“Lontano lontano” di Franco Fortini
Immagine tratta dal web |
Lontano
lontano si fanno la guerra.
Il
sangue degli altri si sparge per terra.
Io
questa mattina mi sono ferito
a un
gambo di rosa, pungendomi un dito.
Succhiando
quel dito, pensavo alla guerra.
Oh
povera gente, che triste è la terra!
Non
posso giovare, non posso parlare,
non
posso partire per cielo o per mare.
E se
anche potessi, o genti indifese,
ho
l’arabo nullo! Ho scarso l’inglese!
Potrei
sotto il capo dei corpi riversi
posare
un mio fitto volume di versi?
Non
credo. Cessiamo la mesta ironia.
Mettiamo
una maglia,
che il sole va via.
In
ogni poesia c’è sempre un significato, un racconto che vuole essere scoperto.
Una poesia che dietro ha un bel racconto è “Lontano lontano”, scritta da
Fortini.
In questa poesia si parla della guerra avvenuta nel Golfo Persico,
perlopiù il poeta dice che lontano si stanno affrontando delle guerre e lui
pensa a quello che sta succedendo, alle povere persone che hanno perso la vita
e diciamo che si sta incolpando del fatto che non può partecipare alla guerra
fornendo aiuto, supporto, non sapendo le lingue e non potendosi spostare in
altri paesi. Questa poesia, pur essendo breve, tratta molti argomenti
importanti come l’amore per la patria e l’affetto che si prova per gli uomini
in guerra. Si percepiscono anche molte emozioni, come: l’amore, l’affetto, la
preoccupazione. In altri paesi ancora oggi si affronta la guerra. In Italia tra
i principi fondamentali della Costituzione c’è l’art. 11 in cui si legge che
l’Italia ripudia la guerra, cosa che secondo me è importantissima per vivere in
pace nel nostro bellissimo territorio.
Chiara Floridia –
Classe 2^ T1