Violenza? No, stop alla violenza!!!
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Realizzato da Beatrice Sammito - 3^ GR1 |
Secondo
i recenti dati sul femminicidio in Italia, durante il lockdown si è registrato
un deciso aumento di casi di violenza domestica contro le donne. Sempre più spesso, infatti, guardando
i telegiornali possiamo vedere e sentire notizie di casi di violenza sulle
donne non solo fisica e sessuale ma anche psicologica. Vi sono casi in cui
alcune di queste tipologie di violenza si verificano contemporaneamente e, a
volte, la vittima che le subisce non sempre riesce a sopravvivere poiché spesso
viene violentata fino alla morte o fino al punto di portarla al suicidio. Tutto
questo esiste ancora oggi poiché vi sono nel mondo persone malate del disgustoso
pensiero della superiorità dell’uomo rispetto alla donna, rafforzato dalla
convinzione che gli uomini hanno il diritto di poter fare alle donne tutto ciò
che vogliono perché, secondo le loro convinzioni, esse non hanno diritti.
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Realizzato da Virginia Modica - 3^ GR1 |
Moltissime
persone ancora oggi vivono con l’arretrata convinzione che una donna non debba
fare certi lavori poiché sono “lavori da uomini”, che la donna debba solo
cucinare, lavare, stirare, o ancora che una donna non possa essere libera di
vestirsi o truccarsi come vuole perché verrebbe accusata di essere troppo
provocante, scaricando la colpa su di lei se fosse vittima di violenze e/o
abusi. Perché la donna, per il solo fatto di essere nata femmina, non dovrebbe
essere libera di fare certi mestieri? Perché una donna dovrebbe solo stirare,
cucinare, pulire? Perché una donna non può essere libera di truccarsi come le
piace o indossare il vestito che le piace? E perché, se indossa il vestito che
le piace, è colpa sua se viene violentata? Tutto ciò ci porta a riflettere sul
fatto che ancora oggi, purtroppo, le vittime di violenza sono numerose e che
non viene fatto abbastanza per salvare queste donne che ogni giorno si
svegliano con la consapevolezza che magari quella potrebbe essere l’ultima
volta che aprono gli occhi o, durante il giorno, che il pasto che stanno
consumando potrebbe essere l’ultimo. Ogni giorno queste donne sperano e pregano
che l’incubo che stanno vivendo finisca, pensando che prima o poi tutto passerà;
ma non sempre tutto passa, non sempre tutte riescono a superare la notte, non
tutte riescono a sopportare un’ulteriore violenza. Molte di queste donne ancora
oggi non hanno ancora il coraggio di denunciare chi le ha violentate e non
possono nemmeno fuggire, sopportando di essere perseguitate per il resto dei
loro giorni. Alcune vengono sfregiate con l’acido o, addirittura, con il
cherosene come è successo nel 2011 a Valentina Pitzalis che l’ex marito, morto
proprio in quell’occasione, ha cercato letteralmente di bruciare viva. |
Realizzato da Diletta Civello - 3^ GR1 |
Tuttavia
oggi non tutte le speranze sono perdute poiché vi sono anche persone e
associazioni che lottano e denunciano questi casi di violenza; una di queste,
per esempio, è l’associazione “Doppia Difesa”, una fondazione Onlus creata nel
2007 da Michelle Hunziker e Giulia Bongiorno. Attraverso questa associazione,
la Hunziker stessa, in prima persona, ha chiesto alla maggior parte dei
politici di introdurre il “Codice Rosso", con lo scopo di intensificare le
indagini di violenza sulle donne e di infliggere pene maggiori agli autori di
violenze e, inoltre, considerare un reato anche quello del revenge porn e
quello dello sfregio del viso. Grazie anche all’appello di associazioni come
questa, il “Codice Rosso” è diventato legge nel 2019. Dovremmo tutti seguire
l’esempio di queste associazioni, dovremmo tutti lottare ogni giorno per queste
donne, perché la donna e le violenze che subiscono non si devono difendere solo
il 25 novembre ma ogni singolo giorno, ogni singola ora, ogni singolo minuto, ogni
singolo secondo.
La
vera forza di un uomo non risiede nei suoi muscoli, ma nell’amore che ogni
giorno prova per la sua donna.
Andrea Azzarelli –
Classe 5^ CA1