mercoledì 19 ottobre 2022

Donna tra poesia, musica e pubblicità

Donna e natura




Immagine tratta dal web
Al giorno d’oggi la figura della donna prende un posto importante in tutto ciò che vuole diventare virale. Diventa un’ispirazione per la qualsiasi cosa, anche se, a differenza del passato, quando ella aveva un potere forte soprattutto nella letteratura, in particolare nelle poesie dello Stilnovo
con la tematica dell’amore e del cuore gentile, oggi è più trascurata o usata e quando se ne parla non le si dà la stessa importanza di prima. Come ho già detto in precedenza, nelle poesie dello Stilnovo la donna aveva un ruolo molto importante, era vista come un essere miracoloso, addirittura veniva chiamata donna-angelo perché era bella come un angelo ma per di più perché lei era una scala che collegava la Terra al Paradiso quindi era un tramite tra l’uomo e dio. 
Il precursore dello Stilnovo, ovvero Guido Guinizzelli, nella poesia “Io voglio del ver la mia donna laudare” loda la donna, la paragona ad un prato verde, ai fiori colorati e a tutte le pietre preziose e addirittura “sminuisce” la figura dell’uomo dicendo che chiunque con un cuore nobile la vedrebbe, innamorandosi di lei, diventerebbe un uomo migliore.Nella comunicazione attuale possiamo notare che si usa ancora paragonare la donna ad alcuni elementi della natura come strategia retorica, di certo non come un tempo ma qualcosa è rimasto. Facciamo tre esempi uno nel mondo della pubblicità, uno nelle canzoni e uno partendo dalla frase di un libro.
Una canzone che mi viene in mente è quella dei Modà “Sono già solo”. 

Resisti, non mi stanchi
mi conservi sempre dentro ai tuoi ricordi
e poi brilli, non ti spegni
ci graffiamo per non far guarire i segni
e sei pioggia fredda
sei come un temporale di emozioni che poi quando passa
lampo, tuono, è passato così poco e son già solo

Fiori e demoni di Sebastiano Marraro
In questa canzone, nella frase “sei pioggia fredda, sei come un temporale di emozioni che poi quando passa, lampo, tuono, è passato così poco e son già solo”, il cantante paragona la donna alla pioggia fredda che quando arriva è sempre qualcosa di inaspettato e dà una sensazione di brividi. Nella canzone si parla anche della passione che viene provata tra la donna e l’uomo, cosa che non avviene nella poesia stilnovistica.
Nel mondo della pubblicità è più difficile trovare questo tipo di paragone visto che ormai si cerca solo di sponsorizzare il più possibile i prodotti da acquistare e quindi l’immagine femminile viene piegata agli interessi puramente legati al marketing. Basta guardare oltre a quello che viene rappresentato, far viaggiare la mente per cercare sempre i significati nascosti nelle immagini. In quasi tutte le pubblicità, specialmente quelle che promuovono la moda, le marche di lusso tendono a far parlare più le immagini che altro, intrattenendo il pubblico grazie a quella visione. La pubblicità che mi fa venire in mente la donna paragonata alla natura è quella della Luis Vuitton che sponsorizza un suo profumo.
Immagine tratta dal web
La protagonista di questa pubblicità è Emma Stone, giovane donna. Viene rappresentata sempre vicino alla natura come se volessero far risaltare la bellezza della donna e fare un paragone con quei posti magnifici. Quello che capisco io attraverso queste immagini è che la ragazza in questione grazie al profumo che viene sponsorizzato riesce a mimetizzarsi tra i fiori o comincia a far parte anche lei della bellezza che ha intorno, quasi come se il tutto fosse un quadro da ammirare.
Per me i libri sono un po’ come la letteratura, una vita al quadrato, ti aiutano a pensare, a comprendere, a evadere se ne hai bisogno e soprattutto accendono i sentimenti e le emozioni. Un libro deve essere interpretato, deve essere capito, deve coinvolgere in modo tale da aprire noi stessi. Ogni volta che leggo un libro mi piace perdermi nel sottolineare le frasi che mi colpiscono in modo tale da averle più impresse, quelle che mi trasmettono le stesse sensazioni della poesia sono:

Hai mai visto una stella cadente?
Le hai mai viste brillare nella notte?
Lei era così.
Rara. Minuscola e potente.
Con un sorriso che faceva luce
anche mentre crollava.

Fabbricante di lacrime di Erin Doom

La ragazza viene vista potente e rara e viene paragonata ad una stella cadente che brilla sia alta in cielo e sia nel momento in cui crolla. La stella cadente è spettacolare, ti attrae con quel luccichio e non si riesce a smettere di guardarla nemmeno nel momento in cui crolla, anzi quello è il momento in cui essa riesce a rapire di più.


Chiara Floridia - Classe 3^ T1