sabato 24 ottobre 2020

Smartphone al servizio della didattica: è possibile?

Smartphone e scuola


Immagine tratta dal web

L’uso della tecnologia nella didattica odierna è sempre maggiore, e lo si può notare dal passaggio dal registro cartaceo a quello digitale, o ancora dalla presenza in quasi tutte le classi di un notebook collegato ad una LIM.
Non tutti i mezzi tecnologici, però, sono prettamente adatti ad un uso scolastico. L’uso dello smartphone a scuola, infatti, è una delle principali tematiche affrontate durante i Consigli di classe: “Smartphone sì o smartphone no?”. Per questa domanda ci possono essere diverse risposte e, come per ogni cosa, è importante distinguere i pro e i contro.
Tra i pro dell’utilizzo dello smartphone da parte di uno studente durante le lezioni, qualche esempio può essere: 1. rapidità nella ricerca su internet su richiesta dell’insegnante (avendo la possibilità di una connessione personale); 2. visualizzazione istantanea di compiti e documenti caricati sul registro elettronico dagli insegnanti; 3. possibilità di immortalare gli appunti alla lavagna prima che vengano cancellati, tramite una foto (nel rispetto delle norme sulla privacy).
Tra i contro troviamo sicuramente l’alta probabilità che lo smartphone diventi più una fonte di distrazione o che venga utilizzato dagli studenti per facilitare un compito o una verifica, barando.
A mio parere, il sistema scolastico non è ancora pronto ad una rivoluzione, però, è stato sicuramente costretto a modificarsi a causa di avvenimenti inaspettati.
La pandemia da Coronavirus ha smosso le menti delle istituzioni scolastiche affinché fosse portato a compimento lo scorso anno scolastico senza far rimanere gli studenti di tutto il mondo con le mani in mano e, soprattutto, senza far perdere loro l’anno.
Durante il lockdown grazie all’uso della tecnologia, e in particolar modo degli smartphone, è stato messo in piedi un nuovo modo di fare scuola: la DAD, ovvero la didattica a distanza. Sono nate classi virtuali, nuovi modi per vedere e consegnare compiti più facilmente e rapidamente, e molti docenti si sono messi a “studiare” per acquisire le competenze per gestire tutto ciò e, di conseguenza, modernizzarsi.
Concludo dicendo che la tecnologia nelle scuole, soprattutto dopo l’emergenza che si è trovata ad affrontare a causa del Covid-19, sarà sempre più presente, per fortuna. Ma per un suo utilizzo migliore, bisogna fermarsi un attimo e riflettere su un modo per rivoluzionare davvero l’intero sistema scolastico.


Giuseppe Fede - Classe 4^ CA1