troppo alte, che facilitano il propagarsi delle fiamme; il tutto peggiorato dai
forti venti e dalla scarsità delle piogge.
Le conseguenze,
legate alla superficialità dell’agire umano, hanno iniziato a manifestarsi.
La natura e gli
animali bruciano e muoiono a causa nostra, paura e distruzione sono presenti
nel cuore di tutti gli abitanti australiani e non solo.
Molti fanno finta di
niente e continuano a vivere la loro vita come se niente fosse, ma forse domani toccherà anche a noi. Una guerra sta per cominciare e probabilmente
sarà più dura ed imprevedibile delle precedenti.
Un'altra terribile
notizia data pochi giorni fa è quella della “strage dei cammelli”, che consiste
nell’abbattimento di più di cinque mila cammelli, diventati aggressivi nei
confronti delle tribù degli aborigeni della foresta australiana a causa
dell’eccessiva sete dovuta alla siccità.
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Cinquecento milioni
di animali sono morti in pochissimi mesi
e 10 milioni di ettari di boschi rasi al suolo, più di 25 persone morte e il
bilancio continua ad aumentare. Sono state segnalate e denunciate oltre 180
persone (anche minorenni) sospettate di aver appiccato incendi boschivi e tra
queste 24 sono state arrestate.
Sono stati istituiti
dei conti bancari per ricevere donazioni in danaro che possano contribuire ad
aiutare tutte le persone che si stanno battendo per spegnere questi
incendi. Ad oggi sono stati già donati
34 milioni di dollari, ma queste cifre risultano ancora insufficienti per
affrontare la terribile emergenza.
Non facciamo finta
di niente solo perché noi siamo al “sicuro”, smettiamola di girarci dall’altra parte e di
dire che Greta Thunberg è solo una ragazzina che vuole mettersi in mostra.
Pensiamo alle
famiglie distrutte.
Pensiamo alla paura
che le persone che abitano in quel posto hanno prima di andare a dormire la
notte.
Pensiamo a quanto
dolore si sta vivendo lì.
Pensiamo alle
persone che non dormono da giorni per cercare di domare le fiamme.
Ed infine pensiamo
agli animali che, indifesi, stanno pagando tutta la cattiveria umana.
Per un momento
potremmo mettere da parte tutte le nostre abitudini, i nostri vestiti firmati e
il nostro cellulare e fare qualcosa nel nostro piccolo, perché anche piccoli gesti,
se non servono a spegnere le fiamme, possono servire a cambiare il mondo.
Serve amore e
umanità.
Abbiamo già perso la
foresta Amazzonica, adesso tocca all’Australia …da paradiso a inferno è un
attimo.
Matilde Incatasciato - classe 3S1