sabato 17 dicembre 2022

Progetto “Versi di Luce Giovani 2022”

“Mare e terra”



Si è tenuta ieri mattina, 16 dicembre, presso il Nuovo Cineteatro “Aurora” di Modica la giornata conclusiva del progetto “Versi di Luce Giovani 2022”, nato all’interno della XIV edizione del Festival Internazionale di CinemaPoesia “Versi di Luce”, che ha coinvolto studenti di scuole di ogni ordine e grado delle città di Modica, Pozzallo e Gela. Nel corso della mattinata sono stati proiettati i cortometraggi realizzati, tutti molto belli, di ottima qualità e frutto della splendida sinergia che si è creata tra gli studenti, gli insegnanti e tutti gli esperti che hanno preso parte al progetto. Il valore aggiunto di questa edizione è stato senza dubbio il fatto che il progetto sia stato selezionato tra gli oltre 3000 che hanno partecipato ad un bando pubblico nell’ambito del Piano Nazionale Cinema ed Immagini per la Scuola a. s. 2022-2023, ottenendo un finanziamento da parte dei Ministeri della Cultura e dell’Istruzione.
“In principio è l’immagine. Prima viene l’immagine e poi la percezione; prima la fantasia e poi la realtà”, scrive James Hillman. Sono state proprio l’immagine e la fantasia il filo conduttore del progetto a cui ha partecipato la classe 3^ GR3 dell’IIS “Archimede” di Modica guidata dalle docenti Graziana Iemmolo e Valentina Gallotta.
Nel primo pomeriggio del 27 ottobre, in un’aula come tante della scuola, cinque metafore con protagonista il mare hanno dato inizio a un viaggio, o meglio a una vacanza al mare, con un invito particolare fatto alle ragazze e ai ragazzi: quello di “sentirsi”. Se chiudessimo per poco tempo i nostri occhi e immaginassimo il nostro cuore come un terreno fecondo, scopriremmo che ognuno di noi è irripetibile e unico; questa consapevolezza, calata nel contesto di una classe, significa una cosa sola: se manca anche un solo studente, la classe non è la stessa, è incompleta. Io credo molto nel potere delle parole che, dette e pensate bene, non hanno bisogno di grandi effetti speciali per suscitare emozioni o far accendere la famosa lampadina della buona idea. Sono state proprio le parole ascoltate nel corso degli incontri del progetto e quelle della poesia adottata, “Mare e terra” di Alda Merini, a ispirare la classe nell’ideazione del soggetto del cortometraggio. Se dovessi scegliere delle parole per riassumere le tre fasi di realizzazione del progetto, sceglierei senza dubbio divertimento, improvvisazione e leggerezza.
Le attività di formazione e di produzione hanno permesso ai ragazzi di padroneggiare il linguaggio cinematografico rendendoli più consapevoli degli strumenti e dei metodi di analisi di un film e delle principali fasi creative che portano alla realizzazione di un cortometraggio. L’attività didattica finalizzata all'approfondimento del tema letterario proposto dal progetto è stata svolta attraverso un lavoro di gruppo: dopo aver diviso la classe in piccoli gruppi ai quali è stato chiesto di analizzare delle poesie con protagonista il mare e di farsi trasportare dalle loro parole per formulare un’idea da realizzare attraverso le immagini, c’è stata la condivisione delle proposte, tutte molto valide, che ha portato alla scelta di quello che poi è diventato il soggetto del cortometraggio.
La poesia che ha ispirato la storia narrata dal nostro cortometraggio è, come detto prima, “Mare e terra” di Alda Merini. La classe ha voluto ricreare all’interno di un contesto scolastico come tanti quello che potrebbe capitare quando si hanno piccoli problemi di cuore all’età dei protagonisti del video, ragazze e ragazzi di sedici/diciassette anni. Il triangolo amoroso in questione ha come protagonista una ragazza che non sa chi scegliere di amare tra una ragazza e un ragazzo, rispettivamente il mare e la terra della poesia.
“[…] ho lasciato il mare per la terra / e la terra per il mare, / e ho sbagliato tutto, / perché non esistono / né ombre né luci, / ma solo il nostro breve pensiero, /ma solo il nostro bisogno d’amore.” Questi versi della poesia ascoltati dalla protagonista durante una lezione di Italiano smuovono qualcosa dentro di lei che ha capito bene che il suo “bisogno d’amore” ha un nemico, il “curtìgghiu”, il pettegolezzo, di alcuni suoi compagni di classe. Cosa fare? In realtà lei sa bene che un’onda l’ha travolta e che non può ignorarla, deve però trovare il coraggio di fare la scelta. Quando le emozioni ci travolgono, come se fossero delle onde del mare, non ci chiedono il permesso di entrare nei nostri pensieri e nei nostri cuori e non ci lasceranno in pace fino a quando non avremo trovato il coraggio e la forza di viverle a pieno. E il curtìgghiu, il pettegolezzo? Beh, come si dice nel cortometraggio, è infinito, c’è stato e ci sarà sempre.
Il cortometraggio “Mare e terra” è un inno alla vita e alla leggerezza, che “non è superficialità, ma planare sulle cose dall’alto, non avere macigni sul cuore”, come scrive Italo Calvino. La classe ha dimostrato che, al di là di ogni percezione e visione parziale, esiste un’immagine di sfondo che domina la scena. Questa immagine, come le onde del mare che ci cullano e la terra che ci sostiene, consiste nel rispetto reciproco.
Partecipare a questo progetto è stata un’esperienza molto stimolante e di arricchimento: non volevamo che finisse, tanto che le ragazze e i ragazzi mi hanno già chiesto di prenotare la partecipazione della classe per il prossimo anno! Ho visto la classe crescere piano piano, appassionarsi e dare sempre nuovi spunti e suggerimenti per la realizzazione del cortometraggio. Abbiamo conosciuto delle persone che ci hanno trasmesso la grande passione che mettono in quello che fanno: Giovanni Ragusa, Francesco Torre, Renato Scatà, Carmen Attardi, l’avv. Prudenti, Federico Iris Osmo Tinelli, Valerio Jalongo e Giovanna Taviani. Un grazie sentito a loro, a Nausica Zocco e a Tiziana Spadaro, senza le quali questo progetto non esisterebbe e non sarebbe diventato quello che è, ovvero un appuntamento di rilevanza internazionale, al nostro DS Prof. Rosolino Balistrieri, che ha sempre creduto in “Versi di luce”, ai collaboratori scolastici che sono rimasti a scuola nei pomeriggi in cui si sono svolti gli incontri e al nostro autista, il sign. Barone, che ci ha accompagnati al Nuovo Cineteatro “Aurora” tra semafori e curve.
Appuntamento stasera alle 20:30, sempre all’“Aurora”, per la serata di gala finale del Festival durante la quale verranno proclamati i vincitori delle sezioni in concorso e sarà assegnato il premio "Teatro e Poesia" all'attrice siciliana Lucia Sardo.






Prof.ssa Graziana Iemmolo