Donna e natura
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Il precursore dello Stilnovo, ovvero
Guido Guinizzelli, nella poesia “Io voglio del
ver la mia donna laudare” loda la donna, la paragona ad un prato verde, ai
fiori colorati e a tutte le pietre preziose e addirittura “sminuisce” la figura
dell’uomo dicendo che chiunque con un cuore nobile la vedrebbe, innamorandosi di lei, diventerebbe un uomo migliore.Nella comunicazione attuale
possiamo notare che si usa ancora paragonare la donna ad alcuni elementi della
natura come strategia retorica, di certo non come un tempo ma qualcosa è
rimasto. Facciamo tre esempi uno nel mondo della pubblicità, uno nelle canzoni
e uno partendo dalla frase di un libro.
Una canzone che mi viene in mente è quella dei
Modà “Sono già solo”. Resisti, non mi stanchi
mi conservi sempre dentro ai tuoi ricordi
e poi brilli, non ti spegni
ci graffiamo per non far guarire i segni
e sei pioggia fredda
sei come un temporale di emozioni che poi quando passa
lampo, tuono, è passato così poco e son già solo
In questa canzone, nella frase
“sei pioggia fredda, sei come un temporale di emozioni che poi quando passa, lampo,
tuono, è passato così poco e son già solo”, il cantante paragona la donna alla
pioggia fredda che quando arriva è sempre qualcosa di inaspettato e dà una
sensazione di brividi. Nella canzone si parla anche della passione che viene
provata tra la donna e l’uomo, cosa che non avviene nella poesia stilnovistica.
Nel mondo della pubblicità è
più difficile trovare questo tipo di paragone visto che ormai si cerca solo di
sponsorizzare il più possibile i prodotti da acquistare e quindi l’immagine
femminile viene piegata agli interessi puramente legati al marketing. Basta guardare oltre a
quello che viene rappresentato, far viaggiare la mente per cercare sempre i
significati nascosti nelle immagini. In quasi tutte le pubblicità, specialmente
quelle che promuovono la moda, le marche di
lusso tendono a far parlare più le immagini che altro, intrattenendo il
pubblico grazie a quella visione. La pubblicità che mi fa venire in mente la
donna paragonata alla natura è quella della Luis Vuitton che sponsorizza un suo
profumo.
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Per me i libri sono un po’
come la letteratura, una vita al quadrato, ti aiutano a pensare, a comprendere,
a evadere se ne hai bisogno e soprattutto accendono i sentimenti e le emozioni.
Un libro deve essere interpretato, deve essere capito, deve coinvolgere in modo
tale da aprire noi stessi. Ogni volta che leggo un libro mi piace perdermi nel
sottolineare le frasi che mi colpiscono in modo tale da averle più impresse,
quelle che mi trasmettono le stesse sensazioni della poesia sono:
Le hai mai viste brillare nella notte?
Lei era così.
Rara. Minuscola e potente.
Con un sorriso che faceva luce
anche mentre crollava.
Fabbricante di lacrime di Erin Doom
La ragazza viene vista potente
e rara e viene paragonata ad una stella cadente che brilla sia alta in cielo e
sia nel momento in cui crolla. La stella cadente è spettacolare, ti attrae con
quel luccichio e non si riesce a smettere di guardarla nemmeno nel momento in
cui crolla, anzi quello è il momento in cui essa riesce a rapire di più.
Chiara Floridia - Classe 3^ T1