Smartphone e scuola
Non tutti i mezzi tecnologici, però, sono prettamente adatti ad un uso scolastico. L’uso dello smartphone a scuola, infatti, è una delle principali tematiche
affrontate durante i Consigli di classe: “Smartphone sì o smartphone no?”. Per questa domanda ci possono essere diverse risposte e, come per ogni cosa, è
importante distinguere i pro e i contro.
Tra i pro dell’utilizzo dello smartphone da parte di uno studente durante le
lezioni, qualche esempio può essere: 1. rapidità nella ricerca su internet su
richiesta dell’insegnante (avendo la possibilità di una connessione personale);
2. visualizzazione istantanea di compiti e documenti caricati sul registro
elettronico dagli insegnanti; 3. possibilità di immortalare gli appunti alla
lavagna prima che vengano cancellati, tramite una foto (nel rispetto delle norme
sulla privacy).
Tra i contro troviamo sicuramente l’alta probabilità che lo smartphone diventi
più una fonte di distrazione o che venga utilizzato dagli studenti per facilitare
un compito o una verifica, barando.
A mio parere, il sistema scolastico non è ancora pronto ad una rivoluzione,
però, è stato sicuramente costretto a modificarsi a causa di avvenimenti inaspettati.
La pandemia da Coronavirus ha smosso le menti delle istituzioni scolastiche
affinché fosse portato a compimento lo scorso anno scolastico senza far
rimanere gli studenti di tutto il mondo con le mani in mano e, soprattutto,
senza far perdere loro l’anno.
Durante il
lockdown grazie all’uso della tecnologia, e in particolar modo degli smartphone, è stato messo in piedi un nuovo modo di fare
scuola: la DAD, ovvero la didattica a distanza. Sono nate
classi virtuali, nuovi modi per vedere e consegnare compiti più facilmente e
rapidamente, e molti docenti si sono messi a “studiare” per acquisire le
competenze per gestire tutto ciò e, di conseguenza, modernizzarsi.
Concludo
dicendo che la tecnologia nelle scuole, soprattutto dopo l’emergenza che si è
trovata ad affrontare a causa del Covid-19, sarà sempre più presente, per
fortuna. Ma per un suo utilizzo migliore, bisogna fermarsi un attimo e
riflettere su un modo per rivoluzionare davvero l’intero sistema scolastico.
Giuseppe Fede - Classe 4^ CA1